Green Pass, dove si può viaggiare e le regole Paese per Paese

Green Pass e tamponi: le disposizioni per viaggiare in sicurezza nei Paesi Europei

Sebbene la riapertura dei confini abbia comportato la ripresa dei viaggi e degli spostamenti, ci sono ancora molte regole da osservare, specie per chi viaggia in aereo. Regole che cambiano quasi all’ordine del giorno, rendendo il Green Pass una necessità, oltre che uno strumento di controllo sanitario. Per questo motivo, abbiamo deciso di fare chiarezza sulla situazione prendendo in considerazione i Paesi dell’Unione Europea in cui è riconosciuto.

Il Green Pass in Italia

Le ultime disposizioni governative hanno stabilito la necessità del certificato verde per avvalersi dei trasporti internazionali. A partire dal 1 settembre 2021, il Green Pass sarà necessario per imbarcarsi su aerei; navi e traghetti per il trasporto interregionale; treni Intercity o Alta Velocità e autobus per il trasporto interregionale.

Per l’utilizzo sul suolo nazionale, il Green Pass dovrà attestare almeno una dose di vaccino, l’esito negativo a un tampone molecolare oppure antigenico nelle 48 ore oppure la guarigione da COVID-19 nei sei mesi precedenti.

La sola prima dose non è sufficiente invece per poter andare all’estero o per rientrare in Italia. Per gli spostamenti in Europa bisogna dimostrare di aver ultimato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni, di essere guariti dal Covid-19 o di essersi sottoposti a tampone molecolare o antigenico effettuato nelle 48 ore prima dell’ingresso in Italia con esito negativo.

Green Pass in Austria

Per entrare in Austria è richiesto il certificato che attesti il completamento dell’esito vaccinale, o la guarigione dal Covid-19. In alternativa, permane dunque l’obbligo di essere in possesso di un test Covid negativo (effettuato nelle 72 ore precedenti se molecolare, nelle 48 ore precedenti se antigenico, 24 ore se fai-da-te) al momento dell’ingresso in Austria, o di effettuarlo nelle 24 ore successive. Il possesso di test o di certificato di guarigione o di vaccinazione esonera dalla quarantena, a condizione che si sia stati esclusivamente in Austria o un in un Paese a basso rischio nei 10 giorni precedenti (altrimenti la quarantena va fatta).

Green Pass in Belgio

Chi viaggia verso il Belgio deve presentare un certificato digitale europeo attestante la vaccinazione completa (ciclo concluso da più di 2 settimane), oppure un test PCR effettuato nelle ultime 72 ore oppure l’avvenuta guarigione dal Covid negli ultimi 180 giorni. Non sono previsti obblighi di tampone o quarantena in arrivo da zone verdi o arancioni secondo la cartina a colori messa a punto dall’agenzia europea ECDC.

Green Pass in Bulgaria

I viaggiatori in ingresso in Bulgaria e provenienti dai Paesi a basso rischio devono presentare il certificato di completamento del ciclo vaccinale, a condizione che siano trascorsi almeno 14 giorni dalla somministrazione dell’ultima dose o il test PCR o antigenico effettuato massimo 72 ore prima dell’ingresso nel Paese. In caso di assenza di uno dei 4 certificati di cui sopra, vige l’obbligo di quarantena per un periodo di 10 giorni presso la propria abitazione o altro luogo di soggiorno.

Green Pass a Cipro

I passeggeri provenienti dall’Italia, non titolari di un EU Digital Covid Certificate (EUDCC) completo, possono fare ingresso a Cipro presentando certificazione con esito negativo di un tampone molecolare, eseguito fino a un massimo di 72 ore prima della partenza. Tutti i viaggiatori in ingresso a Cipro devono sottoscrivere una dichiarazione giurata attestante il paese di provenienza e altre informazioni personali (Cyprus Flight Pass) da compilare online non prima di 48 ore prima del viaggio. Una volta ricevuta l’autorizzazione per email, il Cyprus Flight Pass dovrà essere stampato ed esibito in aeroporto al momento della partenza per Cipro.

