La gemma segreta del Mar Tirreno a pochi chilometri da Roma

Non distante dalla capitale esiste un tempio della flora e della fauna mediterranea. Si tratta di Zannone, l'isola incastonata nel Mar Tirreno

Foto di Sabina Petrazzuolo

Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor

Una laurea in Storia dell’arte, un master in comunicazione e giornalismo e una vocazione per la scrittura, scova emozioni e le trasforma in storie.

Esiste un luogo, non lontano da Roma, dove il tempo sembra essersi fermato. Una gemma segreta e incastonata nel Mar Tirreno dove la natura, da anni, regna sovrana. Si tratta di Zannone, un lembo di terra che misura una superficie di 102 ettari, e che vanta 6 chilometri di coste, situato a poco più di 5 miglia dal porto di Ponza.

L’isola, bellissima e solitaria, può essere raggiunta e circumnavigata solo con i mezzi propri o prendendo parte alle escursioni in barca che vengono organizzate durante l’estate. Completamente disabitata, e con un passato promiscuo e tragico, oggi Zannone rappresenta davvero un unicum della macchia mediterranea.

L’assenza totale della presenza dell’uomo, infatti, ha favorito lo sviluppo di esemplari floristici e caratteristici del clima mediterraneo. Un habitat prolifero che ha trasformato l’isola nella casa di numerose specie di fauna, nonché in un piccolo microcosmo delle meraviglie solitario e sconosciuto ai più.

Una gemma segreta con un passato da dimenticare

Il fascino indiscusso di Zannone, con quel patrimonio naturalistico dalla bellezza immensa, ha suscitato con gli anni l’interesse degli avventurieri. Ma non è quello l’unico motivo a incuriosire ancora oggi i viaggiatori. Negli anni ’70, infatti, l’isola apparteneva al Marchese Camillo II Casati Stampa di Soncino e a sua moglie Anna Fallarino. I due avevano trasformato Zannone nella loro dimora, costruendo una villa i cui resti sono ancora ben visibili in cima alla collina che domina l’isola.

Si narra che i due fossero soliti organizzare feste promiscue con la complicità della privacy che garantiva questo lembo di terra che assunse, velocemente, l’appellativo di isola a luci rosse. Ma la loro storia è ricordata per un epilogo tutt’altro che felice. Scoperto il tradimento di sua moglie, il marchese sparò ad Anna Fallarino e al suo amante, prima di togliersi la vita. Da quel momento in poi, Zannone, è rimasta disabitata e dal 1979 è diventata parte del Parco Nazionale del Circeo trasformandosi così da terra del peccato a paradiso terrestre.

Come visitare Zannone

L’isola è raggiungibile solo ed esclusivamente via mare, con un mezzo proprio o con un tour organizzato da Ponza con sbarco all’Approdo del Varo. Oltre ai resti della villa del Marchese Camillo II Casati Stampa di Soncino, è possibile ammirare anche quello che resta di un antico monastero circense e di una peschiera romana ricavata nella roccia, situata nei pressi dell’approdo.

Dall’attracco si snoda un sentiero che attraversa la natura rigogliosa e lussureggiante di Zannone e che permette di percorrere un fiabesco bosco di lecci che conduce verso alcuni punti di osservazione. Da qui è possibile contemplare il meraviglioso panorama che si snoda tutto intorno, tra cui anche le sagome delle isole di Ponza e Palmarola. Il consiglio è quello di aguzzare bene la vista durante la passeggiata: è possibile anche incontrare i mufloni che hanno fatto dell’isola la propria casa.

Zannone non ospita spiagge di sabbia, ma solo pareti di roccia che si tuffano nel mare. Circumnavigando l’isola in barca, però, è possibile andare alla scoperta di alcuni punti di interesse naturalistici come lo Scoglio del Monaco e Cala delle Grottelle. Una sosta qui è d’obbligo, non solo per contemplare il paesaggio incontaminato, ma anche per nuotare tra le acque cristalline.