Ogni volta che ci si immerge nell’incanto della Costiera Amalfitana si può confermare di aver avuto l’impressione di essere catapultati in una perenne dolce vita. Merito di questo affascinante tratto di costa a picco sul mare, dove in una natura carica di suggestioni si incastonano borghi dai colori pastello e ville di grande valore artistico e architettonico.
Tra queste, si distingue la meravigliosa Villa Rufolo a Ravello, una delle più grandi e importanti della Costiera, celebre per la superba posizione dei giardini che, con il loro magnifico Belvedere affacciato a circa 300 metri sul livello del mare, sono una delle più celebri mete del turismo internazionale. Un luogo la cui bellezza proverbiale non è stata intaccata dallo scorrere del tempo, complice una vista che regala un barlume di infinito.
Indice
Dove sono i giardini col Belvedere più bello della Costiera Amalfitana
I giardini del Belvedere sono il fiore all’occhiello di Villa Rufolo, considerata il “gioiello prediletto” di Ravello, borgo chic e silenzioso che domina la Costiera Amalfitana dall’alto dei Monti Lattari, offrendo generosamente a chiunque lo visiti panorami di struggente bellezza. La Villa è situata in piazza del Vescovado, accanto al Duomo, con la torre d’ingresso che ancora oggi sembra vegliare su residenti e visitatori.
La suggestiva località turistica di Ravello si distingue per il ruolo chiave che la cultura ha occupato nella sua storia, tanto da essersi affermata come approdo di personalità illustri, come il celebre compositore Richard Wagner. Nel tempo, questo piccolo paradiso a picco sul mare, parte del Patrimonio mondiale UNESCO dal 1997, è rimasto il luogo dell’anima per gli intellettuali e gli appassionati dell’arte e della cultura.
Il turismo, qui, è più elitario, si passeggia con calma, apprezzando ogni scorcio, ammaliati da un’atmosfera intima ed esclusiva. Il centro storico si presenta come uno scrigno di stradine medievali, dove permane il gusto arabo-normanno dei palazzi e delle chiese, che confluiscono nella splendida piazza su cui affaccia il Duomo, costellata di bar accoglienti e negozi di souvenir che invitano all’indugio e alle chiacchiere. Nelle vie secondarie si scopre, invece, una dimensione più tranquilla, legata alle tradizioni rurali, con giardini delimitati da muri a secco, caratterizzati da una vegetazione lussureggiante e orti curati.
Oggi Ravello è anche conosciuta con l’appellativo di “Città della Musica”, per i tanti eventi musicali di richiamo internazionale che ospita, tra cui il prestigioso Ravello Festival, famoso e imperdibile appuntamento estivo. Ad attrarre i visitatori sono anche i suoi gioielli monumentali: oltre alla sopracitata Villa Rufolo, ci si imbatte nella splendida Villa Cimbrone, edificata su di una roccia a picco verso il Golfo di Salerno, nel luogo dove un tempo sorgeva una villa romana.
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Chi sono i proprietari di Villa Rufolo
Per oltre due secoli, i ricchi mercanti Rufolo hanno rappresentato il simbolo della potenza economica e politica della Ravello medievale. All’inizio del periodo aureo della loro famiglia, costruirono il palazzo che doveva essere grandioso, principesco e ricco – espressione della loro potenza – fondendo le tipologie architettoniche e decorative arabe e bizantine con elementi della cultura locale.
Si narra che Boccaccio avesse soggiornato presso la dimora. È infatti verosimile che “il palagio con bello e gran cortile nel mezzo e con logge e sale e con giardini meravigliosi” sia stato proprio il giardino di Villa Rufolo, e a ciò si aggiunge il riferimento alla famiglia nella famosa novella del “Decamerone” dedicata a Landolfo Rufolo.
Parallelamente alla decadenza della Repubblica Amalfitana, la famiglia Rufolo, caduta in rovina, fu costretta a smembrare le proprietà. Il palazzo passò per diritto di successione ai Confalone e ai Muscettola e successivamente ai D’Afflitto di Scala nel XVIII secolo. Questi ultimi fecero un grande sforzo per renderlo abitabile, ma la distruzione di molti elementi di valore e pregio causarono la rovina di gran parte della residenza.
A metà dell’Ottocento, l’edificio si presentava come un rudere, solo in parte era riuscito a conservare l’aspetto originario, finché un Lord scozzese, Sir Francis Nevile Reid, decise di acquistarlo. Lo fece restaurare e risistemò le terrazze a giardino, realizzando il capolavoro che fece esclamare a Wagner: “Il magico giardino di Klingsor è trovato”. Dal 2007, la gestione di Villa Rufolo è stata affidata alla Fondazione Ravello, che ha avviato una serie di iniziative volte al recupero, alla valorizzazione e alla tutela di questo straordinario monumento della Costiera Amalfitana.
