Symi, l’isola della Grecia dove sono nate le Tre Grazie

Completamente diversa dall'immaginario comune sulla Grecia, l'isola di Symi è un angolo di paradiso in cui sono nate le Tre Grazie

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Serena Proietti Colonna

Travel blogger

PhD in Psicologia Cognitiva, Travel Blogger, Coordinatrice di Viaggio e Redattrice Web di turismo, una vita fatta di viaggi, scrittura e persone

Che la Grecia nasconda delle località che sono dei piccoli tesori è noto praticamente a tutti. Ma molto probabilmente in molti non sanno che proprio qui si nasconde un’isola speciale, ben differente dal classico immaginario del Paese ellenico, dove sono venute al mondo le Tre Grazie e in cui le meraviglie da scoprire sono davvero numerose: Symi.

Isola di Symi, la terra delle Tre Grazie e delle spugne

No, non ci riferiamo alla colorita e simpatica espressione che sta ad indicare qualcosa di ovvio ma alle Charites, ovvero le Grazie, tre divinità della Grazia che erano, probabilmente, legate al culto della natura e della vegetazione e anche le dee della gioia di vivere. Il nome dell’isola, infatti, deriverebbe dalla bella ninfa Syme.

Oltre a essere la culla delle Tre Grazie, l’Isola di Symi (o Simi) è anche conosciuta come la terra delle spugne perché il suo territorio pullula di spugne marine che in qualche modo hanno segnato la sua storia, organismi sopratutto acquatici che possono vivere sia vicino alla superficie che a 4.500 metri di profondità.

Dove si trova

L’Isola di Symi è un incanto del Mar Egeo che fa parte dell’arcipelago del Dodecaneso. Si trova a 41 chilometri a Nord dalle coste dell’Isola di Rodi e a pochi chilometri di distanza dalla Turchia.

È un vero e proprio fazzoletto di terra pregno di meraviglie: pur avendo un’estensione di soli 58,1 chilometri quadrati, oltre a spiagge incantevoli, natura lussureggiante e villaggi che sembrano rimasti fermi nel tempo, conserva ben oltre trecento monasteri e chiese.

Symi, isola della Grecia
Fonte: iStock
Un angolo dell’Isola di Symi

Cosa aspettarsi

Se si decide di fare un viaggio a Simi si deve partire dal presupposto che questa è una Grecia diversa. Qua a dominare non sono gli edifici costruiti in calce bianca e con decorazioni blu, ma casette colorate che si arrampicano sulle sue pendici. In stile neoclassico, sono tutte dipinte con colori vivaci e affacciate su spiagge lambite da acque cristalline.

Un’isola pittoresca, quindi, in cui inebriarsi dei profumi mediterranei come quelli dell’origano e del rosmarino e che sfoggia fiera il suo passato fatto di storia navale. Il posto ideale per gustarsi ottimi piatti in meravigliose taverne sul mare.

Cosa vedere

La prima cosa che vi consigliamo di vedere presso l’Isola di Symi è la sua cittadina principale che prende il nome di Simi. Si tratta di un fiorente villaggio dall’architettura neoclassica italiana che sembra voler rimanere attaccato alle colline e scendere con un fare poetico fino alle limpide acque del porto Gialos, uno degli angoli più suggestivi di tutta la Grecia.

Il borgo medievale di Simi, chiamato Horio o Ano Simi, si può raggiungere tramite due suggestive scalinate che conducono a un intrigato labirinto di vicoli stretti e in cui case color pastello si alternano ad antiche rovine, come quelle del castello costruito dai Cavalieri di San Giovanni.

Assolutamente degno di interesse è anche il Monastero di San Michele Arcangelo di Panormitis che, oltre a essere sontuoso e appoggiato su una caletta che fa emozionare, è anche uno degli avamposti della linea retta leggendaria e misteriosa che unisce tutti i luoghi consacrati a San Michele, vale a dire quella che ha inizio a in Irlanda e termina in Israele, attraversando la Cornovaglia, la Normandia, il Piemonte, la Puglia e anche la Grecia, per l’appunto.

