Alla scoperta della Regione europea della gastronomia 2022

La Slovenia cede lo scettro di Regione europea della gastronomia: per l'anno 2022, è una piccola isola a guadagnarsi questo ambito titolo internazionale

Foto di SiViaggia

SiViaggia

Redazione

Il magazine dedicato a chi ama viaggiare e scoprire posti nuovi, a chi cerca informazioni utili.

Sebbene il progetto abbia preso il via solo pochi anni fa, il titolo di Regione europea della Gastronomia è già diventato tra i più ambiti: molte sono le località che ogni stagione se lo contendono, sapendo di poter vantare un patrimonio enogastronomico di tutto rispetto. E per il 2022, l’organizzazione alla base di questa iniziativa ha scelto una piccola isola che ha ereditato lo scettro dalla Slovenia. Vediamo di quale regione si tratta.

La Regione europea della gastronomia 2022

L’International Institute of Gastronomy, Culture, Arts and Tourism ha scelto di affidare il titolo a Minorca, piccola isola dell’arcipelago delle Baleari. L’obiettivo di questa iniziativa, si legge nel comunicato stampa che annuncia la nomina, è quello di “valorizzare il territorio, stimolare la creatività e l’innovazione gastronomica, educare per una migliore alimentazione e promuovere il turismo sostenibile”. Dopo la Slovenia – che ha detenuto questo ambito premio lo scorso anno – e altre importanti regioni come la Lombardia Orientale, Galway e Sibiu, ora tocca ad una piccola isola del Mediterraneo.

Custode di sapori e tradizioni uniche, Minorca è un luogo dalle mille bellezze. La sua storia enogastronomica affonda le radici indietro nei secoli, influenzata notevolmente dalle varie culture che si sono succedute sul suo territorio: da quella romana a quella islamica, passando per la dominazione francese e per quella inglese. Tutte queste importanti fasi storiche hanno lasciato il segno anche nella cucina tipica delle Baleari, nell’uso di ingredienti particolari e persino nei nomi dei suoi piatti più famosi. Come ad esempio l’arroz moro, una ricetta a base di semola di grano duro arricchita da funghi porcini e servita con maiale, patate e aglio.

L’influenza francese avrebbe invece portato alla nascita della maionese, il cui nome deriverebbe dalla città di Mahon, la capitale dell’isola. Si narra infatti che fu durante la battaglia di Minorca che il maresciallo Richelieu ebbe modo di assaporare questa deliziosa salsa, portandola in patria e diffondendola in tutto il mondo. Mentre del dominio inglese resta l’impronta nel culto del gin, che sull’isola viene prodotto con etichette di gran pregio. Naturalmente, a rendere ancora più prelibata la cucina minorchina è l’utilizzo di prodotti freschi del mare, come nella sua celebre caldreta de langosta, una buonissima zuppa di aragoste.

Alla scoperta di Minorca, tra cucina e bellezze uniche

Grazie al titolo di Regione europea della gastronomia 2022, l’isola di Minorca sarà sotto le luci dei riflettori per un intero anno. E in questo lungo periodo di tempo ospiterà oltre 50 attività dedicate alla sua cucina, tra showcooking, laboratori e degustazioni. Attività che rappresenteranno l’occasione perfetta per andare alla scoperta di un territorio fantastico, fatto di bellezze naturali e capolavori d’arte. Qualche esempio? Nei fine settimana di aprile si terrà Menù Art, una serie di appuntamenti che vedranno protagonisti non solo i piatti tipici dell’isola, ma anche alcuni dei suoi luoghi artistici più famosi. Ovvero l’antico Convento di San Diego, la Cappella di Gracia e il LÔAC (il museo Alaior Art Contemporani).

In estate si susseguiranno tantissimi eventi come la degustazione di formaggi e dolci tipici, l’esposizione di utensili artigianali per la cucina e l’itinerario delle tapas. Dunque è possibile assaporare qualche specialità locale dopo una splendida giornata all’insegna del divertimento, tra le spiagge più belle di Minorca. Mentre con l’arrivo della stagione autunnale, l’attenzione si concentrerà sui funghi e sul Brou, una tradizionale zuppa con patate, fagioli e carne.