Lago Scaffaiolo, specchio d’acqua ad alta quota

Incastonato tra gli Appennini Tosco-Emiliani, il piccolo lago Scaffaiolo offre un panorama davvero suggestivo: scopriamo la sua incredibile bellezza

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Giulia Sbaffi

Web Content Editor

Web content writer, da sempre appassionata di storie e di viaggi.

I piccoli laghi di montagna sono splendidi in qualsiasi stagione: imbiancati dalla neve in inverno o ricoperti di colori magnifici in estate, ci regalano un panorama da sogno che sembra uscire da una cartolina. Oggi scopriamo il lago Scaffaiolo, incantevole perla turchese d’alta quota, la meta ideale per fare trekking o semplicemente per regalarsi un picnic fuori porta. Scopriamo la sua bellezza.

Lago Scaffaiolo, dove si trova

Siamo nel cuore dell’alto Appennino Modenese, parte della catena montuosa Tosco-Emiliana: situato nell’entroterra dell’Emilia Romagna, in provincia di Modena, il piccolo Lago Scaffaiolo si trova ad oltre 1.700 metri di quota, al di sotto della vetta del monte Cupolino. Pare che il suo nome abbia radici longobarde, derivante dal termine “scaffa” che indicherebbe un avvallamento nel terreno. A differenza della maggior parte degli altri laghi appenninici, non è di origine glaciale: si è formato a causa di alcune alterazioni chimiche e fisiche, le quali hanno portato al disfacimento della roccia, in concomitanza con l’azione di neve e vento.

Il lago Scaffaiolo è alimentato da acque piovane e dallo scioglimento delle nevi sulle vette circostanti, ma anche da una falda che si trova al di sotto del monte Cupolino. Per molti secoli, tuttavia, l’origine delle acque del bacino fu un vero e proprio mistero e ancora oggi è oggetto di discussione. È infine a poca distanza, in direzione nord ovest, che si può ammirare un altro piccolo laghetto chiamato Lago d’Acqua Marcia, quest’ultimo situato in un avvallamento di origine glaciale. Insomma, il paesaggio è davvero incredibile e ci regala un’ottima opportunità per passare una bella giornata fuori porta tra gli Appennini.

La bellezza del lago Scaffaiolo

Panorama del lago Scaffaiolo
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Il bellissimo lago Scaffaiolo

Il lago Scaffaiolo, che si trova praticamente al confine tra l’Emilia Romagna e la Toscana, è un luogo dalla bellezza unica: nonostante le sue dimensioni piuttosto ridotte – o forse proprio per queste – offre un panorama davvero affascinante. L’ambiente naturale in cui sorge è particolare, a partire dalla scarsa fauna che popola le sue acque. Nel lago, profondo dai 6 agli 8 metri, non ci sono infatti pesci, ma solamente tantissimi girini. Tutt’intorno, inoltre, spicca l’assenza di boschi rigogliosi: piuttosto, si possono vedere ampi pascoli erbosi e distese di mirtilli.

Il clima, in questa zona, è caratterizzato da repentine escursioni termiche e da forti venti, dovuti anche all’alta quota. Per questo motivo, il lago è spesso cinto da una fitta nebbia che rende il panorama misterioso e un po’ inquietante. In ogni stagione, poi, ha il suo lato ricco di fascino: in inverno, ad esempio, il bacino è quasi sempre coperto da ghiaccio e da neve. In primavera e in estate il risveglio della natura lo arricchisce di splendidi colori. Mentre in autunno l’atmosfera diventa più tenebrosa, dominata da tinte drammatiche.

Lago Scaffaiolo, le sue leggende

Sapevate che anche Giovanni Boccaccio e il poeta Giosuè Carducci citarono il lago Scaffaiolo nelle loro opere? Ad attirare l’attenzione furono probabilmente alcune leggende legate a questo posto così suggestivo: si dice infatti che gettare un sasso nelle sue acque faccia immediatamente comparire una spessa nebbia, ma anche che al centro del lago vi sia un pericolosissimo gorgo invisibile, in grado di catturare gli incauti bagnanti e di farli precipitare sul fondo – dove si aprirebbe una lunga serie di cunicoli che condurrebbero nientemeno che al mare!

Cosa fare al lago Scaffaiolo

Il lago Scaffaiolo non è particolarmente difficile da raggiungere, ma bisogna percorrere uno dei numerosi sentieri che si dipanano nei dintorni per poter ammirare il suo bellissimo panorama. Se avete voglia di fare un po’ di trekking (anche se non troppo impegnativo), potete sceglierlo come meta per una gita fuori porta o per un picnic sulle sponde del bacino. Uno degli itinerari più facili è quello che parte dalla vicina Baita del Sole e che si inerpica tra i prati e le piste da sci – sì, qui si trovano alcune delle principali destinazioni invernali per gli amanti degli sport sulla neve.

Panorama del lago Scaffaiolo in inverno
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Il lago Scaffaiolo in inverno

Ancora più semplice e breve è il sentiero che parte dal Passo della Croce Arcana, dove si trova un comodo parcheggio, e che si dipana lungo la cresta della montagna, per circa 1h:15m di percorso. Se siete più esperti, dal lago Scaffaiolo potete partire per numerose escursioni d’alta quota. La vetta del monte Cupolino è a poco più di 1h di cammino, mentre il Corno alle Scale si trova a circa 2h di viaggio. Ci sono alternative proprio per tutti, da chi percorre decine di km senza stancarsi alle famiglie con bambini, che hanno bisogno di sentieri più facili.

In ottica ancora più ampia, che potrà interessare i veri appassionati di trekking, presso il lago passa il Sentiero Italia. Quest’ultimo è un affascinante cammino lungo quasi 8.000 km, che attraversa la dorsale appenninica e poi si addentra lungo le Alpi, dove incontra il Sentiero Europeo E1. Questo sistema di itinerari è uno dei più belli del nostro continente, che lo attraversa per tutta la sua lunghezza: parte da Capo Nord, in Norvegia, per arrivare a Capo Passero, in Sicilia. Insomma, questa zona è un vero paradiso per chi ama camminare.

Ma c’è molto di più: in inverno, ci sono diverse piste da sci che potrete esplorare, per dedicarvi agli sport sulla neve. Il panorama stesso del lago, completamente imbiancato, è qualcosa di sensazionale. Infine, sulle sponde del lago Scaffaiolo si trova il Rifugio Duca degli Abruzzi, probabilmente il più antico dell’Italia settentrionale. Inaugurato nel 1878, grazie al lavoro del CAI di Firenze e di quello di Bologna, venne poi ricostruito nel 1902 e dedicato al Principe Luigi di Savoia, Duca degli Abruzzi. Durante la guerra fu devastato, quindi nel 1926 – e in seguito nel 1965 – venne nuovamente ristrutturato.

Quello che potete ammirare oggi, tuttavia, è molto più moderno e risale al 2001. Il rifugio non è solamente un piccolo pezzetto di storia degli Appennini, ma anche il luogo ideale dove trovare ristoro dopo una lunga camminata. Potrete assaporare così alcuni tipici cibi di montagna, o soggiornare in una cornice da sogno, approfittando delle tante bellezze vicine per regalarvi una vacanza all’insegna della natura e del relax.