Viaggio in Senegal: dove andare e cosa fare

Consigli utili per organizzare un viaggio in Senegal, tra cultura, spiagge, cibo e patrimoni UNESCO.

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SiViaggia

Redazione

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Pubblicato: 4 Aprile 2019 17:29Aggiornato: 15 Maggio 2019 15:57

Il Senegal è sicuramente un Paese complesso ma allo stesso molto suggestivo, situato nella costa occidentale dell’Africa, tra la Guinea-Bissau, la Mauritania e il Mali. Oltre alla capitale Dakar, nell’arcipelago di Capo Verde, sono da vedere le zone naturalistiche, come il parco nazionale di Niokolo-Koba e il santuario nazionale degli uccelli di Djoudj, senza tralasciare l’isola di Gorée e il suggestivo lake Retba, il lago rosa. Un viaggio in Senegal è un’esperienza unica alla scoperta della cultura senegalese, tra religione, cucina tipica, natura, spiagge e metropoli in forte sviluppo.

Cosa vedere in Senegal: la capitale Dakar

Una delle mete turistiche principali del Senegal è Dakar, la capitale del Paese, situata sulla costa occidentale e divenuta famosa per la storica corsa del deserto, la Parigi-Dakar. Oggi la città è un importante snodo portuale dell’Africa, con un’economia in crescita e un’intensa storia coloniale alle spalle. Da vedere assolutamente a Dakar è il quartiere di Médina, dove si trova la Grande Mosquée e il mercato centrale, sempre molto animato da turisti e abitanti del posto.

Tuttavia esistono molte altre moschee nella città, che vanta una delle comunità musulmane più numerose del continente, tra cui la Mosquée de la Divinité. Durante la visita è possibile scoprire l’arte africana, grazie a numerose gallerie e musei, tra cui il rinomato Museo delle arti africane dell’IFAN, localizzato nella zona di Plateau, la Galerie le Manegé, l’Institut Français Léopold Sédar Snghor e la Galerie Nationale, aperta con ingresso libero.

Altrettanto suggestivo è il Monumento del Rinascimento Africano, inaugurato nel 2010 in occasione del 50° anniversario dell’indipendenza del Senegal. Una delle attrazioni principali a Dakar sono però le meravigliose spiagge della zona, particolarmente amate dai surfisti, che si ritrovano spesso nel vicino villaggio di Lebu N’Gor, sulla piccola isola di Yoff, oppure alla spiaggia di Plage des Mamelles. Per la vita notturna è da segnalare l’elegante quartiere di Les Almadies, dove trovare ristoranti, bar e locali con musica dal vivo.

Consigli per un viaggio in Senegal
Fonte: 123rf
Veduta aerea di Dakar

Viaggio in Senegal, dove andare: l’isola di Gorée

Sempre nelle vicinanze di Dakar è presente l’isola di Gorée, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1978, raggiungibile con una traversata di circa 20 minuti dal porto della capitale. L’isola è molto pittoresca, con edifici e abitazioni in stile coloniale, un piccolo atollo che permette di passare una giornata tra mercatini di souvenir, prodotti tipici e un’atmosfera calma e rilassata, un luogo ideale per scattare ottime foto ricordo del proprio viaggio in Senegal.

Tuttavia negli anni passati Gorée ospitava centinaia di schiavi, esperienza della quale è possibile visitare i resti delle antiche prigioni, tra cui la Maison des Esclaves, la casa degli schiavi, attiva fino alla prima metà del 1800. Per ammirare un panorama unico basta salire fino a Le Castel, un punto d’osservazione che permette di vedere l’isola e l’oceano tutto intorno. Da provare è la cucina tipica di Gorée, infatti si possono degustare ottimi piatti di pesce fresco pescato in giornata.

