È la Tuscia la regione perfetta per una vacanza con i bambini

Andiamo alla scoperta della Tuscia, una splendida zona del Centro Italia adatta a grandi e piccini: una guida su cosa fare in questa bellissima terra con i bambini

Foto di Serena Proietti Colonna

Serena Proietti Colonna

Travel blogger

PhD in Psicologia Cognitiva, Travel Blogger, Coordinatrice di Viaggio e Redattrice Web di turismo, una vita fatta di viaggi, scrittura e persone

La Tuscia viterbese è una zona bellissima del Centro Italia che, come dice il nome, ricopre la provincia di Viterbo. Un’area ideale da visitare con i più piccoli, grazie alla presenza di parchi misteriosi, ville che sembrano uscite da un libro di fiabe, palazzi suggestivi e borghi dove il tempo pare non essere passato mai. Poi ci sono le spiagge di sabbia morbida perfettamente attrezzate, laghi balneabili e persino piscine termali dai numerosi benefici. Sì, la Tuscia può considerarsi una delle zone più belle d’Italia, e ora scopriremo insieme cosa fare con i più piccoli.

Viterbo con i bambini

La Tuscia è una terra antica e che ancora oggi porta segni perfettamente conservati della sua storia etrusca, che ben si mescolano con le tracce del suo passato medievale. Per questo motivo, il viaggio in questa zona non può che iniziare dal suo cuore vero e proprio, che possiamo trovare nella bellissima città di Viterbo: una volta attraversata una delle varie (e maestose) porte che insieme all’imponente cinta muraria proteggono la città, sarà come fare un vero e proprio viaggio nel tempo.

Con i più piccoli dovreste subito raggiungere il suggestivo quartiere medievale di San Pellegrino, fulcro del centro storico e anche uno dei rioni meglio conservati in tutto il nostro Paese. Una serie di vicoletti silenziosi introducono in un mondo dove il tempo pare non esistere, e di cui è praticamente impossibile non rimanere incantati (a qualsiasi età).

Merito certamente delle peculiari caratteristiche architettoniche: ci sono i profferli, scale senza balaustre utilizzate per accedere alle case dall’esterno; poi le case-torri, minute fortezze private, case a ponte, simboli misteriosi (come la “T” dei Templari e la croce patriarcale) che testimoniano la presenza dei cavalieri Templari in città.

San Pellegrino, Viterbo
Fonte: iStock
Una bellissima piazza del quartiere di San Pellegrino

Da non perdere è anche la zona del Duomo cittadino, raccontando la sua curiosa storia: Viterbo, tra il Medioevo e il Rinascimento, ospitò oltre 40 papi e la loro corte, e per questo è conosciuta anche come la  Città dei Papi”. Era un periodo di incertezze e i cardinali non si decidevano ad eleggere il nuovo papa. Fu così che i viterbesi, nel 1270, si stufarono e decisero di chiuderli a chiave nella sala grande del Palazzo Papale, scoperchiandone parte del tetto ed esponendo tutto e tutti alle intemperie.

Oggi il Palazzo dei Papi è il monumento più importante della città, di cui è possibile visitare la bellissima Loggia delle benedizioni (più nota come Loggia dei Papi) piena di archi ogivali trilobati; la maestosa Aula del Conclave – dove si è tenuto il primo e il più lungo conclave della storia della durata di ben 33 mesi -; la Sala Gualterio, interamente affrescata; il Museo Colle del Duomo, particolarmente ricco e interessante; la maestosa Cattedrale di San Lorenzo con la sua monumentale sagrestia nascosta, che corrisponde al Duomo cittadino.

Infine – ma in realtà non è tutto – il consiglio è di organizzare un viaggio con i bambini a Viterbo il 3 settembre, quando la sera la città indossa il suo vestito più bello: è il giorno de trasporto della Macchina di Santa Rosa, una delle feste patronali più belle ed emozionanti del nostro Paese – e non solo -, tanto da essere stata inclusa nella Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità nell’ambito della Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale dell’Unesco.

