Parte il treno storico sui luoghi di Dante: l’itinerario

Da Firenze a Ravenna lungo la linea Faentina, il Treno di Dante tocca i luoghi e i borghi che hanno ispirato il Sommo Poeta

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Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Nell’anno del 700° anniversario della morte di Dante, parte un treno storico che collega Firenze e Ravenna, con un itinerario sui luoghi del Sommo Poeta. L’itinerario tocca i luoghi dell’Appennino, tra la Toscana e la Romagna, a percorsi come “Il Cammino di Dante“, considerato il miglior percorso di trekking del mondo del 2021 secondo la Lonely Planet, e “Le vie di Dante”, quei luoghi che hanno ispirato le opere di Dante Alighieri.

La linea ferroviaria percorsa dal treno storico è la Faentina, la prima in Italia ad attraversare gli Appennini. L’itinerario parte da Firenze (la città dove Dante Alighieri è nato nel 1265) e arriva a Ravenna (dove trascorse gli ultimi anni della sua vita, fino alla morte nel 1321) con quattro fermate intermedie: Borgo San Lorenzo e Marradi, nel territorio toscano, Brisighella e Faenza in Emilia-Romagna.

Durante le varie tappe, i viaggiatori potranno scendere dal convoglio per visitare i borghi, i castelli e le colline che fanno parte del parco letterario ‘Le terre di Dante’.

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Fonte: @Archivio Il Treno di Dante
Il Treno di Dante

Il Borgo San Lorenzo fu, in passato, un importante crocevia al centro del Mugello. È legato alla figura di Dante in quanto, nel 1290, il Comune di Firenze acquisì i diritti sul borgo, che rimase fedele al guelfismo, subendo più volte gli attacchi ghibellini nei decenni seguenti; Borgo San Lorenzo divenne, infatti, terreno di scontro già subito dopo il convegno dell’8 giugno 1302 di San Godenzo, a cui presero parte sia Dante sia gli Ubaldini.

Su Marradi esiste una curiosa leggenda legata al Sommo Poeta e ai primi anni del suo esilio, secondo la quale Alighieri denunciò il furto del cavallo con il quale stava fuggendo da Firenze. Gli venne obbiettato che gli abitanti del luogo erano tutti galantuomini. Al che, Dante rispose con un arguto gioco di parole: “Sì, ma-radi!”. Secondo altri avrebbe esclamato: “Marradi, piantan fagioli e nascon ladri”. Le origini di Marradi in realtà sono molto più antiche. Qui vissero i Liguri, gli Etruschi e i Celti prima della conquista Romana, in seguito alla quale venne costruita, intorno al 59 a.C., la strada di collegamento tra Faenza e Firenze. Marradi divenne così un luogo di sosta e di ristoro per i viandanti.

L’antico borgo di Brisighella, uno dei Borghi più belli d’Italia, è famoso per la rocca manfrediana del XIV secolo che ospitò Dante Alighieri all’inizio delle sue peregrinazioni per l’Italia, per il santuario del Monticino (secolo XVIII)  e per la torre dell’Orologio (XIX secolo), ma anche per le sue terme.

E poi c’è Faenza che è una delle città più note a Dante che, nella “Divina Commedia”, citò diversi personaggi faentini o collegati con Faenza. Dallo scorso 25 marzo (il “Dantedì”) c’è un ricchissimo calendario di eventi, incontri e attività legate al Poeta in città. La splendida piazza del Popolo è il cuore pulsante di Faenza, tra due eleganti porticati, uno sul fianco del Palazzo Comunale e l’altro su quello del Palazzo del Podestà. La città è famosa per la ceramica, che vanta una tradizione plurisecolare, espressione di un artigianato artistico di eccezionale qualità.

Sarà un viaggio nel viaggio quello a bordo del Treno di Dante. Oltre a visitare i luoghi bellissimi che hanno ispirato Dante, salire a bordo del treno d’epoca sarà un’esperienza unica. Il convoglio sarà composto da tre carrozze Centoporte, da un vagone bagagliaio attrezzato per il trasporto delle biciclette e da un locomotore storico D445. Potrà trasportare il 50% dei passeggeri che, in teoria, il treno ospita (234 posti).

Il Treno di Dante sarà inaugurato il 26 giugno e viaggerà i sabati e le domeniche a partire dal 3 luglio fino al 10 ottobre. La partenza del treno è prevista per le ore 9 dalla stazione di Santa Maria Novella a Firenze con arrivo alla stazione centrale di Ravenna nella tarda mattinata e rientro nel Capoluogo fiorentino alle 18 circa.

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Fonte: 123rf
Il borgo di Brisighella, luogo dantesco