Cosa fare in Senegal: Saint-Louis

Nel nord del Senegal si trova invece Saint-Louis, nei pressi del confine con la Mauritania, una città completamente differente da resto del Paese africano, una meta turistica allo stesso tempo affascinate e curiosa. Caratteristico è il ponte di Faidherbe Bridge, vero e proprio simbolo iconico di Saint-Louis, progettato dal famoso ingegnere Gustave Eiffel, che pianificò la costruzione della Torre Eiffel di Parigi. La città presenta una zona vecchia, in cui si respira ancora la storia coloniale, e una parte più moderna e animata.

Da provare è una gita in calesse all’interno del centro storico di Saint-Louis, proseguendo lungo le stradine sempre affollate, per dare un’occhiata ai mercatini e ai negozi di souvenir, artigianato locale e alle gallerie d’arte della zona. La parte moderna della città si trova invece intorno al porto, il punto principale di Saint-Louis, dove ogni giorno i pescatori fanno ritorno e vendono al miglior offerente il pescato fresco. Tuttavia bisogna fare i conti con la povertà, presente ad ogni angolo, e le forti diseguaglianze sociali, un aspetto molto forte che tocca sempre nel profondo.

Cosa visitare in Senegal: lago Retba

A nord est di Dakar è localizzato il lago Retba, un luogo da inserire nell’itinerario delle proprie vacanze in Senegal. Si tratta di un enorme lago salato, la cui particolare colorazione rosa dell’acqua richiama migliaia di turisti ogni anno, per ammirare l’atmosfera suggestiva di questa piccola meraviglia naturale. Situato a circa 30 Km dalla capitale, all’interno della penisola di Capo Verde (da non confondere con l’omonima isola di Capo Verde), il lago Retba deve questa sua unicità alla presenza di un batterio nell’acqua.

Nonostante non sia pericoloso per la salute, causa la salinizzazione dell’acqua del lago, che prende varie sfumature di rosa a seconda della luminosità e dell’ora del giorno. Chi volesse provare questa esperienza unica può tranquillamente tufarsi nel lago, divertendosi per l’estrema facilità con cui si riesce a rimanere a galla. Tutt’intorno fanno da sfondo le dune e la sabbia del deserto, che regalano sempre una vista mozzafiato, rendendo il lago Retba uno dei luoghi più suggestivi del Senegal.

Cosa vedere in Senegal
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Il lago rosa Retba

Cosa vedere in Senegal: Palmarin

Nei dintorni di Dakar è ubicato anche il villaggio di Palmarin, una meta sempre molto apprezzata per scoprire la cultura di questa regione d’Africa. All’interno della cittadina si trova un piccolo ecomuseo, nulla di eccezionale, infatti la principale attrazione del posto è la bellezza dell’oceano e dei paesaggi naturalistici. Grande attrazione di Palmarin è la struttura Lodge des Collines de Niassam, che mette a disposizione dei turisti lussuose case sugli alberi, dove è possibile passare la notte per un’esperienza davvero unica.

Cosa visitare in Senegal: Mbour e Saly

Chi volesse trascorrere qualche giorno al mare, durante le vacanze in Senegal, può optare per la zona di Saly, dove si trova una rinomata stazione balneare. Si tratta di un vero paradiso, con ristoranti, strutture attrezzate, bar e locali notturni, per rilassarsi passando le giornate tra le spiagge africane, qualche escursione in fuoristrada e sport acquatici. Da visitare è il vicino villaggio di Mbour, dove è possibile trovare agenzie turistiche che organizzano gite alla vicina Reservé Naturelle Somone, un parco di 700 ettari con pellicani, aironi e moltissime altre specie animali.

Cosa fare in Senegal: il Parco Nazionale di Niokolo-Koba

Uno dei luoghi naturalistici più interessanti del Senegal è il Parco Nazionale Niokolo-Koba, localizzato nelle vicinanze del confine con la Guinea-Bissau a 600 Km da Dakar, un’area caratterizzata da una fauna e una vegetazione molto ricche, con oltre 80 tipi di mammiferi, Patrimonio dell’Umanità per l’UNESCO. La zona è attraversata da decine di corsi d’acqua, tra cui il fiume Gambia e la fitta rete dei suoi affluenti.