Green Pass in Croazia

Gli italiani possono entrare in Croazia presentando Certificato Digitale Covid UE o, in alternativa, test PCR e antigenici con risultato negativo. Il certificato di vaccinazione deve essere rilasciato non oltre i 270 giorni precedenti l’ingresso in Croazia che attesti di aver ricevuto le  due dosi di vaccino  (per  vaccini Pfizer, Moderna, AstraZeneca, Gamaleya, Sinopharm). Qualora impossibilitati a presentare uno dei suddetti certificati, i viaggiatori devono effettuare un tampone all’arrivo in Croazia ed osservare un autoisolamento fino al ricevimento dell’esito negativo. Nel caso in cui non sia possibile effettuare il tampone, è prevista la misura di autoisolamento di 10 giorni.

Green Pass in Danimarca

Per poter entrare in Danimarca, tramite viaggio aereo, è richiesta la certificazione (digitale Covid-19) che attesti:
avvenuta vaccinazione anti-SARS-CoV-2, con attestazione del completamento del prescritto ciclo (con vaccino approvato dall’Agenzia Europea per I Medicinali (EMA), valevole dal 14° giorno successivo all’ultima somministrazione al 240° giorno (8 mesi); avvenuta guarigione da COVID-19 dimostrabile con un test PCR positivo valido dal 14° giorno successivo all’emissione al 180° giorno (6 mesi);effettuazione, nelle 48 ore antecedenti all’ingresso in Danimarca, di test antigenico rapido o molecolare (validità 72 ore) con esito negativo al virus SARS-CoV-2.

Green Pass in Finlandia

L’ingresso in Finlandia, a prescindere dalla motivazione del viaggio, è consentito a tutti i viaggiatori che saranno in grado di esibire una certificazione che attesti il completamento dell´intero ciclo vaccinale non meno di 14 giorni prima dell´ingresso nel Paese. Per i viaggiatori provenienti dai Paesi UE/Schengen e ivi residenti, sarà in ogni caso consentito l’ingresso anche ai viaggiatori in possesso di un certificato di avvenuta guarigione dal Covid-19 nei sei mesi precedenti all´ingresso nel Paese. Al contempo, ai viaggiatori provenienti dai Paesi UE/Schengen che non fossero in possesso di uno dei certificati sopra indicati, sarà consentito l’ingresso previa presentazione di un test negativo effettuato non più di 72 ore prima dell´ingresso in Finlandia. Tali viaggiatori saranno però tenuti a effettuare un secondo test dopo 3-5 giorni (72-120 ore) dall’arrivo nel Paese.

Green Pass in Francia

Per i viaggiatori in arrivo dai Paesi “Arancione”, tra cui attualmente l’Italia (secondo la mappa la mappa dell’ECDC dei Paesi europei a rischio), l’ingresso in Francia potrà avvenire solo nei seguenti casi.  Ove vaccinati, occorrerà presentare il certificato vaccinale e una dichiarazione attestante la mancanza di sintomi. Ove non vaccinati, l’ingresso in Francia sarà consentito solo nel rispetto delle seguenti condizioni: presenza di motivi imperativi; a partire dai 12 anni, presentazione di un test PCR con esito negativo effettuato non oltre le 72 ore precedenti la partenza oppure un test antigenico con esito negativo effettuato non oltre le 48 ore prima della partenza.

Nel caso in cui si sia guariti da COVID 19, invece di sottoporsi a test molecolare o antigenico, è possibile entrare in Francia da un Paese di categoria arancione presentando un certificato di guarigione, datato più di 11 giorni ma meno di 6 mesi prima dell’arrivo in Francia. In ogni caso, è possibile essere sottoposti a test random al momento dell’arrivo in Francia ed è necessario trascorrere un periodo di 7 giorni in autoisolamento.

Green Pass in Germania

Chiunque entri in Germania deve disporre, prima dell’ingresso o dell’imbarco, di una documentazione che dimostri di essere vaccinato, guarito o di esser risultato negativo ad un tampone antigenico o molecolare. Tale obbligo non vale per i bambini sotto i 12  anni.

Per la normativa tedesca, si considerano “vaccinate” le persone che hanno completato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni (se hanno già contratto il Covid, basta la prima dose) e “guarite” quelle asintomatiche e risultate positive ad un tampone non meno di 28 giorni e non più di 6 mesi prima.

