Ora è possibile visitare le catacombe romane di Alessandria d’Egitto

A 110 anni dalla loro scoperta, è possibile finalmente visitare un importante esempio d'architettura funeraria romana

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Redazione

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Una sovvenzione governativa americana ha permesso finalmente di proteggere dalle inondazioni le uniche catacombe di Alessandria, dove l’antico Egitto incontra lo stile greco-romano.

Il sito è stato completamente restaurato e ha aiutato a rivelare la loro vera bellezza tanto che, oggi, il Ministero delle Antichità egiziano ha ufficialmente annunciato il completo restauro delle catacombe di Kom el-Shuqafa nella parte occidentale di Alessandria, scoperte nel primo decennio del XX secolo. Il costo della ristrutturazione è stato di circa 5 milioni di euro, avuti grazie a fondi dell’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (USAID) che, ora, potrà fornire un sostegno finanziario per i costi di manutenzione.

«Il sito è stato oggetto di molti progetti di restauro, il più importante dei quali era nato a metà degli Anni ’90. Si trattava di un’opera ambiziosa nata sotto la supervisione del Consiglio Supremo delle Antichità. Sfortunatamente, l’acqua è tornata ancora una volta e le critiche di politici, guide turistiche ma soprattutto archeologi ci hanno spinto ad agire in cooperazione con l’USAID», queste le parole del ministro delle Antichità Khaled al-Anani.

Le catacombe sono state scolpite nella roccia su tre livelli separati. Il livello del suolo è stato danneggiato dall’acqua proveniente da terreni agricoli nelle vicinanze e da un canale, nonché dalle acque di scarico. Ora, però,  è possibile finalmente vedere gli elaborati mosaici, le sculture e il mix unico di antichi stili architettonici egiziani e greco-romani usati per la costruzione della tomba.

Le catacombe di Kom El-Shoqafa sono state infatti finalmente aperte al pubblico 110 anni dopo la loro scoperta. Il sito include almeno tre sarcofagi e statue multiple ispirate all’architettura greca e romana. Una stanza principale mostra la vista decorata che avrebbe salutato visitatori e parenti dei morti che sono sepolti qui. Nato come catacomba di un’unica grande famiglia, il sito si è trasformato poi in un cimitero pubblico, dato che sono state trovate sepolte anche le vittime del massacro di Caracalla.

Le pitture murali presenti raffigurano potenti uomini egiziani o faraoni, mentre un dipinto murale più grande sembra rappresentare una parte del processo di mummificazione, che prevede l’imbalsamazione e l’avvolgimento del defunto dopo la rimozione degli organi interni. Un processo, questo, che nella cultura egiziana d’un tempo era molto importante, in quanto si pensava avrebbe contribuito a garantire un passaggio sicuro nell’aldilà.

Di quell’epoca così affascinante ecco che oggi si può avere un assaggio, visitando le catacombe di Alessandria d’Egitto.