Non solo in Giordania. Nella vicina Arabia Saudita esiste un’altra Petra, una città Nabatea che non ha nulla da invidiare alla “città rosa” più famosa. Si chiama Mada’in Saleh ed è un sito sperduto nel bel mezzo del deserto che comprende monumenti scolpiti nella roccia di arenaria comprendenti antiche fortezze, rovine e tombe (se ne contano 131) che punteggiano questa zona del deserto arabo.
L’antica città sorge in una zona rocciosa non abitata. Le origini di questo luogo affascinante e che nel passato ha svolto un ruolo importantissimo per il commercio di incenso e mirra, si perdono nei secoli. Alcune delle iscrizioni rinvenute risalgono al primo millennio avanti Cristo, mentre gli elementi architetturali sono attribuiti al periodo dei Thamudeni e dei Nabatei, fra il II secolo avanti Cristo e il II d.C.
Mada’in Salihl (chiamata Hegra nell’antichità), sarebbe stata la Capitale del Sud del regno dei Nabatei, mentre Petra era quella a Nord. Più recentemente sono state scoperte anche delle testimonianze dell’occupazione Romana, che testimonierebbero l’espansione dell’imperatore Traiano nel Medioriente. Più di 2.000 anni fa i Nabatei riuscirono a incidere splendidamente le centinaia di tombe nella solida roccia., dislocate lungo oltre 13,4 km, ma la città possiede anche mura, templi e torri, tutte finemente decorate.
Un vero tesoro nascosto, il sito archeologico di Mada’in Salihl, che si trova circa 300 km a Nord di Medina, la grande città più vicina ed è raggiungibile in tre ore di auto, ma per chi cerca una vera emozione, si può prendere il treno storico che viaggia lungo la ferrovia Hijaz e che un tempo correva da Medina a Damasco oppure si può ammirare il panorama all’alto di una mongolfiera o, per chi se lo può permettere, di un elicottero.
Per rivivere l’esperienza di Lawrence d’Arabia, che qui venne a combattere, si può percorrere un tratto a cavallo o a dorso di cammello.
Per il momento non esistono tour organizzati, l’Arabia Saudita, a differenza della Giordania, ha un turismo molto meno sviluppato e organizzato e si spera che ben presto apra le porte a tour operator specializzati in viaggi archeologici e di nicchia per far vedere al mondo un luogo meraviglioso ma ancora poco noto e che merita assolutamente di essere conosciuto.
Designata patrimonio mondiale dell’Unesco nel 2008, Mada’in Saleh si trova nella regione di Al-Ula, una zona storica saudita considerata, per il verde delle lussureggianti oasi, il rosso delle pietre e l’ocra dei wadi e dei canyon, un “museo a cielo aperto”. Crocevia di numerose civiltà, è ricca di tracce del loro passaggio: dipinti rupestri, imponenti tombe scavate nella roccia e antiche città, che testimoniano i suoi 7mila anni di storia.