Per le persone non vaccinate e non guarite, il tampone può essere antigenico (rapido) o molecolare (PCR) e deve essere effettuato nelle 48 ore precedenti l’ingresso in Germania (nel caso dell’antigenico) o nelle 72 ore precedenti (nel caso del molecolare PCR).

Green Pass in Grecia

Tutti gli italiani in ingresso in Grecia devono ottenere, prima dell’ingresso nel Paese, il Passenger Locator Form (PLF), con il quale devono fornire informazioni sul luogo di provenienza, sulla durata dei soggiorni precedenti in altri Paesi e sull’indirizzo del proprio soggiorno in Grecia. Si richiede inoltre il possesso della Certificazione Digitale Covid-UE che attesti il completamento del ciclo vaccinale da almeno 14 giorni, l’avvenuta guarigione da Covid-19 negli ultimi sei mesi; o un test test PCR negativo effettuato nelle 72 ore prima dell’ingresso in Grecia o test antigenico effettuato nelle 48 ore prima dell’ingresso in Grecia.

Green Pass in Irlanda

I passeggeri in arrivo dall’Italia devono attestare la vaccinazione o l’avvenuta guarigione da COVID negli ultimi 180 giorni e non devono sottoporsi a quarantena. Chi non ha una prova valida della vaccinazione oppure di guarigione da COVID negli ultimi 180 giorni deve presentare la prova di un risultato negativo di un test RT-PCR eseguito entro 72 ore prima dell’arrivo nel paese e sottoporsi a quarantena fiduciaria per 14 giorni.

Green Pass in Islanda

Tutti i viaggiatori diretti in Islanda (vaccinati, guariti e altri viaggiatori) devono pre-registrarsi, prima dell’arrivo e sono tenuti ad esibire, oltre ad un certificato di vaccinazione ritenuto valido (vaccinazione  completata da almeno 14 giorni dalla seconda dose o dalla monodose Janssen/Johnson&Johnson), o di guarigione da COVID-19 (anche in formato digitale UE), il risultato negativo di un test PCR o un test antigenico rapido effettuato nelle 72 ore precedenti la partenza.

Green Pass in Lettonia

Per le persone vaccinate o guarite da Covid-19 provenienti dall’Italia non occorre più dimostrare di dover effettuare un viaggio per motivi essenziali, non si dovranno fare test molecolari alla partenza e all’arrivo in Lettonia e non occorrerà più fare l’autoisolamento fiduciario di 10 giorni. I non vaccinati dovranno però effettuare un test molecolare 48h prima della partenza, con autoisolamento fiduciario per 10 giorni.

Green Pass in Lituania

All’arrivo in Lituania, per i viaggiatori provenienti dall’Italia, è obbligatorio:

  • presentare un certificato che attesti il risultato negativo di un tampone molecolare/PCR o antigenico, effettuato entro e non oltre le 72 ore (per test molecolare) o 48 ore (per test antigenico) prima dell’ingresso in Lituania. Non è più possibile effettuare il test in loco all’arrivo.
  • Osservare un isolamento di 10 giorni, che può essere abbreviato in caso di esito negativo di un tampone molecolare effettuato il settimo giorno.

E’ prevista l’esenzione dall’obbligo di presentazione del test e di isolamento nel caso in cui si presenti il certificato di una struttura sanitaria che confermi l’avvenuta guarigione da Covid-19, accompagnato dal risultato del relativo test.

Green Pass in Lussemburgo

Fino al 14 settembre 2021, l’ingresso nel Paese è consentito a tutti i viaggiatori ad una delle seguenti condizioni:

  • Presentazione di attestazione relativa al test Covid-19, con esito negativo effettuato nelle 72 ore antecedenti alla partenza del volo (se si tratta del test molecolare PCR) o nelle 48 ore antecedenti alla partenza del volo (se si tratta del test antigenico rapido).
  • Presentazione di certificato di vaccinazione completa contro il Covid-19;
  • Certificato che attesti di avere già contratto l’infezione da Covid-19 nei 6 mesi precedenti al viaggio, risultando guariti e senza più alcun sintomi.

