Perché le rotte degli aerei sono curve?

Le autostrade del cielo: così funzionano le rotte degli aerei e le ragioni per cui vengono rappresentate con una linea curva

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Virginia Leoni

Giornalista specializzata in Travel

Giornalista pubblicista, classe 1981, attraverso lo schermo del suo pc viaggia in tutto il mondo... e poi lo racconta.

Pubblicato: 14 Novembre 2024 10:19

Ci sono domande che chi viaggia si sarà posto spesso, magari però non trovando mai la risposta. Una di queste potrebbe essere proprio quella in merito alle rotte degli aerei che non vediamo mai come linee dritte che uniscono un punto della mappa all’altro, ma come curve. A osservarle sembra quasi che i velivoli compiano un viaggio più lungo e articolato per giungere a destinazione, ma la verità è che non è così.

C’è una spiegazione a quella curvatura e la traiettoria ha anche un nome, ovvero ortodromia, ma davvero seguono quella direzione?

Questa è la spiegazione delle rotte che compiono gli aerei e del perché vengono rappresentate così.

Perché le rotte degli aerei sono curve?

È capitato a tutti coloro che sono saliti su un velivolo, ma anche a chi ha seguito i viaggi di amici e parenti su apposite app:, infatti osservando le rotte si nota un particolare: non sono linee rette ma curve.

E no, non è un errore e neppure un percorso più lungo. Si chiama, infatti, ortodromia ed è quella traiettoria, in genere e se possibile la più breve, che unisce l’aeroporto di partenza e quello di arrivo, il fatto che non sia dritta è dovuto semplicemente al fatto che la terra è sferica e per questo motivo il percorso più breve potrà essere rappresentato solo così. Nella pratica, ovviamente, l’aereo segue un percorso dritto e in genere il più veloce. Anche se ci sono delle eccezioni.

Quando l’aereo non percorre il tragitto più breve

Se c’è una linea curva più comoda e veloce per raggiungere la destinazione, è anche vero che non è quella che viene sempre percorsa dai velivoli. Infatti, la rotta di viaggio viene tracciata tenendo in considerazione anche altri fattori come il meteo: se i venti sono favorevoli o se ci sono delle perturbazioni allora potrebbe convenire modificare il percorso. Lo stesso vale per zone di guerra o a rischio conflitto, sopra le quali non si passa.

Ci sono tantissimi fattori che incidono su quella linea “curva” che vediamo sulla mappa, compreso anche il percorso che compiono gli altri velivoli poiché il cielo è molto trafficato, proprio come un’autastrada, e gli aerei si devono muovere all’interno di specifici percorsi al fine di evitare incidenti.

Tenuto conto di tutti i dettagli più importanti che, ripetiamo, sono meteo, Paesi che si sorvolano e rotte degli altri aerei, verrà tracciata l’ortodromia. Che apparirà sempre come una linea curva, ma solo perché la Terra ha una forma sferica. Attenzione però, anche questa è solo una rappresentazione, infatti per essere più precisi nella realtà è un ellissoide, ovvero è leggermente schiacciata nei punti in cui ci sono i poli.

Perché la traiettoria degli aerei è curva
Fonte: iStock
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Le altre curiosità di volo

Oltre alla forma della Terra, che determina la rappresentazione delle traiettorie di volo, ci sono altre curiosità che chi sale su un aereo non sempre conosce.

Ad esempio, la forma dei finestrini, che non sono così per ragioni estetiche: gli oblò sono ovali perché così possono contrastare la decompressione ed evitare le crepe, mentre le luci verdi e rosse sulle ali servono a rendere più visibile il velivolo nel corso della notte.

Un’altra cosa da sapere, e che forse tranquillizzerà molti, è che il portellone non può essere aperto durante il volo, questo a causa della pressione tra esterno e interno. Così come non si può rimanere chiusi nel bagno: una levetta esterna permette al personale di bordo di aprire la porta in caso di necessità.