I luoghi del mondo che accolgono i turisti senza troppe restrizioni

Forbes ha stilato una lista con i nomi dei Paesi in cui la pandemia è sotto controllo e dove poter viaggiare facilmente

Siamo tutti consapevoli che, sfortunatamente, questo non è un periodo ideale per viaggiare. Tuttavia, ci sono dei luoghi del mondo che accolgono i turisti senza troppe restrizioni e in cui, soprattutto, il numero di casi Covid-19 sembra piuttosto basso o sotto controllo. A stilare una lista al riguardo ci ha pensato Forbes, prestigiosa rivista statunitense. Vediamo insieme quali sono i posti in cui, in questo momento, viaggiare è più semplice.

Forbes ci parla della Repubblica Dominicana, uno dei Paesi caraibici più variegati e che, nonostante continui ad accogliere i visitatori, riesce a mantenere basso sia il numero dei contagiati, sia quello dei ricoveri. Accedervi è piuttosto semplice: non sono richiesti tamponi, al massimo potrebbe esserci il controllo della temperatura in aeroporto. Tuttavia, c’è da sapere che nel Paese è in vigore un coprifuoco di sicurezza dalle 21 alle 5 per i giorni feriali e dalle 19 alle 5 durante i fine settimana. Ma nei fatti questa condizione non è un grande problema, poiché la maggior parte dei turisti alloggia in resort e in villaggi.

Paradisi che accolgono i turisti senza troppe restrizioni sono le Bahamas, che nelle ultime settimane hanno registrato un ulteriore calo dei casi di coronavirus. Anche in questo caso le limitazioni non sono così stringenti: i visitatori devono presentare un test negativo fatto entro 5 giorni dalla partenza. Infine, devono compilare una documentazione che costa tra i 40 e i 60 dollari.

Non da meno sono le Bermuda che, come ha riportato Forbes, hanno i requisiti più restrittivi all’ingresso rispetto agli altri Paesi dell’elenco. Qui non ci sono decessi legati al Covid da mesi, ma nonostante questo serve un test negativo per entrare che deve essere fatto entro 7 giorni dalla partenza. Poi, non meno di 24 ore prima dell’ingresso nel Paese, bisogna chiedere online un’autorizzazione al costo di 75 dollari che copre anche gli altri test richiesti durante la permanenza. Analisi che si svolgeranno all’arrivo, al quarto giorno, all’ottavo e al quattordicesimo. Inoltre, dopo il test all’arrivo i turisti dovranno mettersi in quarantena nei loro alberghi fino all’esito negativo (di solito entro 24 ore) per poi essere liberi di muoversi.

Altro Paese straordinario in cui le restrizioni sono piuttosto morbide è il Nicaragua, anche se la rivista Forbes avverte che ci sono dei dubbi sull’affidabilità dei numeri diffusi dal Paese sui casi di coronavirus. Tuttavia, al dato attuale per entrare in questo favoloso luogo americano basta un test negativo fatto 72 ore prima dell’arrivo.

Dopo mesi piuttosto complicati è migliorata la situazione in Perù, straordinario luogo del mondo in cui i visitatori possono accedere con un test effettuato nelle 72 ore precedenti all’arrivo. Inoltre, non ci sono altre restrizioni all’ingresso, anche se nel Paese c’è un coprifuoco alle ore 23.

Di restrizioni piuttosto morbide è anche il il Ghana che ha riaperto poco tempo fa. E per accedere in questa magnifica Nazione africana basta presentare un test negativo effettuato nelle 72 ore precedenti al viaggio e poi sottoporsi a un altro test all’arrivo che costa 150 dollari. Il risultato viene comunicato entro mezz’ora e se negativo non ci sono altre restrizioni.

Non da meno sono le magnifiche Maldive che, secondo Forbes, sono un altro esempio di Paese che è riuscito a mantenere bassi i contagi, nonostante sia rimasto aperto ai turisti. E per entrarvi non servono test e non ci sono nemmeno particolari restrizioni.

A chiudere la lista stilata dalla rivista statunitense è il Bahrain, che ha riaperto un po’ di tempo fa e sembra aver riportato i numeri dei contagi a livelli bassi. In questo caso tutti i turisti – tranne i minori di 6 anni – vengono testati all’arrivo al costo di circa 80 euro. Inoltre, per chi soggiorna per più di dieci giorni è richiesto un secondo test.