Monastero di San Michele Arcangelo di Panormitis, presso Symi
Fonte: iStock - Ph: Polaris17
Veduta del Monastero di San Michele Arcangelo di Panormitis

Poi ancora la chiesa dedicata ai Santi Constantinos ed Eleni dove lasciarsi incantare da giardini, terrazze e un pozzo; il monastero di Sotiris Megalos che regala una vista a dir poco emozionante; le sessantaquattro cappelle sparse in ogni angolo dell’isola e visitabili percorrendo stupendi sentieri. Infatti, un’altra attività che non bisogna assolutamente mancare presso l’Isola di Symi è del sano trekking attraverso i suoi tragitti che dall’entroterra conducono sulla costa, e viceversa.

Le spiagge di Symi

Una vacanza in Grecia non può di certo prescindere dal mare e l’Isola di Symi in questo è davvero eccezionale. Tra angoli frastagliati e calette sabbiose, questo fazzoletto di terra del Dodecaneso mette a disposizione lidi facilmente raggiungibili e attrezzati e altri magnifici spot più selvaggi e in cui attraccare solo via mare.

Tra le migliori non possiamo non nominarvi la spiaggia di Agios Nikolaos che è composta di sabbia e ghiaia fine. Perfettamente attrezzata, regala anche ombra naturare grazie alla presenza di diversi alberi.

Vale la pena fare un salto anche presso la baia di Pedi dove si sviluppano diverse minute spiagge molto amate dai viaggiatori che raggiungono questa suggestiva isola. Da queste parti, tra le altre cose, sopravvivono ancora i resti delle prime chiese cristiane e la chiesa di Agios Gerogios.

Agia Marina è una spiaggia che regala un’acqua così trasparente da sembrare un miraggio, una zona ideale per chi adora indossare maschera e boccaglio per fare snorkeling.

Poi ancora Emporios, il secondo porto dell’isola che offre una graziosa spiaggia di ciottoli. Altrettanto affascinante è la baia di Nanou che si fa spazio tra maestose scogliere.

Non si può dire di aver visitato l’Isola di Symi se non si è andati alla scoperta di Nimborios, una grande baia con una spiaggia di ciottoli e perfettamente servita. Ci sono poi la spiaggia Nos, così speciale da essere conosciuta anche come ‘Paradise Beach’; Agios Vasilios, isolata e senza strutture a modificare il bellissimo territorio; Agios Georgios Dysalonas, la più emozionante per via della presenza di una scogliera che arriva fino a 300 metri di altezza; Dysalonas, accessibile solo via mare ma dalle acque limpide e spettacolari.

Baia di Nanou, spiagge più belle di Symi
Fonte: iStock
Veduta della magnifica baia di Nanou

Come arrivare all’Isola di Symi

Pur non essendo dotata di aeroporto, arrivare all’Isola di Symi non è complesso. Per andare alla scoperta di questo angolo di Grecia che sembra un arcobaleno, occorre semplicemente imbarcarsi dal porto del Pireo di Atene: da qui il viaggio dura dalle 11 alle 18 ore (scali compresi) a seconda dell’imbarcazione.

Oppure, è ancor più semplice atterrare nell’aeroporto della sua meravigliosa “sorella maggiore”, l’Isola di Rodi, e salire a bordo di uno dei battelli che partono dal porto di Mandraki e che con due ore circa navigano verso la bella Symi.

In alternativa, si può usufruire anche di collegamenti marittimi da e per le isole di Naxos, Astypalea, Mykonos, Leros, Parmos, Santorini, Amorgos, Syros, Kalymnos, Kos, Nissiros e Tilos.

Non resta che correre alla scoperta di questo angolo di Grecia altamente speciale.