Per la metà dei viaggiatori italiani partire da soli rappresenta un’occasione per conoscere meglio se stessi.
Tre su dieci hanno viaggiato già da soli e quattro su dieci vorrebbero farlo al più presto. E non si tratta per forza di persone single, ma di mogli, mariti, fidanzati e quant’altro che, a un certo punto, sentono l’esigenza di lasciare tutto e di andare via per conto proprio. Alla scoperta di nuovi luoghi, ma anche del proprio ‘io’.
È quanto risulta da una ricerca condotta di recente da Volagratis, dalla quale risulta che per il 50% dei viaggiatori italiani prendere un aereo da soli, prenotare una DUS (camera Doppia Uso Singolo) rappresenta un’occasione per mettersi alla prova con qualcosa di nuovo.
Ma per il per il 25% degli interpellati è un modo per conoscere meglio se stessi: lontano dalla comfort zone e dallo stress che caratterizzano la vita quotidiana, infatti, si ha più tempo per riflettere, per capire quali sono le proprie mancanze e debolezze, ma soprattutto per scoprire i punti di forza.
Per quattro italiani su dieci viaggiare da soli è indispensabile per stimolare la propria intelligenza, aumentare la creatività e migliorare il benessere mentale, ma anche per fare esperienze e attività nuove.
Viaggiare soli è anche un ottimo rimedio antidepressivo (lo pensa il 35% degli italiani intervistati), partire “da single” permette di riassaporare le proprie passioni e osare trascorrere del tempo in modalità offline.
Infine, il 25% di viaggiatori ammette che scegliere questa avventura rappresenta una vera e propria “scuola” per sviluppare le doti di problem solving, per diventare più responsabili, indipendenti e consapevoli.
Partire da “single” può dunque rivelarsi una vera e propria terapia del benessere.