Le frontiere terrestri sono aperte e non è al momento richiesto di esibire l’esito negativo al tampone per fare ingresso in Lussemburgo in auto o in treno. La quarantena non è obbligatoria, ma consigliata nel caso in cui si sia entrati in contatto con persone positive nel proprio Paese di origine.

Green Pass a Malta

I passeggeri in entrata dall’Italia possono accedere a Malta in base alle seguenti disposizioni:

  • la presentazione di un certificato EU Covid-19 che attesti il completamento, da almeno 14 giorni dall’ultima dose, del ciclo vaccinale contro il Covid-19, utilizzabile a partire dal 15mo giorno.
  • L’obbligo di quarantena di 14 giorni per coloro che non sono in possesso del certificato EU Covid-19 (generato dopo 14 giorni dalla conclusione del ciclo vaccinale) in un albergo indicato dalle Autorità sanitarie maltesi.

Ai fini dell’ingresso a Malta, le persone che non possono essere vaccinate per ragioni di salute dovranno comunicare direttamente con le Autorità sanitarie maltesi, chiedendo espressa autorizzazione all’ingresso, senza la quale è impossibile accedere al Paese.

Green Pass Norvegia

A partire dal 2 agosto 2021, l’Italia è passata in zona arancione. Pertanto, coloro che provengono dall’Italia, se sprovvisti di un certificato vaccinale o di avvenuta guarigione, dovranno esibire un test anti-covid negativo effettuato nelle 24 ore precedenti all’arrivo, e saranno tenuti ad osservare un periodo di quarantena in Norvegia di 10 giorni, che potrà essere interrotto a seguito di ulteriore test anti-covid effettuato in tale Paese.

Nessuna restrizione all’ingresso si applica a coloro che siano in possesso di certificato digitale europeo (EUDCC) che attesti il completamento del ciclo vaccinale da almeno sette giorni per i vaccini con doppia dose e da almeno 21 giorni per i vaccini monodose, ovvero che attesti l’avvenuta guarigione dal covid-19 nei sei mesi precedenti.

Green Pass in Polonia

Coloro che arrivano con qualsiasi mezzo di trasporto dall’Italia devono presentare il risultato negativo di un tampone (PCR o antigenico), effettuato non oltre le 48 ore precedenti l’ingresso nel Paese e redatto in lingua inglese o polacca; oppure la certificazione che attesti l’avvenuto completamento, da almeno 14 giorni, del ciclo vaccinale con uno dei vaccini ammessi nell’Unione Europea.

In alterativa, è possibile dimostrare l’avvenuta guarigione dal Covid e conclusione del periodo di isolamento domiciliare o ricovero ospedaliero, con ingresso in Polonia entro e non oltre 6 mesi dalla data del tampone positivo all’infezione da virus SARS-CoV-2. In mancanza, vige l’obbligo di quarantena per 10 giorni.

Green Pass in Portogallo

L’imbarco dei passeggeri di voli in partenza dall’Italia con destinazione o scalo in Portogallo continentale è consentito solo dietro presentazione al vettore, al momento della partenza, di uno dei seguenti documenti:

  • Certificazione Digitale COVID UE da cui risulti che la persona abbia completato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni o che sia guarita entro 180 giorni a partire dal tampone molecolare positivo;
  • test molecolare (TAAN) realizzato entro le 72 ore precedenti l’ora dell’imbarco, o, in alternativa del test antigenico (TRAg) con esito negativo realizzato nelle 48 ore precedenti l’ora dell’imbarco.

All’arrivo in Portogallo, il risultato del test potrebbe essere richiesto anche dalla Polizia di Pubblica Sicurezza o dal Servizio Stranieri e Frontiere (SEF). I bambini di età inferiore ai 12 anni sono esenti dal presentare i suddetti documenti.

Green Pass in Repubblica Ceca

I cittadini italiani possono fare ingresso in Repubblica Ceca per qualsiasi motivazione, quindi anche per turismo e visite a familiari e amici. Tuttavia, prima dell’arrivo, sono tenuti a compilare un modulo con le loro generalità e ad effettuare un test antigenico nelle 48 ore precedenti l’arrivo in Repubblica ceca o un test molecolare nelle 72 ore precedenti l’arrivo in Repubblica Ceca.

