Perché è così famoso il Pennsylvania Hotel di New York (e perché ne parlano male)

L’Hotel Pennsylvania, reso celebre da Glenn Miller nel suo brano “Pennsylvania six five 0 0”, è uno storico albergo di New York City che rischiava di sparire

L’Hotel Pennsylvania, reso celebre da Glenn Miller nel suo brano “Pennsylvania six five 0 0”, è uno storico albergo di New York City. Doveva essere demolito per lasciare spazio alla realizzazione del gigantesco complesso immobiliare Pennsylvania Station – Madison Square Garden sulla 7th Avenue, nella zona di Midtown Manhattan.
La città di New York però è tornata sui propri passi e ha deciso di salvarlo nominandolo addirittura “official city landmark”, uno dei luoghi più iconici della Grande Mela.

L’hotel risale agli Anni ’20. Era un gigantesco albergo con 1700 camere, come si usava una volta. Le porte delle stanze sono ancora quelle. Lunghi corridoi silenziati dalla moquette decorata dove ci si perdeva e dove giravano strane storie. Una hall imponente accoglieva gli ospiti al loro arrivo in hotel e fungeva da luogo d’incontro, grandi sale da ballo erano riservate a feste private, matrimoni e grandi eventi mondani.
Oggi, che sono di moda i boutique hotel fatti di poche camere e di ambienti quasi familiari, l’Hotel Pennsylvania è quasi un ecomostro.

Un ragazzo italiano che vive a New York sulla sua fan page Il mio viaggio a New York ha soggiornato all’Hotel Pennsylvania e ha scritto: “Le cose al Pennsylvania mi stanno sfuggendo di mano. Si respira una strana atmosfera nei corridoi. Domani (se ci sarà un domani) il video”. Non si preannuncia nulla di buono…

L’Hotel Pennsylvania si trova in una posizione centralissima, vicino alle principali attrazioni della città. L’Empire State Building è giusto dietro l’angolo, il centro commerciale Macy’s è a 50 metri dall’albergo dove c’è anche il Madison Square Garden.

Chi vuole rivivere l’atmosfera del passato potrà dunque continuare a soggiornare al Pennsylvania, non è nemmeno carissimo (meno di 100 euro a notte). Continuerà quindi a squillare il numero di telefono 6500 (“six five 0 0”) reso immortale da Miller.