Nel 2021 il luogo dell’assassinio di Giulio Cesare verrà aperto al pubblico

Fra un paio d'anni si potrà visitare l'area sacra di Largo Argentina, laddove Giulio Cesare fu ucciso

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Redazione

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La Sindaca di Roma Virginia Raggi ha annunciato lo scorso febbraio, in collaborazione con la maison Bulgari, che a partire dalla seconda metà del 2021 sarà possibile visitare il luogo dove fu assassinato Giulio Cesare.

I cittadini romani e i numerosissimi turisti stranieri e non che ogni giorno visitano la Capitale potranno finalmente accedere alle rovine della cosiddetta area sacra di Torre Argentina, finora ammirabile solo dall’esterno. Questo luogo si trova in pieno centro storico, a pochi minuti a piedi dal Pantheon, da Piazza Navona e Piazza Venezia, dove anticamente sorgeva il Campo Marzio.

Comprende i resti di quattro templi romani databili tra il IV e il II secolo a.C. e del Teatro di Pompeo. Proprio in corrispondenza del basamento di tufo della Curia di Pompeo, i ricercatori del Centro de Ciencias Humanas y Sociales hanno rinvenuto nel 2012 una antica lastra di cemento commemorativa voluta da Ottaviano Augusto, che indica il punto esatto dove è avvenuto il famoso cesaricidio.

Nel 2021 il luogo dell’assassinio di Giulio Cesare verrà aperto al pubblico

Come ha dichiarato l’archeologo spagnolo Monterosso, a capo del ritrovamento, è affascinante pensare che un fatto storico così importante sia avvenuto circa 2056 anni fa, proprio dove oggi migliaia di persone prendono il tram o passano quotidianamente a piedi.

Grazie a questo intervento di restauro, che vede una collaborazione tra Bulgari (che ha investito nel progetto ben 500 mila euro), il Comune di Roma e la Soprintendenza, l’area sarà anche accessibile al pubblico. Verranno collocate apposite passerelle che consentiranno di attraversare tutta la zona, anche con il buio, grazie ad una apposita illuminazione, e vedere da vicino le rovine. Lo spazio dove attualmente vengono conservati i reperti archeologici, inoltre, verrà probabilmente convertito in un museo. I lavori non turberanno però la storica colonia felina presente nei pressi del sito archeologico, che è diventata negli anni una vera e propria attrazione per i turisti.

La sindaca di Roma ha definito questo progetto “un gesto d’amore nei confronti della città di Roma”, parte di un piano più ampio per la valorizzazione del patrimonio storico e monumentale della Capitale, che ha visto anche il restauro della Scalinata di Trinità dei Monti terminato nel 2016.

Jean-Christophe Babin, CEO di Bulgari ha parlato di “un sito con un valore storico straordinario”, in quanto si tratta del luogo più antico di Roma, suggestivo proprio perché si trova sotto gli occhi di tutti, che verrà ulteriormente valorizzato da questo intervento.

Nel 2021 il luogo dell’assassinio di Giulio Cesare verrà aperto al pubblico