Nei piccoli Comuni, l’ufficio postale diventa Pro Loco turistica

Si arricchisce sempre più di funzioni e novità il Progetto Polis Poste Italiane: ecco i totem che rispondono alle domande dei turisti

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Flavia Cantini

Content Writer

Content Writer specializzata nel Travel. Per me il successo è fare da grandi ciò che si sognava da bambini e se scrivo ed emoziono l’ho raggiunto.

Si arricchisce sempre più di funzioni e novità il Progetto Polis Poste Italiane (lanciato a gennaio 2023) che mira alla realizzazione, nei Comuni al di sotto dei 15.000 abitanti (che in Italia ricoprono una superficie pari all’80% e rappresentano il 90% dei Comuni), di uno sportello unico di prossimità in grado di consentire l’accesso a molteplici servizi tramite un solo canale integrato e a spazi per il lavoro condiviso, il cosiddetto coworking.

E così, in 1500 Uffici Postali, verranno installati totem capaci di rispondere in tutte le lingue alle domande dei turisti.

L’Ufficio Postale funzionerà come Ufficio del Turismo

Tra le novità del Progetto Polis (finanziato con risorse del piano complementare al Pnrr), nei piccoli Comuni l’Ufficio Postale si trasformerà in un “Ufficio del Turismo”, come ha spiegato Matteo del Fante, Amministratore Delegato di Poste Italiane, durante la presentazione del servizio di richiesta o rinnovo del passaporto presso gli sportelli degli uffici postali.

Si tratterà di un sistema avanzato: “Ci saranno 1.500 totem che diventeranno come degli uffici del turismo per queste piccole comunità. Abbiamo elaborato un sistema molto avanzato capace di raccogliere e fornire informazioni su quel territorio, da quelle più semplici, come gli alberghi, i ristoranti e i parcheggi, a quelle più complesse. Tramite l’intelligenza artificiale un avatar sarà in grado di rispondere alle domande specifiche dei turisti in tutte le lingue”, queste le sue parole.

Una colossale opera di rinnovamento

L’Ufficio Postale che si trasforma in una sorta di “Pro Loco turistica” non è l’unico risultato ambizioso del Progetto di Poste Italiane, nato dalla sinergia tra l’Azienda e lo Stato, che si pone come una colossale “opera di rinnovamento” che vedrà coinvolti circa 7000 Uffici Postali.

Infatti, presso gli Uffici Polis verranno installati 500 locker (aperti 24 ore su 24) per il ritiro dei pacchi e altri beni, 7000 ATM Postamat e 4000 postazioni (totem) per l’erogazione dei servizi pubblici self-service.

Ma non è tutto.

Saranno allestiti 1000 spazi esterni per ospitare iniziative culturali, di benessere e salute, 5000 colonnine di ricarica per i veicoli elettrici, 1000 sistemi di smart building e sensori di monitoraggio ambientale, e 1000 impianti fotovoltaici.

Una menzione a parte va poi all’iniziativa che vuole rendere Poste Italiane “il primo operatore italiano del coworking“: l’Azienda ha l’obiettivo di realizzare 250 “Spazi per l’Italia”, ovvero una rete di coworking attrezzati con più di 1000 postazioni per riunione e lavoro, servizi in condivisione e aree dedicate a formazione ed eventi per singoli cittadini, imprese, associazioni e professionisti.

Il passaporto in Ufficio Postale

Il progetto che punta a rendere l’Ufficio Postale “casa dei servizi digitali” per un accesso facile e rapido ai servizi della Pubblica Amministrazione, ha tra i suoi punti salienti anche il servizio di rinnovo e richiesta del passaporto negli Uffici dei Comuni con meno di 15000 abitanti.

In questo modo, i cittadini con domicilio o residenza nei Comuni inclusi, potranno presentare la pratica direttamente allo sportello e ricevere il documento a casa: si tratta di un passo importante verso la semplificazione dei canali di accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione con una particolare attenzione, appunto, per i piccoli centri che sono il fulcro del Paese.