I borghi della Tuscia con i bambini

I borghi della Tuscia da visitare con i bambini sono tantissimi e sono davvero uno più straordinario dell’altro: come detto in precedenza, parliamo di una delle zone italiane più belle e interessanti dal punto di vista paesaggistico, archeologico e culturale. Ne abbiamo selezionati alcuni da non perdere, soprattuto se si decide di esplorare questo territorio con i più piccoli,

Sant’Angelo, il “paese delle fiabe”

Sì, avete letto bene: il borgo di Sant’Angelo è anche il “paese delle fiabe”. Il motivo è molto semplice: le facciate di ogni via del centro storico sono impreziosite da coloratissimi murales che raccontano fiabe, leggende e tutto ciò che riguarda il mondo del fantastico. Parliamo quindi di un vero e proprio museo a cielo aperto che narra la storia di Alice nel paese delle meraviglie, ma anche della Piccola Fiammiferaia, Il gatto con gli Stivali, Pocahontas, Mary Poppins e molto altro ancora.

Graffiti che sono davvero uno più bello dell’altro: tra le mura del borgo c’è persino un’opera di Vera Bugatti dedicata a Cappuccetto Rosso, che è stata classificata nel 2021 fra le 25 opere più belle del mondo.

Civita di Bagnoregio, la “città che muore”

Un altro borgo della Tuscia da visitare con i bambini è senza ombra di dubbio Civita di Bagnoregio, conosciuto anche come la “città che muore”. Per quale motivo? Il centro storico è posto sulla cima di una rupe costantemente sottoposta all’erosione da parte dell’acqua, tanto da essere a rischio sfaldamento.

Civita di Bagnoregio, Tuscia
Fonte: iStock
La straordinaria Civita di Bagnoregio

Non si hanno certezze su quanto tempo ancora possa rimanere in piedi, e per questo Civita di Bagnoregio è oggi un paesino fantasma ma dalla bellezza senza eguali. Per raggiungerlo occorre attraversare un lungo ponte che piacerà tantissimo ai bambini, per poi entrare in un luogo dove il tempo pare non essere passato mai e pieno di monumenti da scoprire, come il Palazzo Vescovile, la Chiesa di San Donato e il mulino risalente al XVI secolo.

Calcata, il “borgo delle streghe” e degli artisti

Abbiamo visto il “paese delle fiabe”, la “città che muore” e ora è il turno del “borgo delle streghe”, che risiede nella bellissima Calcata. Costruita anch’essa su una rupe tufacea a rischio crollo, secondo la tradizione, nei giorni e nelle notti in cui c’è forte vento tra i vicoli del borgo è possibile udire il canto delle streghe. Ma non è finita qui, perché si narra che in passato sia stato anche luogo di riti magici.

Calcata permette di vivere una vera esperienza “fuori dal mondo”, anche grazie al fatto che a partire dagli anni Settanta è stato ripopolato da una serie di artisti provenienti da tutto il globo, che hanno reso questo bellissimo borgo della Tuscia il proprio ‘buen retiro’ e la propria fonte di ispirazione.

I parchi della Tuscia da visitare con i bambini

La Tuscia si distingue per essere un territorio ancora piuttosto incontaminato e ricco di numerosi ecosistemi che si alternano dal mare all’entroterra. Per questo motivo, qui sono istituite molte aree protette, in cui vengono tutelati molti animali selvatici, orchidee spontanee, arbusti rari e secolari esemplari di querce e faggi. Ma non solo, perché in molti di questi territori c’è anche la storia a fare da padrona, tanto che anche i parchi sono davvero imperdibili se si viaggia nella Tuscia con i bambini.

Il Parco dei Mostri di Bomarzo

Bomarzo è un altro bellissimo borgo della Tuscia dove prende vita un’area davvero speciale: è qui che sorge il Parco dei Mostri, chiamato anche Sacro Bosco. Si tratta di un giardino pieno di “spaventose” creature, realizzato nel 1547 da Pirro Ligorio, cariche di simbolismi, con continui riferimenti alla mitologia e al mondo del fantastico: cosa c’è di meglio per i bambini?

Parco dei Mostri, Tuscia
Fonte: iStock
Una delle “spaventose” opere del Parco dei Mostri

Visitarlo vuol dire scoprire un percorso fatto di grandi statue in basalto, edifici surreali (persino storti), iscrizioni e indovinelli che sorprendono e disorientano. Ci sono sirene, mostri marini, tartarughe giganti, satiri, sfingi, draghi, giochi illusionistici e tutto quello che un bambino potrebbe desiderare.

