Dopo tanti anni in cui si è lavorato duramente la voglia di molte persone è quella di trasferirsi in un Paese estero, dove il costo della vita è inferiore a quello italiano, e vivere nella migliore maniera possibile. In tantissimi scelgono mete fuori dall’Europa, mentre altri preferiscono rimanere all’interno dei confini del nostro continente per una questione di vicinanza e cultura simile a quella che meglio conosciamo. Alla luce di tutto ciò, quali sono i migliori Paesi europei in cui trasferirsi dopo la pensione?
Trasferirsi dopo la pensione: lo studio che rivela i migliori Paesi d'Europa
È stato il World Economic Forum, che svolge diverse funzioni tra cui discutere delle questioni più urgenti che il mondo si trova ad affrontare, a stilare la lista dei migliori Paesi d'Europa in cui trascorrere gli anni della pensione per questo 2022.
Uno studio che si è basato su indici che includono visti, residenza, alloggio, costo della vita, assistenza sanitaria, tasse, clima, governance e sicurezza. Ecco le prime cinque posizioni.
I 5 migliori Paesi d'Europa in cui trascorrere la pensione
Sorprendentemente, al quinto posto di questa classifica si trova un Paese che conosciamo piuttosto bene: l'Italia. Complici i centri storici affascinanti e la campagne circostanti, ma anche la storia, architettura, arte, ottimo cibo, vino squisito e un buon legame con il nostro passato, trascorrere gli anni della pensione in Italia risulta piacevole.
Altri vantaggi includono il fatto che il nostro Paese possiede la seconda migliore assistenza sanitaria al mondo, opinione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.
Al quarto posto, invece, c'è Malta che, secondo lo studio condotto dal World Economic Forum, oltre alle piacevoli calde acque del Mar Mediterraneo, vanta un mix di stile di vita dell'Europa occidentale con un pizzico di lingua e cultura araba.
Sottolinea, tuttavia, che non è la destinazione più economica per la pensione, ma a fare la differenza è la presenza del sole tutto l'anno, oltre a un sistema sanitario di prim'ordine.
Medaglia di bronzo per la Grecia che con le sue antiche rovine, i colorati villaggi di pescatori, le isole assolate lambite dal limpido Mar Egeo e una cucina che sfrutta al massimo i frutti di mare, l'olio d'oliva, la feta e i prodotti freschi del Paese, regala una pensione da sogno.
Ma non solo, la Grecia appare anche tra i Paesi più convenienti in cui vivere in Europa, e dal 2013 ha istituito un programma di visti che garantiscono cinque anni di residenza permanente ai cittadini non appartenenti all'Unione Europea che investono almeno € 250.000 in immobili locali.
Secondo gradino del podio per la Svizzera che vanta un elevato tenore di vita, tasse piuttosto basse, un'eccellente assistenza sanitaria e sicurezza in tutto il Paese.
È anche piena di luoghi pittoreschi con paesaggi montani rilassanti, oltre a essere in grado offrire e una vasta gamma di attività all'aperto. Tutte queste garanzie hanno però un prezzo, a tal punto da rendere la Svizzera una delle destinazioni pensionistiche più costose in assoluto. Allo stesso tempo, sfoggia i più alti tassi di aspettativa di vita in Europa, con una media di oltre 83 anni.
Infine, data la sua popolarità e il crescente afflusso di pensionati, il governo svizzero offre uno speciale programma di residenza per pensionati.
Secondo l'indagine condotta dal World Economic Forum, il miglior Paese europeo in cui andare in pensione nel 2022 è il Portogallo. I motivi sono piuttosto semplici: basso costo della vita, residenza facile, incentivi fiscali per i residenti stranieri, città cosmopolite, villaggi di ciottoli imbiancati a calce, chilometri di lunghe spiagge sabbiose, alcuni dei migliori campi da golf in Europa, clima piacevole e persone amichevoli.
Inoltre, il Paese è uno dei più sicuri al mondo, è ricco di storia, cultura e meraviglie naturali. Ma non solo. Il Portogallo offre diversi programmi di residenza per pensionati, incluso il nuovo Golden Visa del Portogallo che concede un permesso di soggiorno di due anni agli espatriati che investono € 500.000 in proprietà (in alcune circostanze è possibile ottenerne uno con un investimento ridotto di € 280.000 o € 350.000). Il visto, che comprende agevolazioni fiscali sui redditi esteri, può essere rinnovato ogni due anni, a patto di trascorrere almeno due settimane nel Paese ogni due anni.
L'analisi di Blacktower a confronto con quella del World Economic Forum
Il World Economic Forum non è stato l'unico a condurre un'analisi su questo argomento. A farlo è stato anche il Blacktower Financial Management Group che ha selezionato i 24 migliori Paesi del vecchio continente per i pensionati nel 2022. Il tutto in base ai tassi di criminalità, al costo della vita, all'aspettativa di vita, ai prezzi degli immobili e all'età della popolazione.
Una classifica che si rivela completamente diversa ad accezione (e forse a sorpresa) del quinto posto. Secondo questo studio, infatti, il quinto miglior Paese d'Europa in cui trasferirsi dopo la pensione è l'Italia, grazie soprattutto a una qualità di vita alta e un'aspettativa di vita tra le più alte di tutto il continente.
Quarto posto per l'Olanda, medaglia di bronzo per la Slovenia, secondo gradino del podio per la Spagna e vittoria per la Finlandia. Una classifica, tuttavia, dovuta a un contesto di fattori generali perché nello specifico ci sono degli aspetti ormai indigesti a molti pensionati, su tutti la tassazione. Sotto questo punto di vista, infatti, altri Stati propongono delle condizioni di gran lunga migliori.
Ma come sono messi in questa classifica i Paesi citati dallo studio condotto dal World Economic Forum? Come detto in precedenza, l'Italia occupa in entrambi i casi la quinta posizione.
Malta, invece, si aggiudica il 20esimo posto, la Grecia il 13esimo, la Svizzera l'11esimo e il Portogallo occupa il settimo posto.
Insomma, i risultati sono quasi completamente differenti rispetto al primo studio che vi abbiamo citato, ad eccezione di quelli ottenuti dall'Italia. Perché? Perché il nostro è il Paese con la più grande popolazione over 65 d’Europa, ma anche perché ha un costo della vita basso e un prezzo delle case accessibile. Non da meno, certamente, è il sistema sanitario che, pur con tutte le sue difficoltà, è comunque efficiente. E ancora ha delle ottime agevolazioni fiscali, in particolare al Sud, per i percettori di pensione di fonte estera che decidono di trasferirsi.
Diversa, invece, la situazione per i cittadini residenti in pensione per i quali il sistema pensionistico italiano non è così attraente. Insieme alla Spagna, infatti, i due Paesi hanno una remunerazione molto bassa comparata alla media europea sopratutto, e come immaginabile, con ai Paesi del Nord.