Viaggiare in treno alle Cinque Terre adesso costa il doppio

Per combattere il turismo di massa, nelle bellissime Cinque Terre sono scattati rincari per i viaggi in treno e per i sentieri escursionistici: di quanto e le proteste

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Redazione

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In molte località del mondo si stanno mettendo in atto diverse strategie che hanno lo scopo di placare il turismo di massa. Si va dai gioielli architettonici a numero chiuso, fino ai rincari per tasse di soggiorno e molto altro ancora. Tutto ciò sta succedendo anche in una bellissima zona del nostro Paese, dove in accordo con Trenitalia si è scelta una strategia che sta scatenando numerose proteste: viaggiare in treno alle Cinque Terre adesso costa il doppio (e non è l’unico aumento previsto).

Il prezzo del treno delle Cinque Terre

Le Cinque Terre sono una zona emozionante della Liguria: antichi villaggi di pescatori sorgono sulla sua frastagliata costa, ognuno pieno di case colorate e di vigneti aggrappati a ripidi terrazzamenti ricavati sulla costa. Un territorio particolarmente amato dai viaggiatori di tutto il mondo, e per questo si è stati costretti a correre ai ripari.

Il nuovo contratto di servizio tra la Regione Liguria e Trenitalia, infatti, prevederebbe che durante tutti i weekend, a partire dal 29 marzo 2024 e compresi i ponti per le feste comandate, i biglietti per una qualsiasi tratta da fare in treno in questa magnifica area costeranno il doppio.

In sostanza, i turisti sarebbero costretti a pagare 10 euro un biglietto regionale per fare soli 6 chilometri, mentre prima di questa nuova norma il prezzo era di 5 euro.

Una nuova regola che coinvolgerebbe – in parte – solo i turisti, perché per i residenti e per i proprietari di seconde case sarebbero previsti degli sconti sugli abbonamenti mensili e annuali. Un discorso simile si può fare per gli studenti liguri con un età inferiore ai 19 anni: per loro sono a disposizione abbonamenti gratuiti.

Le proteste in atto

Come è possibile immaginare, tale novità non è stata accettata di buon cuore dai residenti impiegati nel turismo. Queste persone sostengono infatti che la scelta effettuata possa provocare un danno al settore, anche perché sposterebbe le entrate degli imprenditori locali e del Parco nazionale delle Cinque Terre verso Trenitalia.

Sul quotidiano Città della Spezia si può leggere che il comitato delle associazioni delle Cinque Terre ha deciso di rivolgersi al Consiglio di Stato contro l’accordo tra Regione e Trenitalia, poiché sostiene di non aver ricevuto alcuna comunicazione relativa a queste modifiche e perché ritiene che questi rincari non siano in nessun modo una soluzione per i grandi flussi turistici, ma anzi, andrebbero solamente a danneggiare le famiglie e i turisti.

Del resto non c’è da sorprendersi: l’uso del treno è sponsorizzato per non utilizzare l’automobile e salvaguardare, di conseguenza, l’ambiente, ma con un prezzo di 10 euro per fare pochissimi chilometri in molti potrebbero scoraggiarsi.

Scatta anche il il caro-sentieri

Ma non è finita qui perché, come riporta La Repubblica, alle Cinque Terre sta per scattare anche il caro-sentieri con tariffe di accesso raddoppiate nei ponti o nelle festività.

Il Parco nazionale avrebbe quindi rivisto i prezzi per poter intraprende la bellissima rete sentieristica locale: la card Cinque Terre trekking adulti giornaliera, che normalmente costa 7,50 euro, nei giorni suddetti per i turisti dai 12 ai 69 anni costerà ben 15 euro.

Stessa storia per la card di due e di tre giorni: il prezzo normale della prima è di 14,50 euro, ma nei giorni rossi salirà a 29; per la seconda opzione il prezzo passerà da 21 euro a 42. L’aumento è previsto anche per la card ragazzi, destinata a chi ha dai 4 ai 12 anni, che nei giorni critici costerà 9 euro invece di 4,50.