D’ora in avanti diventa vietato installare videocamere negli Airbnb

Arriva un giro di vite alla policy sull'utilizzo delle telecamere all'interno degli alloggi vacanza: ecco cosa prevede il nuovo regolamento di Airbnb

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Giulia Sbaffi

Web Content Editor

Web content writer, da sempre appassionata di storie e di viaggi.

Cambia drasticamente il regolamento di Airbnb per quanto riguarda l’uso di telecamere di sicurezza nelle aree comuni degli alloggi vacanza: le nuove misure, che entreranno presto in vigore, sono volte a rispettare maggiormente la privacy degli ospiti, che soprattutto negli ultimi anni è diventata una questione di grande rilevanza. Scopriamo qual è la normativa aggiornata e cosa cambia rispetto a quella precedente.

Il problema della privacy nelle case vacanza

Molti turisti si affidano sempre più spesso agli affitti brevi per le proprie vacanze: si tratta di una scelta comoda e vantaggiosa, anche dal punto di vista economico. Tuttavia, si pone ormai frequentemente il problema della privacy. Nel corso degli ultimi anni, Airbnb ha ricevuto numerose segnalazioni in merito alla presenza di telecamere nascoste non dichiarate dai proprietari degli appartamenti: seppure contraria al regolamento, questa pratica trova purtroppo ampia diffusione. A discapito, ovviamente, del diritto alla privacy degli ospiti. Per questo motivo arriva la drastica decisione di Airbnb.

Airbnb, il divieto di usare le telecamere

Il noto portale, specializzato negli affitti brevi per le vacanze, ha deciso di dare un giro di vite al regolamento riguardante l’utilizzo delle telecamere di sicurezza, finora concesso con particolari limitazioni. D’ora in avanti, gli host non potranno più installarle nelle aree interne – seppure comuni – dei propri alloggi, e naturalmente dovranno togliere quelle già presenti. Resta invariata la possibilità di usare videocamere di sorveglianza nelle aree esterne, sebbene il divieto torni a valere in quelle zone dove ci si aspetta una maggiore privacy, come ad esempio in una piscina idromassaggio all’aperto.

La nuova policy di Airbnb riguarda anche la presenza di altri dispositivi di controllo, come ad esempio i rilevatori di decibel per tenere traccia del rumore. Perché la loro installazione – come quella delle telecamere di sicurezza nelle aree esterne – sia legale è necessario che gli ospiti ne siano informati, sia tramite l’annuncio presente sul sito che al momento del check in. Questo regolamento entrerà in vigore il prossimo 30 aprile 2024: nonostante sia più restrittivo per gli host, è stato accolto con piacere dai turisti che sono soliti utilizzare Airbnb per prenotare il loro soggiorno, sentendo maggiormente tutelata la loro privacy.

La precedente normativa di Airbnb

Airbnb aveva già una policy abbastanza rigida sull’uso delle telecamere di sicurezza, che tuttavia è stata ripetutamente aggirata causando notevoli problemi di privacy per gli ospiti. Finora, il portale consentiva l’installazione di tali dispositivi di controllo purché la loro presenza venisse dichiarata già nell’annuncio, in modo che i turisti ne fossero consapevoli al momento della prenotazione. Le telecamere erano consentite non solo nelle aree esterne, ma anche nelle aree comuni interne, come ad esempio l’ingresso di un appartamento o i corridoi.

Naturalmente, vigeva già il divieto di installare videocamere nei servizi igienici e nelle aree private, come le camere da letto. Questa normativa non è bastata a tutelare gli ospiti da sguardi indiscreti, quindi Airbnb ha deciso di inasprire le regole vietando del tutto l’uso delle telecamere negli spazi interni. “L’aggiornamento di questa policy semplifica il nostro approccio e chiarisce che le telecamere di sicurezza non sono consentite all’interno degli alloggi, indipendentemente dalla loro ubicazione, dal loro scopo e dalla divulgazione preventiva” – si legge nella nota pubblicata dal portale.