L’ironia dell’ufficio del turismo di Vienna per attirare i visitatori

L’ufficio del turismo di Vienna è convinto che bisognerebbe smettere di leggere le recensioni online

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Redazione

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“Chi può decidere, se non noi stessi, cosa ci piace?”. Se l’è chiesto l’ufficio del turismo di Vienna che è convinto che bisognerebbe smettere di leggere le recensioni online prima di aver visto di persona un luogo e la nuova campagna promozionale ha fatto il giro del web.

La geniale campagna si chiama “Unrating Vienna” (“invotabile Vienna”) e ruota intorno ad alcune recensioni pubblicate sui social riguardanti alcuni siti turistici della città austriaca. C’è, per esempio, una splendida fotografia del castello di Schönbrunn, meglio conosciuto come il castello della principessa Sissi, circondato da uno splendido parco con uno dei più ridicoli commenti pubblicati: “Il prato fa schifo”. Chi ha visitato il castello alle porte della città sa benissimo, invece, quanto curato e bello sia il giardino del ‘700, con tanto di orangerie, vigneto, roseto e giardino zoologico.

L’appello ai turisti che visitano Vienna è che si facciano una loro opinione della città e dei luoghi che vedono, senza farsi influenzare dagli altri.

Secondo i dati raccolti dal Vienna Tourist Board, il 95% dei turisti legge almeno sette recensioni prima di prenotare una vacanza. Ma bisogna sempre tenere a mente che le recensioni sono assolutamente soggettive e non danno un’idea precisa del posto, ma solo un’opinione personale.

Prendete per esempio la Wiener Staatsoper, il più celebre teatro della città, tempio della musica, che su Google conta quasi 20mila recensioni e ha un voto pari a 4,7. Ebbene, se si leggono i commenti degli utenti se ne trovano di molto negativi. Qualcuno ha persino definito l’opera “brutta”.

Decisamente è tutt’altro che brutta, con la sua facciata Rinascimentale e gli interni di velluto rosso che non hanno nulla da invidiare alla Scala di Milano.

Lo scorso anno l’ufficio del turismo viennese aveva lanciato un’altra campagna provocatoria intitolata “Unhashtag Vienna” (”togliete l’hashtag da Vienna”) che spingeva i visitatori a scattare meno foto e selfie e godersi, invece, la città. Con “Unrating Vienna” sicuramente i turisti saranno curiosi di vedere cosa offre la città e l’ufficio del turismo avrà ottenuto il suo scopo: attrarre turisti in città.

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