Cosa sapere se stai per organizzare un viaggio in Germania

State pensando di partire per una vacanza in Germania? Ecco tutte le regole per l'ingresso e le misure di sicurezza in vigore nel Paese

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SiViaggia

Redazione

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La Germania è un territorio ricco di bellezze naturali e di incredibili città d’arte, di paesaggi incontaminati e di architetture dal valore inestimabile. Questa estate potrebbe essere l’occasione giusta per andare alla scoperta di un Paese meraviglioso: scopriamo le regole per l’ingresso e le misure di sicurezza da rispettare.

Le regole per entrare in Germania

A partire dal 1° luglio 2021, con l’adozione del Green Pass UE, sono cambiate le regole per l’ingresso in Germania, e nelle settimane seguenti vi sono state ulteriori modifiche. Allo stato attuale, la disciplina è particolarmente variegata e si differenzia sulla base del Paese di provenienza. Gli Stati membri dell’Unione Europea o facenti parte dell’area Schengen si suddividono in quattro categorie: zone non a rischio (in cui rientra l’Italia), zone a rischio normale, zone ad alta incidenza e zone a rischio varianti.

Come entrare da zone non a rischio

Provenendo da zone non considerate a rischio, come l’Italia, è possibile fare ingresso in Germania via terra senza alcuna restrizione (ciò è quindi valido per i viaggi in auto). Se si vuole invece raggiungere il Paese per via aerea è obbligatorio possedere, al momento dell’imbarco, uno dei seguenti requisiti:

  • il Green Pass UE;
  • il documento che certifichi l’avvenuta vaccinazione. Sono considerati vaccinati coloro che abbiano completato da almeno 14 giorni l’intero ciclo di immunizzazione (due dosi di vaccino o una sola dose per chi è già stato malato di Covid). I vaccini riconosciuti sono il Pfizer, il Moderna, l’AstraZeneca e il Johnson&Johnson (monodose);
  • il risultato negativo di un tampone molecolare (PCR) effettuato nelle ultime 72 o di un tampone antigenico rapido effettuato nelle ultime 48 ore;
  • Il documento che attesti l’avvenuta guarigione dal Covid-19 in un periodo compreso tra i 28 giorni e i 6 mesi precedenti l’arrivo.

Non vi è invece obbligo di registrazione, né di compilazione del modulo PLF. Tali disposizioni sono valide per tutti i viaggiatori di età superiore ai 6 anni.

Come entrare dalle zone a rischio

Chi proviene da zone a rischio normale, zone ad elevata incidenza o zone a rischio varianti (o vi abbia soggiornato negli ultimi 10 giorni prima dell’ingresso in Germania) deve obbligatoriamente registrarsi e compilare il formulario disponibile a questo link. I requisiti per l’accesso al Paese sono gli stessi già visti sopra (certificato che attesti la vaccinazione, l’effettuazione di un tampone o la guarigione), ma vi sono ulteriori obblighi da rispettare. In particolare:

  • chi proviene da zone a rischio normale può presentare la documentazione di cui sopra oppure effettuare una quarantena di 10 giorni;
  • chi proviene da zone ad elevata incidenza deve presentare la documentazione di cui sopra. Nel caso in cui non sia stato effettuato il vaccino e non si abbia un certificato che attesti la guarigione dal Covid-19, è obbligatorio sottoporsi ad un periodo di quarantena di 10 giorni. Solo trascorsi 5 giorni è possibile sottoporsi ad un secondo tampone, il cui esito negativo permetterebbe di interrompere l’isolamento;
  • chi proviene da zone a rischio varianti deve obbligatoriamente presentare il risultato negativo di un tampone molecolare o antigienico (in questo caso effettuato entro le 24 ore precedenti l’ingresso in Germania), ed è ugualmente tenuto a sottoporsi ad un periodo di quarantena di 14 giorni.

