In Italia è ancora caos passaporti: cosa c’è da sapere

È passato più di un anno da quando è stato lanciato l'allarme, ma il caos passaporti non è ancora vicino ad una soluzione: ecco le ultime novità

Foto di Giulia Sbaffi

Giulia Sbaffi

Web Content Editor

Web content writer, da sempre appassionata di storie e di viaggi.

Ottenere il passaporto è ormai diventata una vera e propria impresa, anche se qualche fortunato riesce ancora ad avere il documento in tempi brevi: in molte città italiane, ci sono attese che possono arrivare a durare persino un paio d’anni. Naturalmente, ciò mette in ginocchio il turismo, un settore già duramente colpito dalla pandemia e ora in netta ripresa. Nonostante sia passato parecchio dal primo allarme lanciato dagli esperti del travel, il caos passaporti sembra ancora ben lontano dall’aver trovato una soluzione. Ecco cosa sappiamo.

Caos passaporti, le ultime novità

Più di un anno fa, il turismo riemergeva da quello che sembrava un tunnel senza fondo: la pandemia aveva costretto milioni di italiani a rinunciare alle vacanze, affossando letteralmente il settore travel. La ripresa dei viaggi ha ovviamente portato alla nascita di alcuni problemi, come l’enorme affollamento negli aeroporti e la difficoltà delle compagnie aeree nel riprendere un normale ritmo nei loro voli. Una delle situazioni più ardue con cui gli italiani hanno dovuto confrontarsi, tuttavia, è stata la richiesta del passaporto.

Che si trattasse della prima volta che lo si chiedeva o di un rinnovo legato alla sua scadenza, ottenere il documento per viaggiare era diventato quasi un incubo. Tempi di attesa lunghissimi hanno spinto molti turisti a cancellare le loro vacanze, perché non sarebbero potuti partire senza il passaporto. Secondo quanto stimato dalle associazioni di categoria, nel biennio 2022-2023 i tour operator e le agenzie di viaggi avrebbero perso ben 300 milioni di ricavi (pari a circa 167mila viaggi). Certo, l’improvviso aumento delle richieste – dopo oltre due anni di stop al turismo – poteva giustificare questo caos.

Ma ora è passato più di un anno da quel primo allarme lanciato dalle imprese del settore travel, eppure la situazione è tutt’altro che migliorata. Molti viaggiatori, soprattutto tra i residenti delle grandi città, sono costretti a passare intere ore sul sito Agenda online per cercare di trovare un appuntamento in tempi rapidi e sperare così di poter partire la prossima estate. Tuttavia, in alcuni luoghi si arriva ancora a due anni di attesa per poter avere il passaporto. E chiamare la questura è fuori discussione, perché è necessario passare dal sito per poter prenotare.

L’appello delle associazioni di categoria

Le associazioni di categoria lanciano quindi un nuovo appello al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, per sollecitare un incontro tra le parti volto a risolvere il caos passaporti. “È una cosa incomprensibile che in un Paese moderno come il nostro la situazione resti questa. Abbiamo segnalato il problema un anno e mezzo fa. Possibile che non si riesca a intervenire?” – ha affermato Franco Gattinoni, presidente della Federazione Turismo Organizzato (FTO) Confcommercio. Trovare una soluzione è diventato dunque prioritario.

“Non sono bastati servizi tv, centinaia di articoli sulla carta stampata, scandali su truffe ai danni dei cittadini, comunicazioni accorate di appello per trovare una soluzione a una burocrazia che fa male ai cittadini e alle imprese dei viaggi, rimaste inascoltate. Il nodo dei tempi di rilascio o rinnovo dei passaporti italiani, a due anni dall’uscita dell’emergenza Covid, rimane purtroppo scandalosamente inaccettabile” – si legge in una nota congiunta diramata dalle associazioni di categoria.