Chi l’ha percorsa concorda con il fatto che sia la tratta ferroviaria più bella e panoramica d’Italia. Un po’ come stare in Siberia, se la si percorre d’inverno. È la Transiberiana d’Italia, o Ferrovia dei Parchi, quel percorso che, da Sulmona a Roccaraso, in provincia dell’Aquila, attraversa l’Abruzzo più autentico.
La Transiberiana d’Italia, dopo uno stop forzato causa Covid, riparte. Sabato 19 e domenica 20 giugno. Il treno storico parte alle 9 o alle 10.45 (le partenze sono due) e arriva alle 12.45 o alle 15, mentre in rientro è previsto alle 17.30 o alle 18.30 con arrivo a Sulmona alle 19 o alle 20. Tra Sulmona e Roccaraso le tappe sono tre: Campo di Giove, Palena e Rivisondoli-Pescocostanzo e ci si può fermare dove si vuole.
La Transiberiana d’Italia è uno degli itinerari ferroviari più amati dai turisti italiani e stranieri. La linea, fra le dieci del progetto “Binari senza tempo” della Fondazione FS, attraversa i boschi del Parco Nazionale della Majella e gli altipiani d’Abruzzo e si sviluppa per un lungo tratto oltre i mille metri di altitudine, toccando pendenze fino al 28% (dai 328 metri di Sulmona ai 1.268 metri della stazione di Rivisondoli-Pescocostanzo). Una ferrovia tortuosa e difficile, che attraversa montagne e strette gole.
Il panorama, in effetti, è pazzesco. Il tracciato spettacolare da solo vale un viaggio, attraverso centri abitati grandi e piccoli, dove la storia ha lasciato numerose e pregevoli tracce insieme a tradizioni artigianali ancora oggi praticate. È un po’ come vedere un documentario dal vivo, con le immagini che scorrono dai finestrini del treno.
Cultura, ma anche relax e meditazione per chi visiterà l’Eremo Celestiniano della Madonna dell’Altare nei pressi di Palena, un antico monastero sorto sulla grotta di meditazione di Celestino V e che si erge austero a 1300 metri sul livello del mare. L’edificio ha l’aspetto di una roccaforte.
Sorge su una rupe che lo rendeva impenetrabile su tre lati. Palena è famoso anche per un altro motivo: il territorio di questo piccolo borgo della provincia di Chieti è frequentato dall’Orso bruno marsicano.
In programma, per chi riesce ad accaparrarsi i biglietti del treno, ci sono anche alcune visite guidate dei siti artistici e dei mercatini d’artigianato, oltre ad escursioni e percorsi in bicicletta e la visita del borgo di Campo di Giove.
Chi prosegue fino alla fermata di Rivisondoli-Pescocostanzo, si può visitare Pescocostanzo, perla dell’Alto Sangro. e partecipare alle visite guidate dei siti artistici di maggiore interesse. Infine, è possibile proseguire fino a Roccaraso e raggiungere le seggiovie, aperte durante il periodo estivo, che conducono in quota (dove solitamente si scia) o effettuare escursioni in bici lungo le ciclabili della zona.
Oltre ai luoghi attraversati, il bello è il treno stesso: un convoglio storico con carrozze “Centoporte” e “Corbellini” realizzate tra il 1930-40, trainate dal locomotore diesel. Si può rivivere tutta l’atmosfera di (quasi) un secolo fa, quando i viaggiatori prendevano posto su quelle stesse panche di legno. Sarà come fare un viaggio indietro nel tempo.