Le misure di sicurezza in Germania

Per far fronte all’aumento dei contagi sul territorio, soprattutto a causa del diffondersi della variante Delta, la Germania ha stabilito il cosiddetto “freno d’emergenza”. Si tratta di una serie di regole che vengono adottate automaticamente qualora il tasso di incidenza delle infezioni superi i 100 per 100.000 abitanti per almeno 3 giorni consecutivi. Le restrizioni che si applicano in tale situazione sono:

  • coprifuoco notturno dalle ore 22:00 alle ore 5:00 (fino a mezzanotte è tuttavia possibile fare movimento o sport da soli);
  • limitazioni nei contatti privati, con il divieto per ciascun nucleo familiare di incontrare più di un adulto estraneo al proprio nucleo;
  • limitazioni nell’apertura dei negozi (con un tasso d’incidenza superiore a 150, vi è obbligo di chiusura dei negozi non essenziali);
  • limitazioni nei servizi alla persona (con un tasso d’incidenza tra 100 e 150 possono ricevere su prenotazione clienti che abbiano un test negativo effettuato in giornata, con un tasso d’incidenza superiore a 150 hanno l’obbligo di chiusura);
  • divieto di didattica in presenza con un tasso di incidenza superiore a 165;
  • chiusura delle attività culturali e di quelle dedicate al tempo libero (cinema, musei e attrazioni al coperto).

Tali limitazioni non sono in vigore per le persone che abbiano completato il ciclo di vaccinazione da almeno 14 giorni e per coloro che sono guarite (con tale termine si intendono i soggetti che sono risultati positivi non meno di 28 giorni e non più di 6 mesi prima).

In Germania, ogni persona di età superiore ai 6 anni deve indossare la mascherina negli edifici pubblici, nei negozi e sui trasporti pubblici, ma anche laddove non sia possibile rispettare la distanza sociale di 1,5 metri. Per quanto riguarda i bar e i ristoranti, è concesso il servizio all’aperto. Ulteriori misure di sicurezza possono essere previste dai singoli Stati federali. Sono invece chiusi i locali notturni su tutto il territorio.

Il rientro in Italia

Come fare per rientrare in Italia dopo un viaggio in Germania? Secondo l’attuale normativa del nostro Paese, è possibile fare ingresso nel territorio nazionale da Stati membri dell’Unione Europea o facenti parte dell’area Schengen a tali condizioni:

  • possesso della certificazione verde italiana che comprovi l’avvenuta vaccinazione (almeno 14) , il risultato negativo di un tampone molecolare o antigenico o la guarigione dal Covid-19;
  • possesso di certificati stranieri che attestino vaccino (a seguito di una vaccinazione validata dall’EMA), tampone o guarigione;
  • possesso del risultato negativo di un tampone effettuato nelle 48 ore precedenti il rientro.

Chi non può presentare tale documentazione, ha l’obbligo di sottoporsi a isolamento fiduciario e a sorveglianza sanitaria per un periodo di 10 giorni, al termine del quale bisogna effettuare un test molecolare o antigenico. I minori di 6 anni non devono sottoporsi al tampone, ma hanno comunque l’obbligo di rispettare la quarantena. I minori di 18 anni sono invece esentati dall’obbligo di isolamento, qualora fosse previsto, nel caso in cui siano accompagnati da un adulto in possesso della certificazione verde.

In ogni caso, per far rientro in Italia è obbligatorio compilare il Passenger Locator Form (PLF): ciascun adulto che fa ingresso nel nostro Paese deve possedere il proprio modulo, mentre i minori di 18 anni possono essere semplicemente inseriti nelle dichiarazioni dei genitori (o degli adulti che li accompagnano).

Le regole per viaggiare in Europa e nel resto del mondo, così come quelle per rientrare in Italia, possono cambiare rapidamente con il mutare delle esigenze dovute al contenimento della pandemia. Per questo motivo vi invitiamo a controllare il portale Viaggiare Sicuri.