Alla scoperta della montagna pistoiese, perfetta in ogni stagione

La zona della montagna pistoiese è così variegata che si rivela perfetta da visitare in qualsiasi stagione dell'anno: cosa fare e vedere in questo angolo toscano

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Serena Proietti Colonna

Travel blogger

PhD in Psicologia Cognitiva, Travel Blogger, Coordinatrice di Viaggio e Redattrice Web di turismo, una vita fatta di viaggi, scrittura e persone

Qualunque sia la stagione in cui state leggendo questo articolo, sappiate che è sicuramente il momento perfetto per andare alla scoperta della montagna pistoiese: l’inverno ammalia con la sua neve e piste da sci, l’autunno emoziona con i suoi tappeti di foglie colorati, la primavera è l’ideale per il trekking tra tonalità pastello e profumi freschi, mentre l’estate è un paradiso di attività da fare per esplorare il territorio.

Una zona eccezionale, situata al nord della Toscana, in cui rigenerarsi con la tranquillità dei boschi, l’aria frizzante e cristallina, i prodotti genuini, paesaggi dolci e mutevoli, borghi che sembrano dipinti e tante attività dedicate allo sport, alla cultura e al tempo libero in generale.

L’Ecomuseo della Montagna Pistoiese

Chiamata anche Appennino pistoiese, questa è una zona che del punto di vista naturalistico sa sorprendere. Da non perdere assolutamente, per esempio, è l’Ecomuseo della Montagna Pistoiese, un’interessante area all’aperto dove si sviluppano sei itinerari tematici tra musei, poli didattici e palazzi storici.

È un museo diffuso istituito con l’obiettivo di custodire e valorizzare il patrimonio e le tradizioni locali, grazie a cui comprendere più a fondo le storie e le memorie dell’uomo, nel suo eterno rapporto con la natura.

L’itinerario del ghiaccio è l’ideale per conoscere l’affascinante e complessa produzione del ghiaccio naturale, attività che qui prese piede dalla fine del Settecento ai primi anni del Novecento. Un viaggio a ritroso nel tempo tra sculture e musiche suggestive e in un contesto ambientale che fa vibrare il cuore.

C’è poi l‘itinerario del ferro dedicato alla storia della siderurgia di questa zona, tanto che proprio qui sorge la Ferriera Papini, la più antica di tutta la Toscana.

L’itinerario naturalistico è una sorta di paradiso in terra per coloro che sono interessati a saperne di più sull’immensa ricchezza del patrimonio ambientale dell’Appennino pistoiese, e tramite cui ammirare alcuni esemplari particolari di tipo alpino, che hanno trovato il limite meridionale di diffusione in questa zona, e molto altro ancora.

Montagna Pistoiese: cosa fare
Fonte: iStock
Un angolo della montagna pistoiese

Un altro viaggio indietro nel tempo lo potete fare grazie all’itinerario dell’arte sacra che illustra il modo di vivere la religione nei secoli passati, mentre l’autenticità vera e propria la potete comprendere con l’itinerario della vita quotidiana che porta a conoscere le abitudini e i mestieri di un tempo ormai andato.

Infine l’itinerario della pietra che comprende anche la Via Francesca della Sambuca, un affascinante tracciato medievale utilizzato per il pellegrinaggio.

L’inverno tra neve e piste da sci

La parte orientale della montagna pistoiese è la dimora di monumentali rilievi con altitudini non superiori ai 1300 metri. Qui le montagne ammaliano con i loro profili rotondi, le valli per essere profondamente incise dai torrenti, e in più il visitatore si esalta perché proprio qua si fanno spazio diverse stazioni sciistiche sempre pronte ad accogliere gli sportivi provenienti da tutto il mondo.

L’Abetone, per esempio, mette a disposizione dei suoi ospiti un’area moderna che permette di vivere la montagna con tutti i suoi sport invernali. Ci sono ben 50 km di piste con vari livelli difficoltà, compresa una stazione sciistica ben attrezzata per i disabili.

Non è da meno il comprensorio sciistico della Doganaccia che sorge a Cutigliano, luogo ottimale per chi è in cerca di piste da sci per tutti i livelli ed anche per coloro che sono interessati a praticare sci di fondo e sci alpinistico.

I borghi che incantano

La montagna pistoiese è un susseguirsi di borghi che sono uno più suggestivo dell’altro. Non ve li possiamo raccontare tutti, ma abbiamo selezionato alcune località che siamo certi vi piaceranno moltissimo.

Il primo di cui vi vogliamo parlare è lo stesso Cutigliano delle stazioni sciistiche, perché è un anche un grazioso borgo di origine medievale che sorge su uno sperone a ridosso del Monte Cuccola. Una visita da queste parti permette di conoscere un paese caratterizzato da strette vie in cui si affacciano antichi palazzi e monumenti che sono uno più bello dell’altro.

Cutigliano, montagna pistoiese
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Veduta di Cutigliano

Voliamo ora a Gavinana che è un vero e proprio insieme di stradine tortuose che salgono fino alla piazza principale abbellita da antiche case in muratura rustica di pietra locale. Da non perdere è l’antica pieve di Santa Maria Assunta, che tra le sue salde mura protegge due pregevoli opere cinquecentesche in terracotta invetriata realizzate da Benedetto Buglioni.

Meno noto ma assolutamente emozionante è Lucchio la cui originaria struttura medievale è ancora intatta. Un borgo che pare aggrappato alla roccia e sorvegliato da un’antica fortezza e impressionanti monti.

C’è poi Sambuca Pistoiese che, oltre a offrire un paesaggio di rara bellezza, è anche un paese che è rimasto molto simile a come era due secoli fa e in cui passeggiare è un piacere per l’anima e per il cuore.

Altri siti di interesse da non perdere

La montagna pistoiese è un vero scrigno di immensi tesori da ammirare. Uno di questi è la curiosa località montana di Orsigna che non a caso è stata scelta da Tiziano Terzani come buen ritiro.

Poi ancora l’impressionante ponte sospeso, situato nei pressi del paese di Mammiano Basso, che è un’opera ingegneristica di notevole valore: vanta ben 227 metri di lunghezza, tanto da essere uno dei più lunghi del mondo.

Molto interessante è anche la Riserva Naturale Biogenetica di Pian degli Ontani che offre tantissimi sentieri e un’ampia strada sterrata che d’inverno viene usata come pista per lo sci di fondo.

Il Lago Scaffaiolo sorge a ben 1800 metri di altitudine e conserva una curiosa leggenda: si narra che un tempo, quando qualcuno osava disturbare la tranquillità della sua acqua, il lago era in grado di scatenare una terribile tempesta piena di nebbia e vento.

Bellissimo è anche il tratto del fiume Reno che scorre a Prunetta perché si distingue per essere sede di numerose cascate che ammaliano con i loro suoni fragorosi.

Infine, una chicca per gli amanti dei misteri del cielo: l‘osservatorio astronomico di Pian dei Termini dotato di due cupole di osservazione con due telescopi newtoniani.

Insomma, come vi abbiamo accennato all’inizio: la montagna pistoiese è una meta ideale in qualsiasi stagione dell’anno.

Ponte sospeso montagna pistoiese
Fonte: iStock - Ph: Manuela Finetti
L’incredibile ponte sospeso della montagna pistoiese