Interessanti testimonianze del passato riemergono in Italia

Un'altra importantissima e antichissima scoperta è appena avvenuta nel nostro Paese: ecco cosa è stato riportato alla luce

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Redazione

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Continuano le scoperte in Italia: il nostro Paese da Nord a Sud (Isole comprese) nasconde nelle sue viscere una serie di lunghi tesori del passato che aspettano solo di essere riportati alla luce. E a testimonianza di quanto appena detto c’è una scoperta recentissima e con delle caratteristiche davvero sorprendenti.

La scoperta di Copparo

Ci troviamo a Coccanile, frazione del comune di Copparo della provincia di Ferrara in Emilia-Romagna, dove alcuni scavi hanno fatto emergere del suolo una necropoli romana, databile al I secolo d.C.. Un ritrovamento da non sottovalutare in quanto sembrerebbe essere una delle più grandi città dei morti ad oggi indagate nella provincia di Ferrara.

Chiamata necropoli di Viarolo Est, è ritornata alla luce grazie a un’indagine condotta dalla Soprintendenza, sotto la direzione scientifica di Chiara Guarnieri, con il supporto del Gruppo Archeologico Ferrarese guidato dagli archeologi professionisti Flavia Amato e Marco Bruni, e si compone – almeno per il momento – di circa quindici sepolture a incinerazione.

Un sito che non è nuovo a tesori antichi: era già stato indagato nel 2019, e nello stesso anno era stato portato alla luce un importante incrocio stradale, testimonianza di una via di transito che attraversava l’area del Delta antico.

Sulle sepolture attualmente individuate si sa che sono state realizzate come semplici fosse scavate nel terreno. Purtroppo sono state in parte danneggiate dalle lavorazioni agricole che sono avvenute in zona nel corso degli anni, ma nonostante questo è stato  – e per fortuna – possibile il recupero di numerosi oggetti a corredo, tra cui lucerne in terracotta e balsamari in vetro, deposti tra le ceneri del rogo funebre.

Come è possibile intuire, gli scavi proseguiranno poiché si sospetta che ci siano ancora ulteriori sepolture. Quel che è certo è che le scoperte che sono state effettuato fino a questo momento ampliano la conoscenza archeologica del copparese, ma anche dell’intero Delta del Po.

Quando sarà possibile visitare la necropoli

Al fine di rendere fruibile al pubblico questa preziosa zona dell’Emilia-Romagna, è in atto la realizzazione del progetto “Il Viarolo una villa romana, una strada centuriale e una necropoli a Coccanile di Copparo”, che ha lo scopo innanzitutto di far proseguire gli scavi per recuperare materiale archeologico, ma anche di contribuire alla salvaguardia del patrimonio, in collaborazione con le associazioni, la comunità e l’Istituto Comprensivo.

I primi risultati delle indagini verranno illustrati al pubblico appena possibile, anche per coinvolgere sempre di più la cittadinanza nella riscoperta delle proprie origini. Occasioni che in questo territorio sono quasi all’ordine del giorno, come quella avvenuta nel marzo scorso quando è stata annunciata la scoperta di una piroga monossil databile tra l’età del Rame e del Bronzo.

Anche questo fu un ritrovamento importantissimo in quanto si trattava della più antica imbarcazione riportata alla luce nel ferrarese, dove sono note le segnalazioni di una ventina di piroghe, la maggior parte delle quali non è conservata o è dispersa. Le piroghe più conosciute sono attualmente esposte al Museo Nazionale di Ferrara, ma sono molto più recenti visto che si datano al III-IV secolo d.C.. La piroga rivenuta a Copparo, invece, risulta risalire al III millennio a.C.