Green Pass in Slovacchia

Tutti coloro che arrivano in Slovacchia devono preventivamente registrarsi sul portale governativo e sottoporsi all’isolamento domiciliare obbligatorio di 14 giorni. L’isolamento domiciliare può terminare prima dei 14 giorni d’ordinanza a seguito dell’esito negativo del test PCR effettuato non prima del quinto giorno dopo ingresso nel Paese. Chi ha ultimato il ciclo vaccinale non è tenuto a sottoporsi alla quarantena.

Green Pass in Slovenia

Dal 15 luglio 2021 non è previsto l’obbligo di quarantena in Slovenia per chi effettua un test PCR o test rapido con esito negativo, il certificato di vaccinazione (Certificato Verde UE cartaceo o digitale) o certificato di vaccinazione dopo guarigione. In mancanza di certificato, la persona sarà sottoposta a quarantena domiciliare di 10 giorni (purché dimostri di avere un luogo in cui trascorrere tale periodo).

Green Pass in Spagna

Chiunque arrivi in Spagna dall’estero, per via aerea o marittima, è sottoposto a un controllo sanitario prima della sua entrata nel Paese. Per quanto concerne il controllo documentale, tutti i passeggeri in arrivo dall’estero dovranno compilare, prima del viaggio, un “formulario di salute pubblica”, ottenendo un codice QR da presentare (su dispositivo mobile o stampato) al proprio arrivo in Spagna.

Se si proviene da una zona a rischio, vige l’obbligo di presentazione di uno dei seguenti documenti , che possono essere anche sotto forma del  certificato EU COVID digitale per i cittadini appartenenti all’Unione Europea:

  • certificato di vaccinazione completa contro il COVID-19;
  • certificato che attesti di essersi sottoposti a un test negatività al COVID-19 realizzato nelle 48 ore antecedenti l’ingresso nel territorio nazionale;
  • certificato di guarigione dal COVID-19, emesso almeno 11 giorni dopo il primo test positivo e con validità di 180 giorni dalla data di estrazione del campione.

Green Pass in Svezia

Per i viaggiatori in entrata sono richieste le Certificazioni Digitali Covid UE, che attestino di aver ricevuto almeno una dose del vaccino oppure di guarigione dal Covid o, in alternativa, un certificato di negatività al Covid effettuato tramite tampone antigenico/rapido o molecolare/PCR entro le 72 ore dall’ingresso nel Paese.

Green Pass in Svizzera

A partire dal 26 giugno 2021, l’obbligo della quarantena è revocato per tutti coloro che provengono dall’area Schengen. Dall’Italia, si può entrare in Svizzera per via aerea a condizione di poter dimostrare di aver completato il percorso vaccinale o essere guariti da COVID-19.

Se non si dispone di un certificato è possibile entrare a condizione di sottoporsi a test PCR effettuato nelle 72 ore precedenti l’imbarco, ovvero test antigenico effettuato nelle 48 ore precedenti l’imbarco. La quarantena è prevista per i viaggiatori che rientrano da Stati a rischio o in cui circolano varianti preoccupanti per la Svizzera (non è inclusa l’Italia ).

Green Pass in Ungheria

Dal 1° luglio 2021, l’Ungheria, consente l’ingresso ai viaggiatori in possesso di un Green Pass UE, dal quale risulti alternativamente:

  • la vaccinazione contro il COVID-19 (validità di 270 giorni). Ai fini dell’ingresso in Ungheria è necessario aver ottenuto almeno la prima dose di vaccino;
  • l’ottenimento di un test anti-Covid PCR negativo (viene considerato valido ai fini dell’ingresso in Ungheria il test effettuato entro le 72 ore dal prelievo del campione);
  • un certificato di guarigione dal COVID-19.

Per restare aggiornati sulla situazione in tempo reale, si consiglia di consultare il sito ViaggiareSicuri, la fonte governativa ufficiale per chi deve spostarsi in Italia e all’estero.