Il Parco Cinque Sensi, esperienza speciale

A Vitorchiano, un altro splendido borgo medievale dove svetta nei cieli persino un Moai costruito in peperino dalle mani di 19 persone provenienti da Rapa Nui, c’è il bellissimo Parco Cinque Sensi, che permette di vivere esperienze davvero speciali: si può camminare a piedi nudi lungo un sentiero sensoriale fatto di fango e altri materiali naturali, dormire in tende sospese tra gli alberi, e fare attività a tema orienteering o Harry Potter, per esempio.

Un posto perfetto per far sperimentare i bambini, per farli crescere e per lascirgli scoprire la natura in tutte le sue molteplici (ed affascinanti) sfaccettature.

Il Bosco del Sasseto, definito il “Bosco di Biancaneve”

Voliamo ora a Torre Alfina, un altro meraviglioso borgo dominato da un fiabesco castello: solo questo è sufficiente per venire con i bambini da queste parti. Ma non è tutto, perché questo spettacolare luogo è circondato da un Bosco misterioso, chiamato Bosco del Sasseto, che per la sua bellezza e unicità è stato definito dal National Geographic come il “Bosco di Biancaneve”.

Si tratta di un’area ricca di latifoglie secolari che superano anche i 25 metri di altezza, e che a loro volta proteggono particolari massi, rocce e opere incredibili: ci sono ghiacciaie un tempo deputate alla conservazione dei cibi, e persino un fiabesco Mausoleo che conserva le spoglie di uno degli antichi proprietari del Castello di Torre Alfina.

Bosco del Sasseto, Tuscia
Fonte: iStock
Il suggestivo Mausoleo nel bel mezzo del Bosco del Sasseto

Le spiagge della Tuscia con i bambini

Il mare della Tuscia non è certamente il più limpido d’Italia, ma quando le condizioni climatiche sono ottimali le acque sono davvero trasparenti e cristalline. La zona è caratterizzata da spiagge enormi, come quelle di Montalto di Castro – anche se in realtà siamo già nel bel mezzo della Maremma Laziale -, fatte di sabbie morbide e perfettamente attrezzate per i più piccoli che qui trovano il loro paradiso personale (anche gli adolescenti, che hanno molto con cui divertirsi).

Non sono da meno le spiagge di Tarquinia, dove vale la pena visitare anche il centro storico e soprattutto il più grande allevamento di alpaca d’Italia, in cui poter accarezzare, coccolare, passeggiare a dare da mangiare a questi simpaticissimi animali.

Poi ci sono i laghi balneabili, come il magnifico Lago di Bolsena, dove si affacciano borghi da sogno e con due misteriose isole al largo da poter raggiungere e scoprire, e il Lago di Vico, immerso in un contesto naturale di puro pregio e con tante aree a dedicate ai più piccoli.

Lago di Bolsena, Tuscia
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Capodimonte, meraviglioso borgo affacciato sul Lago di Bolsena

Le terme della Tuscia con i bambini

La Tuscia è anche una zona termale e, anzi, recentemente la città di Viterbo è entrata a far parte ufficialmente delle grandi città termali d’Europa. Qui c’è davvero l’imbarazzo della scelta, perché sono molte le sorgenti che sgorgano in città e nei suoi dintorni.

È possibile rilassarsi in bellissimi stabilimenti forniti di ogni comfort ma anche in piscine ad accesso libero. Tra i centri termali più interessanti ci sono le Terme dei Papi, con una piscina monumentale esterna e una grotta naturale che funge da bagno turco.

Da non perdere per nessuna ragione al mondo sono anche le Terme di Vulci, da abbinare con una visita al sorprendente parco Parco naturalistico Archeologico che corrisponde a una delle più importanti città-stato dell’Etruria di cui rimangono imponenti ruderi, la cinta muraria, le porte urbane, l’acqedotto romano, l’area del foto, il tempio grande, le terme, la Domus e le necropoli.

Ma non solo, perché a Vulci svettano anche un fiabesco castello e un Ponte del Diavolo che sovrasta un canyon meraviglioso e che lascia senza fiato. Sì, la Tuscia è assolutamente una zona da scoprire da cima a fondo, anche insieme ai nostri bambini.

Vulci, provincia di Viterbo
Fonte: iStock - Ph: ValerioMei
Veduta straordinaria di Vulci