Nuova scoperta a Pompei: riemergono preziosi affreschi con figure mitologiche

Pompei ci rivela un'altra meraviglia: gli scavi hanno riportato alla luce un salone per banchetti, le cui pareti sono riccamente affrescate con figure mitologiche

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Giulia Sbaffi

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Web content writer, da sempre appassionata di storie e di viaggi.

Continuano gli scavi a Pompei, per preservare l’immenso patrimonio archeologico già riportato alla luce e per trovare altre testimonianze del passato che giacciono sotto terra da quasi due millenni. L’ultima campagna ha permesso la scoperta di un salone per banchetti, un ambiente piuttosto grande dalle pareti riccamente affrescate. E sono proprio i disegni a sorprendere, sia per il loro stato di conservazione che per le scene raffiguranti. Ecco cosa sappiamo.

Nuova scoperta a Pompei

“Pompei è davvero uno scrigno di tesori che non finisce mai di sorprenderci e di destare stupore perché, ogni volta che scaviamo, troviamo qualcosa di bello e di significativo” – sono queste le parole con cui Gennaro Sangiuliano, Ministro della Cultura, ha annunciato la nuova scoperta avvenuta presso il parco archeologico situato in provincia di Napoli, alle pendici del Vesuvio. L’attività di scavo riguarda l’insula 10 della Regio IX, ed è parte di un ampio progetto di messa in sicurezza del fronte perimetrale tra l’area scavata e quella ancora da esplorare.

La campagna, iniziata ormai da parecchio tempo, ha già portato alla luce numerose testimonianze dell’antica Pompei, come ad esempio una casa con panificio e un prezioso affresco rappresentante una natura morta. Stavolta, proprio alle spalle di una delle abitazioni riemerse durante gli scavi precedenti, gli archeologi hanno trovato dei sontuosi ambienti di soggiorno che, al momento dell’eruzione, erano in fase di ristrutturazione. In particolare, a sorprendere gli esperti è un imponente salone per banchetti con le pareti elegantemente dipinte di nero e affrescate.

Si tratta di un ambiente molto raffinato, che all’epoca veniva impiegato come luogo per intrattenersi in momenti conviviali. Era destinato a personaggi dall’alto tenore di vita, come rivelano alcune caratteristiche – tra cui l’ampiezza degli spazi, la presenza di affreschi e mosaici e la qualità artistica delle pitture. “Le pareti erano nere per evitare che si vedesse il fumo delle lucerne sui muri. Qui ci si riuniva per banchettare dopo il tramonto, la luce tremolante delle lucerne faceva sì che le immagini sembrassero muoversi, specie dopo qualche bicchiere di buon vino campano” – ha spiegato Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco Archeologico di Pompei.

I preziosi affreschi riemersi

Gli affreschi che decorano le pareti del salone per banchetti sono in ottimo stato di conservazione. Raffigurano personaggi eroici e mitologici, risalenti nientemeno che alla guerra di Troia: vi sono così Elena e Paride, il quale viene indicato anche con il suo altro nome Alexandros, e ancora Cassandra, la figlia di Priamo, in coppia con Apollo. Una figura, quella di Cassandra, molto particolare: dotata del dono della preveggenza, una maledizione scagliatale addosso proprio da Apollo le impedisce di evitare il tragico destino di Troia.

“Le coppie mitiche erano spunti per parlare del passato e della vita, solo apparentemente di carattere meramente amoroso. In realtà, parlano del rapporto tra individuo e destino: Cassandra che può vedere il futuro ma nessuno le crede, Apollo che si schiera con i troiani contro gli invasori greci, ma pur essendo un Dio non riesce ad assicurare la vittoria, Elena e Paride che con il loro amore politicamente scorretto sono la causa della guerra, o forse solo un pretesto, chi sa” – ha dichiarato Zuchtriegel, soffermandosi su questi splendidi affreschi mitologici.