I luoghi più fotografati d’Italia da chi ha praticato turismo all’aria aperta

Nel 2024 cinque rifugi di montagna sono stati tra i luoghi più fotografati dagli appassionati di trekking, arrampicata e sci: ecco di quali si tratta

Foto di Flavia Cantini

Flavia Cantini

Content writer & Travel Expert

Content Writer specializzata nel Travel. Per lei il successo è fare da grandi ciò che si sognava da bambini e se, scrivendo, riesce ad emozionare, ha raggiunto il suo obiettivo.

Pubblicato: 2 Febbraio 2025 07:55

La bellezza dell’Italia si manifesta in ogni angolo del suo territorio, ma è tra le vette imponenti e i sentieri panoramici che spiccano alcuni degli scorci più affascinanti e immortalati dai viaggiatori.

Secondo i dati di Wikiloc, piattaforma dedicata agli amanti delle escursioni e delle attività all’aria aperta, nel 2024 cinque rifugi di montagna sono stati tra i luoghi più fotografati dagli appassionati di trekking, arrampicata e sci: ecco di quali si tratta.

Rifugio Vajolet: il cuore del Catinaccio

Nel cuore delle Dolomiti trentine, sotto le celebri Torri del Vajolet, sorge l’omonimo rifugio che incarna la vera essenza della montagna: il paesaggio è una sinfonia di vette frastagliate, pareti di roccia dorata e cieli tersi che si stagliano al di sopra di un ambiente selvaggio e affascinante.
Il rifugio è il punto di partenza ideale per numerose escursioni e scalate, che spaziano dai percorsi più accessibili ai sentieri riservati agli alpinisti esperti.

L’accesso è facilitato dalla seggiovia che collega Pera a Pian Pecei e dal sentiero che conduce al Rifugio Gardeccia. Da qui, il cammino prosegue verso il Rifugio Vajolet, mentre regala viste indimenticabili sulle guglie dolomitiche. Gli ospiti potranno gustare piatti tipici trentini, opzioni per celiaci e vegani, e avranno l’occasione di pernottare in un’atmosfera autentica e familiare.

Rifugio Vajolet, tra i più fotografati in montagna
Fonte: iStock
Rifugio Vajolet

Rifugio Lavaredo: tra storia e panorami unici

Le Tre Cime di Lavaredo sono uno dei simboli indiscussi delle Dolomiti e, ai loro piedi, il Rifugio Lavaredo si distingue per la storia e la posizione privilegiata. Fondato nel 1954 dalla guida alpina Francesco Corte Colò, pioniere del soccorso alpino, è da decenni una base sicura per escursionisti e scalatori provenienti da tutto il mondo, raggiungibile con una breve passeggiata dal parcheggio di Misurina.

Dal rifugio partono vari itinerari, tra cui sentieri che portano ai rifugi vicini e percorsi che ancora conservano le tracce della Prima Guerra Mondiale, con trincee e camminamenti ben visibili.

Rifugio Auronzo: un balcone sulle Tre Cime

A 2.333 metri di altitudine, il Rifugio Auronzo è una vera e propria terrazza sulle Dolomiti, con una vista privilegiata sulle Tre Cime di Lavaredo e sulla catena dei Cadini di Misurina. Vi si arriva sia a piedi che seguendo una panoramica strada asfaltata, ed offre un’accoglienza calorosa, con camere confortevoli e un’ampia sala da pranzo da cui godere del panorama tutt’intorno.

In più, è teatro di una delle escursioni più celebri delle Dolomiti e d’Italia: il giro delle Tre Cime. Il percorso attraversa il Rifugio Lavaredo e la Forcella Lavaredo e consente di osservare da vicino le maestose pareti settentrionali delle cime.

Inoltre, il Rifugio Auronzo fa parte dell’Alta Via n° 4, un itinerario escursionistico di grande fascino che collega San Candido a Pieve di Cadore, in un territorio dove la tradizione alpina si esprime anche grazie alla cucina, che propone piatti della tradizione cadorina e bellunese, preparati con ingredienti locali.

Rifugio Auronzo, tra i più fotografati in montagna
Fonte: iStock
Rifugio Auronzo

Rifugio Locatelli: una finestra sulle Tre Cime

Il Rifugio Locatelli è uno dei luoghi più fotografati delle Dolomiti e non è difficile capirne il motivo. Ai piedi del Monte Paterno, vanta una vista sorprendente sulle Tre Cime di Lavaredo, le cui pareti settentrionali si ergono maestose in un paesaggio da cartolina. La storia del rifugio è legata a doppio filo agli eventi bellici: edificato nel 1882, venne distrutto durante le due guerre mondiali e ricostruito nel dopoguerra. Ancora oggi, nei dintorni è possibile visitare postazioni e resti della Prima Guerra Mondiale.

Durante la stagione estiva, è meta di migliaia di escursionisti che, partendo dal Rifugio Auronzo, raggiungono il Locatelli in circa un’ora di cammino. Il paesaggio, disegnato dai contrasti tra roccia e cielo, tra pareti verticali e dolci vallate, lo rende una delle tappe più immortalate dagli amanti delle vette.

Rifugio Scoiattoli: un tramonto sulle 5 Torri

Immerso nello spettacolare scenario delle 5 Torri, il Rifugio Scoiattoli è una destinazione da sogno per chi ama la montagna in tutte le stagioni. Costruito nel 1969 e gestito con passione dalla famiglia Lorenzi, è noto per la posizione privilegiata, che regala panorami unici al tramonto e all’alba, quando le Dolomiti si tingono di sfumature calde e dorate.

Sulle piste da sci e al centro di una fitta rete di sentieri, è un eccellente riferimento per escursioni e arrampicate. Nelle vicinanze si trova il Museo della Grande Guerra all’aperto delle 5 Torri, dove ripercorrere la Storia al cospetto di trincee e postazioni restaurate.

In inverno, diventa la tappa di chi affronta il Giro della Grande Guerra e il Super8 Ski Tour, due degli itinerari sciistici più affascinanti delle Dolomiti.

Non solo paesaggi idilliaci, ma anche un’accoglienza calda e una cucina ricercata rendono il Rifugio Scoiattoli una meta imperdibile. Dalla terrazza panoramica, protetta da ampie vetrate, si può lasciare vagare lo sguardo sulle montagne di Cortina d’Ampezzo, mentre ci si riscalda grazie al legno antico in stile ampezzano. Tra le specialità culinarie spiccano piatti della tradizione locale, come la pasta ai mirtilli e i dolci fatti in casa.