“Il simbolo perduto”, le location del prequel del “Codice Da Vinci”

La serie Tv Sky tratta dall'omonimo romanzo di Dan Brown ci svela i segreti di uno dei luoghi più inaccessibili degli Stati Uniti

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Ilaria Santi

Giornalista & reporter di viaggio

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Pubblicato: 9 Novembre 2021 17:49

Se vi siete appassionati con “Il Codice Da Vinci” e “Angeli e demoni“, tratti dagli omonimi romanzi di Dan Brown, amerete la nuova serie Tv Sky “Il simbolo perduto” tratta anch’essa dal terzo libro dell’autore statunitense pubblicato nel 2009.

La serie è il prequel dei due romanzi/film. L’esperto di simbologia religiosa, professore dell’Università di Harvard, è un giovane Robert Langdon è questa volta alle prese con un mistero da risolvere ambientato negli Stati Uniti. Non più Tom Hanks nel ruolo del professore, bensì Ashley Zukerman, giovane ma già alle prese con un mistero sepolto nel tempo, con enigmi da risolvere. simboli da interpretare e lingue scomparse da secoli.

Non c’è l’Italia in questa serie, né Roma e neppure Firenze. Non c’è Parigi con il Louvre e neppure la Scozia. Il romanzo e la serie da cui è tratta è ambientato nella capitale degli Stati Uniti d’America.

Il Campidoglio a Washington DC

Nei dieci episodi che della prima stagione di “Il simbolo perduto”, il professor Langdon viene chiamato a Washington DC con l’inganno per una conferenza sulla Massoneria. Il Campidoglio degli Stati Uniti, la sede del Congresso, diventa così il centro di una serratissima caccia all’uomo: nella sala principale viene trovato una mano mozzata. Assunto dalla CIA, cerca di mettere ordine a tutti i pezzi puzzle.

Impariamo così a conoscere dall’interno questo simbolico edificio di grandissima importanza per la vita politica deli Stati Uniti che sorge sul colle chiamato Capitol Hill, al limite del viale monumentale chiamato National Mall. Siamo soliti riconoscere la sua grande cupola bianca che è al centro dei due rami del Congresso: l’ala Nord, occupata dal Senato, l’ala Sud dalla Casa dei Rappresentanti. La cupola è sormontata da una Statua della Libertà di bronzo.

Non tutti sanno che c’è anche un po’ di Italia nella costruzione del Campidoglio. Nel 1805, infatti, Thomas Jefferson indirizzò al toscano Filippo Mazzei una lettera con la quale richiedeva abili scalpellini e scultori disponibili a recarsi in America per lavorare al Campidoglio di Washington. I primi a giungere oltreoceano furono Giuseppe Franzoni e Giovanni Andrei, il primo descritto come un valente scultore che “sarà presto un secondo Canova”, il secondo noto per aver eseguito la balaustra dell’altare maggiore nella basilica di Santa Maria Novella a Firenze.

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Ben presto tra Franzoni e il presidente degli Stati Uniti nacque una forte amicizia, che portò le due famiglie a pranzare spesso insieme la domenica. Saranno molte le opere realizzate dall’artista italiano per il Campidoglio, alcune delle quali poi distrutte.

Le location in Canada

Molte delle scene della serie sono state girate all’interno degli studi cinematografici, per gli esterni la produzione si è addirittura spostata in Canada, dove sono state individuate alcune location perfette per rappresentare il romanzo di Dan Brown in immagini.

Alcune riprese si sono svolte presso The Arboretum, nel parco dei Royal Botanical Gardens di Hamilton, nello Stato dell’Ontario, nella zona dei Grandi Laghi, e in un’area naturalistica chiamata Cootes Paradise che si trova a Dundas.

Tra le location anche la città di Oshawa, sul Lago Ontario, in particolare in una storica casa-museo degli Anni ’20 chiamata Parkwood Estate apparsa già in numerose produzioni come il film “Chicago” con Renée Zellweger, Catherine Zeta-Jones e Richard Gere.

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Fonte: 123rf
La biblioteca del Congresso nel Thomas Jefferson Building a Washington DC