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Cosa vedere a Villa Rufolo
Conosciuto anche con il nome di “Giardino dell’Anima”, il giardino di Villa Rufolo si sviluppa su due livelli, introdotti da un viale alberato d’ottocentesca memoria. Le antiche mura appena nascoste dai cipressi e dai tigli, conducono fino al Chiostro Moresco, poi una piccola scala introduce al primo livello del giardino, dove i visitatori sono rapiti da un’atmosfera avvolgente che riporta al giardino romantico. La parte circostante il Pozzo, ricca di rovine, piante esotiche, pini e cipressi, è quella che conquistò Richard Wagner che ritrovò materializzato “il magico giardino incantato di Klingsor”, fino ad allora presente solo nelle sue visioni fantastiche.
Il giardino superiore si affaccia a Oriente, attraverso il Belvedere, su un panorama che non ha eguali al mondo, nonché sui giardini inferiori, che costituiscono la naturale platea degli eventi del Ravello Festival, messi in scena sul palco proteso sul blu che ogni anno viene appositamente costruito.
I giardini del Belvedere, insieme al Chiostro, sono le attrazioni più belle e famose di Villa Rufolo, veri e propri capolavori di botanica, un tripudio di colori e profumi, grazie agli spazi fioriti, che ospitano piante rare ed esotiche. Il Belvedere è una vera gioia per gli occhi è l’anima. Si presenta delimitato da un colonnato sormontato da un pergolato in legno, ricoperto con bouganville e rose rampicanti, caratterizzato da muretti perimetrali intervallati da sedute.
Da qui, scendendo una ventina di gradini, o dai giardini inferiori, attraverso un breve camminamento, si accede a un piccolo terrazzamento dal quale si può ammirare il panorama può celebre di Ravello nel mondo. Un pino secolare incornicia le emblematiche cupole della Chiesa dell’Annunziata con i Monti Lattari sullo sfondo che si specchiano nel blu del Golfo di Salerno.
Scendendo lungo il lato settentrionale del giardino, si incontrano i resti della Balnea, area destinata alle cure termali e solo di recente riemersa grazie agli ultimi scavi archeologici. Tra le attrazioni di Villa Rufolo, spiccano inoltre il Bagno Turco, al cui interno sono ben visibili i resti delle canalizzazioni dell’acqua, la maestosa Torre Maggiore, alta trenta metri e suddivisa in tre piani, il Teatro e la cosiddetta Sala dei Cavalieri, dalle enormi arcate. Grazie ai magnifici giardini, all’architettura moresca e al chiostro, il tutto unito a viste mozzafiato, questo incantevole gioiello ricorda l’Alhambra di Granada in Spagna.
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Quando andare a Villa Rufolo
Villa Rufolo si può visitare tutto l’anno. Il periodo migliore per ammirarla in tutto il suo splendore, però, è da aprile a ottobre, quando il clima è mite e i meravigliosi giardini sono in fiore. L’innumerevole ricchezza naturale si riflette nella quantità e nella varietà di specie di piante, un patrimonio che contribuisce a caratterizzare ancora di più Villa Rufolo come opera d’immenso valore naturalistico e culturale.
In estate, il palco del Belvedere ospita il famoso Ravello Festival – il più antico d’Italia dopo il Maggio Musicale Fiorentino – che prende vita su un palco realizzato nel “vuoto”, a strapiombo su giardini digradanti verso la costa, trasmettendo suggestione e incanto, attraverso concerti e spettacoli di danza en plein air che rinnovano la magia ogni anno.
Visita a Villa Rufolo: info utili
Villa Rufolo è aperta al pubblico tutti i giorni, dalle 9:00 alle 17:00, con ultimo ingresso alle 16.30.
I biglietti si acquistano solo in loco e non è richiesta prenotazione.
Di seguito, le tariffe d’ingresso:
- biglietto ordinario: 8,00 euro
- gruppi a partire da 15 persone: 7,00 euro
- over 65 e bambini dai 5 ai 12 anni: 6,00 euro
È importante sapere che, per ragioni di sicurezza, l’ingresso dei bambini alla Torre Museo è consentito a partire dai 5 anni. I cani non sono ammessi nelle sale e negli ambienti chiusi.
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Come raggiungere Ravello
Dall’Aeroporto Internazionale di Napoli, si può raggiungere Ravello in taxi oppure con un autobus diretto in partenza da Napoli – Capodichino Aeroporto, che arriva a Minori, Via Alfonso Gatto. I collegamenti partono ogni 4 ore, e operano tutti i giorni. Il viaggio dura circa un’ora e 35 minuti. Da Salerno, è invece possibile raggiungere Amalfi in aliscafo, per poi arrivare a Ravello, distante 7 chilometri, con un taxi o con l’autobus. Le opzioni sono le stesse anche per chi arriva a Napoli o a Salerno in treno.
Per chi, invece, viaggia verso la Costiera Amalfitana in auto, il percorso più panoramico da Napoli prevede l’autostrada Napoli-Pompei-Salerno, con uscita al casello “Vietri sul mare”. Seguendo le le indicazioni “Costiera amalfitana” e “Ravello”, toccherete i pittoreschi comuni di Cetara, Maiori e Minori, per poi giungere finalmente a destinazione. Ricordate che, essendo la più panoramica, questa strada è anche la più trafficata, soprattutto nei fine settimana e nei giorni festivi.