Arriva la soluzione per il ritardo passaporti: si potranno prendere alle poste

Il progetto, presentato quasi un anno fa, ora diventa realtà: abbiamo (forse) trovato la soluzione al problema del caos passaporti

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Giulia Sbaffi

Web Content Editor

Web content writer, da sempre appassionata di storie e di viaggi.

Nei mesi immediatamente successivi all’emergenza Covid, quando il turismo ha ricominciato ad ingranare e moltissimi italiani hanno ripreso ad organizzare le proprie vacanze, è esploso il caos passaporti: ottenere il documento in tempi rapidi è diventato pressoché impossibile, causando numerosi disagi ai viaggiatori. Ma ora è forse arrivata la soluzione. Presto, infatti, il passaporto si potrà ritirare alle poste.

Il caos passaporti: le cause

Nel 2022, con la graduale riapertura delle frontiere in gran parte del mondo, sono stati davvero tanti gli italiani che hanno ricominciato a viaggiare: lunghi mesi trascorsi in casa per via del Covid hanno fatto esplodere in tutti noi il desiderio di andare alla scoperta di luoghi meravigliosi, anche molto distanti dall’Italia. Tuttavia, i turisti si sono trovati di fronte ad un problema non da poco. L’enorme richiesta di passaporti ha infatti congestionato le questure, causando ritardi nella consegna dei documenti. Ritardi che, nelle grandi città, hanno raggiunto il record di 8 mesi – a fronte del termine di 15-20 giorni previsto di norma.

Il caos passaporti non è stato causato solamente dalla fine dell’emergenza Covid, ma anche dalla contestuale uscita del Regno Unito dall’UE: per poter viaggiare oltremanica, infatti, è ora necessario essere in possesso di questo documento, non bastando più la semplice carta d’identità. E così si spiegano le lunghe ore trascorse davanti al pc per riuscire a prendere un appuntamento in questura e le ancora più lunghe code per il ritiro del passaporto, che per molti italiani ha significato dover cambiare in corsa i propri progetti di viaggio, rinunciando a mete esotiche per le quali è richiesto il documento.

La soluzione al problema passaporti

Siamo quasi giunti alla fine del 2023, ma il caos passaporti non è ancora risolto. La soluzione potrebbe tuttavia essere a portata di mano: si tratta del progetto Polis, di cui si è iniziato a parlare già nello scorso gennaio, e che a quanto pare vedrà la luce a dicembre. In che cosa consiste? Semplicemente, i cittadini potranno richiedere l’emissione del passaporto non solo negli uffici della questura del proprio comune, bensì anche alle poste. L’iniziativa nasce per supportare la transizione digitale del Paese e per far fronte alle difficoltà di molti italiani ad entrare in possesso di documenti importanti (come appunto il passaporto, ma non solo).

Presto diventeranno operativi gli uffici Polis, sportelli unici per i servizi della Pubblica Amministrazione, che verranno realizzati in quasi 7mila comuni con meno di 15mila abitanti. L’annuncio arriva da Giuseppe Lasco, codirettore generale di Poste Italiane, come si legge su Il Sole 24 Ore: “Al momento stiamo già erogando servizi del’Inps, certificati anagrafici e giudiziari. A partire da dicembre anche l’ufficio postale potrà erogare il passaporto, mentre da febbraio rilasceremo le carte di identità elettroniche e i servizi dell’Agenzia delle Entrate”.

Il progetto Polis aiuterà a decongestionare gli uffici della questura, dove ancora oggi continuano ad arrivare centinaia di richieste di rinnovo ed emissione di passaporti, per le quali occorrono tempi lunghissimi. E servirà anche a contrastare alcune truffe che, in questo momento di difficoltà, hanno rapidamente preso piede. Come il bagarinaggio degli appuntamenti: a Milano, alcune persone hanno preso centinaia di appuntamenti online per poi rivenderli a prezzi spropositati (sino ad arrivare a ben 250 euro per singola data).