Nuovo Dpcm e viaggi: cosa cambia fino al 6 aprile

Da domani entrerà in vigore il nuovo Dpcm, e queste sono tutte le novità riguardo ai viaggi

È arrivato un nuovo Dpcm, il primo firmato da Mario Draghi e che sarà valido dal 6 marzo fino al 6 aprile. Il decreto introduce (e conferma) diverse misure per il contenimento dell’epidemia da Covid-19 anche per quanto riguarda i viaggi. Vediamo nel dettaglio cosa si potrà e non si potrà fare durante questo mese.

Suddivisione Italia in zone

Fino al 6 aprile è confermata la divisione del Paese in zone colorate – bianca, gialla, arancione e rossa – in base al rischio epidemiologico. Il cambio di colore sarà valutato di settimana in settimana a seconda del tasso di contagio.

Confermato fino al  27 marzo, il divieto di spostarsi tra regioni o province autonome, anche in zona bianca o gialla, con l’eccezione degli spostamenti dovuti a motivi di lavoro, salute o necessità. Rimane invariata la possibilità di rientrare nella propria residenza, domicilio o abitazione. Tuttavia, per chi abita in zona arancione è vietato ogni spostamento al di fuori del proprio comune di residenza. Mentre chi abita in zona rossa non potrà effettuare spostamenti.

Le regioni possono, inoltre, introdurre ulteriori restrizioni nel caso in cui in comuni o province del territorio si trovino in una situazione di particolare gravità.

Confermato, fino al 6 aprile, anche il divieto di spostamenti dalle ore 22:00 alle ore 5:00 del giorno successivo in tutta Italia. Rimane invariata anche la possibilità di spostarsi verso una sola abitazione privata, una volta al giorno, dalle 5 alle 22, nei limiti di due persone, più minori di 14 anni, ad eccezione delle persone che abitano in zona arancione scuro e rossa.

Seconde case

Per quando riguarda le seconde case, è possibile raggiungerle solo se si trovano in zona gialla e arancione e purché disabitate (quindi, non si può andare con parenti e amici). Resta comunque il divieto di spostamento verso la seconda casa, anche qualora questa sia in zona bianca, gialla o arancione, per chi vive in zona rossa. Inoltre, alcune autorità locali hanno introdotto ulteriori restrizioni, vietando lo spostamento nelle seconde case a chi vive in arancione scuro “rinforzato”.

Musei, cinema e teatri

Il Dpcm conferma l’apertura dei musei, nelle zone gialle, nei giorni infrasettimanali, garantendo ingressi controllati e contingentati. Dal 27 marzo, potranno anche aprire il sabato e nei giorni festivi.

Ma una novità molto interessante è che sempre dal 27 marzo (in zona gialla) potranno riaprire cinema e teatri, con il limite di capienza fissata al 25 % di quella massima. Questo vuol dire che sarà possibile ospitare fino a 400 persone all’aperto, e fino a 200 al chiuso per ogni sala. I posti a sedere dovranno essere preassegnati, al fine di assicurare il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro.

Viaggi all’estero

Per quanto riguarda i viaggi all’estero il Dpcm ha sostanzialmente confermato le ultime disposizioni del governo Conte su modalità e restrizioni per l’entrata e l’uscita dall’Italia. Sia per andare all’estero, che per il rientro, è obbligatorio compilare un questionario a titolo informativo, privo di valore legale. Continua, inoltre, la suddivisione dei Paesi del mondo in cinque elenchi. In base alla lista in cui è inserito il luogo in cui si vuole entrare o da cui si vuole tornare, bisognerà seguire delle regole specifiche.

Il primo elenco, l’«Elenco A», comprende la Città del Vaticano e la Repubblica di San Marino. Non ci sono restrizioni, se non quelle eventualmente imposte dai due Stati per l’ingresso nel loro territorio. L’«Elenco B», invece, comprende tutti i Paesi in cui il rischio dovuto al Coronavirus è basso. Ma sfortunatamente questo elenco è ancora vuoto.

Il terzo elenco, contrassegnato dalla lettera C, comprende numerosi Stati europei: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (esclusi i territori extra-europei), Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Andorra e Monaco.

Qui ci si può spostare, anche senza motivazione e quindi per turismo, salvo eventuali restrizioni imposte a livello regionale. Si consiglia, chiaramente, di informarsi su eventuali restrizioni imposte da questi Paesi all’ingresso.

Al ritorno in Italia, invece, si deve compilare un’autodichiarazione e bisogna anche informare l’ASL competente del proprio ritorno. Chi vuole entrare o transitare in Italia dopo essere stato in un paese dell’«Elenco C» deve eseguire un tampone molecolare o rapido entro 48 ore dall’ingresso. In caso contrario, si verrà tamponati all’arrivo e poi si dovranno osservare 14 giorni di quarantena.

Ribadito, invece, il divieto di viaggi all’estero verso gli Stati e i territori compresi nell’elenco E consultabile anche sul sito della Farnesina. È vietato, inoltre, anche l’ingresso e il transito in Italia delle persone che hanno transitato o soggiornato negli Stati e territori del medesimo elenco nei 14 giorni antecedenti, salvo deroghe come assoluta urgenza, esigenze lavorative o di studio, rientro al domicilio, abitazione e residenza.

Rimane sempre disponibile sul sito della Farnesina il questionario online interattivo che chiarisce tutti i dubbi dei viaggiatori: dove si può viaggiare e cosa fare al rientro in Italia e di cui via abbiamo già spiegato il funzionamento.

Altrettanto utile è lo strumento sviluppato dall’Unione Europea che raccoglie tutte le informazioni relative agli Stati membri: apertura frontiere, situazione sanitaria, funzionamento dei mezzi pubblici e norme per visitare i siti turistici o andare al ristorante in piena tranquillità: Re-Open Eu.

Infine, si amplia il novero dei Paesi interessati della sperimentazione dei voli cosiddetti “Covid tested”.

Nuovo Dpcm e crociere

Per quanto riguarda le crociere, queste possono essere svolte nel rispetto delle norme anticontagio validate dal comitato tecnico-scientifico. Vale a dire che possono partecipare alla crociera coloro che non sono sottoposti a misure di sorveglianza sanitaria o isolamento fiduciario, e che non abbiano soggiornato o transitato nei quattordici giorni antecedenti all’imbarco in Stati appartenenti agli elenchi D ed E.

Alle navi di bandiera estera è consentito l’ingresso nei porti italiani nel caso in cui provengano da Stati e territori compresi negli elenchi A, B e C. Inoltre, i passeggeri non devono aver soggiornato o transitato nei quattordici giorni anteriori all’ingresso nel porto italiano in Stati o territori di cui agli elenchi D ed E.

Gli scali sono consentiti solo nei Paesi degli elenchi A, B e C, mentre sono sempre vietate le escursioni libere.

Resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti.