Viaggio in Islanda Covid free: così ripartono i tour operator

Dall'Italia sta per partire il primo gruppo di vaccinati e di guariti dal Covid. Un segnale importante per la ripartenza del turismo

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Redazione

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Un gruppo di italiani è pronto a salire su un aereo diretto per l’Islanda per ammirare i ghiacciai, i geyser, le aurore boreali e le meravigliose eruzioni vulcaniche. Un segnale forte ed estremamente simbolico quello del tour operator fondato dal tranese giramondo Carlo J Laurora, che abbiamo già intervistato per la sua impresa on the road ai tempi del Covid, e che oggi è il protagonista di un viaggio che potrebbe segnare la rinascita del comparto turistico.

Il tour, organizzato dal 1 al 9 aprile con destinazione Islanda, non è un viaggio come gli altri, né tanto meno viola i termini delle normative vigenti. Si tratta infatti di un viaggio Covid free, riservato solo alle persone che si sono già vaccinate oppure hanno sviluppato gli anticorpi.

I viaggiatori del tour, andato in sold out in una sola settimana, sono in prevalenza medici e operatori sanitari ai quali si sono aggiunte altre persone che hanno contratto precedente il virus e che quindi, a oggi, hanno sviluppato gli anticorpi.

Un’iniziativa, questa, che dà speranza e che rappresenta un grande e importante segnale per la ripartenza in tutta sicurezza del turismo piegato dall’emergenza sanitaria e che probabilmente farà da apripista per l’intero comparto. Il viaggio proposto dal tour operator Sivola.it è andato completamente in sold out in pochissimi giorni e, in generale, la proposta, è stata accolta con grande entusiasmo anche da chi, al momento, non ha potuto prendere parte al viaggio.

Il periodo, poi, non potrebbe che essere migliore dato che proprio in questi giorni, in Islanda, il vulcano Fagradalsfjall sta dando spettacolo e, con un po’ di fortuna, anche il gruppo di viaggiatori Covid free potrà ammirarlo.

Ma perché è stata scelta proprio L’Islanda? Ce l’ha spiegato Carlo J Laurora: “L’islanda è la meta ideale per svariati motivi, innanzitutto i suoi immensi spazi aperti ci permettono di non frequentare luoghi affollati e poi attualmente i casi sono quasi zero.”

Tutto il viaggio sarà all’insegna della sicurezza: i partecipanti, infatti, effettueranno un tampone 72h prima dell’arrivo e dovranno presentare alla frontiera il certificato di vaccinazione o il testo sierologico. Sarà poi effettuato un altro tampone 48h prima del rientro in Italia.