È una terra ricca di storia e di cultura, di bellezze naturali e di luoghi ancora incontaminati. È il sogno di molti, ma finora l’Arabia Saudita è stata poco accessibile ai turisti.
Prima per la difficoltà nell’ottenere il visto, poi perché era raggiungibile con pochi (e costosi) voli in partenza solo da alcune città europee.
Primi voli low cost verso l’Arabia Saudita
Ma ora le cose stanno cambiando. Sì, perché tra pochi mesi decolleranno direttamente dall’Italia i primi voli low cost di Wizz Air. La compagnia aerea ha annunciato che, a partire da dicembre 2022, le prime città italiane saranno regolarmente collegate con voli diretti su Riyadh e Jeddah.
I primi aerei a partire saranno quelli da Milano a Jeddah e da Roma a Riyadh. Gli altri decolleranno da inizio 2023. Le nuove rotte che partiranno quasi tutte ad aprile saranno da Catania, Napoli, Roma e Venezia e saranno aggiunti i voli Milano-Riyadh e Roma-Jeddah (a gennaio). Daranno un forte impulso al settore turistico saudita che sta crescendo a vista d’occhio negli ultimi tempi, contribuendo al programma chiamato Vision 2030, che prevede di triplicare il traffico di arrivi nel Paese entro il 2030.
I biglietti aerei sono già in vendita a partire da 54,99 euro a tratta.
Con i nuovi voli – non solo in partenza dall’Italia ma anche da altri aeroporti europei – la compagnia low cost conta di portare oltre un milione di viaggiatori in più in Arabia Saudita il prossimo anno.
Il fascino dell’Arabia Saudita
Perché ultimamente se ne sente tanto parlare e perché l’Arabia Saudita affascina così tanto i viaggiatori? Saranno le immagini di AlUla che sono girate, un luogo incredibile dove sembra di trovarsi catapultati in un film di fantascienza.
In questo angolo remoto affiorano dalla sabbia del deserto 131 monumenti di straordinaria bellezza, circondati da una natura unica, fatta di montagne di arenaria e altipiani, di rocce dalle forme più strane e di stretti “wadi” (passaggi) e canyon e persino di rigogliose oasi coltivate con palme da datteri.
AlUla è un museo vivente di tombe conservate, crocevia di antiche civiltà e di una storia che affonda le sue radici in tempi lontani. Hegra, oggi conosciuta come Mada’in Salih, era la principale città del regno: qui sono state costruite alcune delle più spettacolari tombe monumentali. E qualcuno l’ha già soprannomiata “l’altra Petra”.
Nel bel mezzo del deserto, tra dune di sabbia, rocce scolpite dal tempo e resti dell’antica civiltà si vedono spuntare installazioni ultramoderne come Maraya, un cubo di specchi realizzato nel 2017, il più grande del mondo, tanto da essere entrato nel libro dei Guinness, che riflette il paesaggio e di cui a malapena si scorge la presenza. È in realtà una sala concerti, ma che ospiterà anche eventi e spettacoli.
Fa parte, questo progetto, dell’obiettivo che il Paese s’è dato di diventare una delle migliori destinazioni al mondo da visitare entro la fine del 2030. In quanto primo progetto di rilancio dell’Arabia Saudita, è già divenuto un grande successo internazionale.
Resort eco-sostenibili
Vere opere architettoniche in perfetta simbiosi con l’ambiente sono anche i primi resort che stanno sorgendo nella zona. Come il meraviglioso Habitas AlUla, inaugurato a novembre 2021, un hotel di lusso sostenibile perfettamente integrato nel sito, dove gli ospiti possono letteralmente toccare con mano le pietre del sito. Ed è solo il primo di una serie di meravigliosi alberghi che apriranno nei prossimi mesi per ospitare tutti i turisti che ben presto visiteranno AlUla e l’Arabia Saudita.
Tra i più attesi, quello progettato da Jean Nouvel, Sharaan, già considerato un “capolavoro” di design, costruito direttamente nelle montagne della Sharaan Nature Reserve di AlUla, integrandosi perfettamente nel paesaggio.
Trasporti a zero emissioni
Per sentirsi come nella Tatooine di “Guerre stellari” mancano solo le automobiline elettriche. Che arriveranno a breve. È in progetto, infatti, l’introduzione di piccoli “pod” con guida autonoma che, silenziosi, sostenibili e a zero emissioni, si muoveranno nel deserto portando i visitatori (22 alla volta su ciascun pod) avanti e indietro dagli hotel alla scoperta del sito di AlUla e della Old Town e, nei prossimi anni, anche degli altri luoghi turistici della zona, come l’antica città di Dadan, il sito Unesco di Hegra o (Mada’in Saleh), la seconda città del grande regno nabateo di Petra, in Giordania, e il villaggio di Al Jadidah.
Non solo è tra le destinazioni top del mondo ma sarà anche una delle più “eco”, quindi.
Meta da vip
Intanto, è partita una grande promozione per iniziare ad attirare visitatori in questa parte di mondo ancora piuttosto inesplorata. Innanzitutto, bisogna far parlare del luogo.
E l’Arabia Saudita l’ha fatto con alcuni grandi eventi che hanno attirato l’attenzione dei più curiosi, come il mega concerto di Andrea Bocelli che si è tenuto nel 2021 proprio qui, nel sito Unesco di Hegra, o quello di Alicia Keys e di Seal o ancora la recente sfilata di Dolce&Gabbana, che si è svolta nell’area di Jabal Ikmah, la più grande biblioteca a cielo aperto dell’Arabia Saudita, dove le iscrizioni in aramaico, dadanitico, thamudico, minaico e nabateo sopravvivono da migliaia di anni impresse nelle rocce.
Hanno scelto proprio AlUla anche alla HBO per il lancio mondiale della serie Tv “House of the Dragon”, prequel del “Trono di spade”, durante il quale il sigillo della Casa del drago è stato impresso sull’iconica formazione rocciosa naturale di AlUla, l’Elephant Rock. Per tutta la durata della serie tra i monumenti naturali e artificiali del sito di AlUla continueranno ad apparire dei draghi.
Infine, alcune celebrity stanno iniziando ad andarci in vacanza, come Lapo Elkann che vi ha trascorso la luna di miele o il centrocampista Lionel Messi che ci è stato proprio quest’estate.