L’ambiente circostante alterna paesaggi profondamente differenti tra loro, come la savana, la foresta e le zone più lussureggianti. Il parco di Niokolo-Koba è un luogo ideale per provare l’emozione di un piccolo safari in Africa, partecipando ad escursioni alla ricerca di esemplari di elefante in via d’estinzione. Per dormire è possibile scegliere tra diverse strutture ricettive, che permettono di pernottare in un ambiente unico e selvaggio, senza privarsi di qualche comfort.

Viaggio in Senegal: santuario nazionale degli uccelli di Djoudj

Cosa fare durante un viaggio in Senegal
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Una tra le 400 specie di uccelli presenti nel parco di Djoudj

Altrettanto suggestivo è il santuario nazionale degli uccelli di Djoudj, un parco situato sulle rive del fiume Senegal, un habitat naturale per oltre 400 specie diverse di uccelli. La riserva offre ristoro per i volatili durante la migrazione, i quali dopo aver attraversato il deserto del Sahara possono finalmente rifocillarsi, mangiando e bevendo in questa zona particolarmente ricca di vegetazione e corsi d’acqua. Patrimonio Mondiale dell’UNESCO dal 1971, il santuario nazionale di Djoudj si trova a pochi chilometri dalla città di Saint-Louis.

Cosa visitare in Senegal: la regione di Casamance

Nel sud del Senegal si trova la zona di Casamance, una delle più suggestive del Paese, ma anche delle più pericolose, dove spesso si sono verificati episodi di violenza e aggressioni. Per questo motivo, nonostante la sua bellezza paesaggistica, è importante visitare la Casamance con guide esperte, evitando di girare da soli. Tra i luoghi da visitare segnaliamo la capitale della regione Ziguinchor, da dove partono le escursioni verso il Parco Nazionale della Bassa Casamance, le esplorazioni fluviali sui fiumi della zona e le spiagge di Cap Skirring.

Cosa mangiare in Senegal: guida ai piatti tipici della regione

Una vacanza in Senegal rappresenta un’occasione unica, non solo per visitare i luoghi più suggestivi, ma anche per conoscere la cultura e le tradizioni del posto. Quale modo migliore per farlo che sperimentare la cucina tipica del Senegal? Tra i piatti tradizionali della cultura senegalese c’è il Thiéboudiene, a base di riso molto croccante, verdure e pesce bollito, mentre nella zona sud del Senegal è da provare il pescecane, specialmente a Dakar e nella regione del Casamance.

Nei villaggi dell’entroterra è possibile trovare piatti a base di carne, tra cui il maialino, una specialità di molte regioni interne del Paese. Altrettanto tipici sono il tè Kinkelibà, una varietà estremamente dolce e aromatica, il Mafè, uno spezzatino di carne con salsa di arachidi e verdure, oppure la famosa salsa Kani, una salsa particolarmente piccante da usare con cautela, sempre presente nei ristoranti di cucina locale del Senegal.

Cibo senegalese
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Un piatto tipico del Senegal: il pollo Yassa, marinato e piccante

Viaggio in Senegal: pericoli e sicurezza

Visitare il Senegal richiede sicuramente qualche accortezza, infatti nonostante molte zone del Paese siano relativamente tranquille per i turisti, bisogna sempre fare i conti con una realtà fortemente diversa da quella europea, con problemi di emarginazione, diseguaglianza sociale e povertà. Quando di organizza un viaggio in Senegal un consiglio utile è reperire informazioni sulla sicurezza, attraverso siti istituzionali come il portale Viaggiare Sicuri della Farnesina, per conoscere la situazione aggiornata sulle varie destinazioni da visitare.

Ad esempio è importante rivolgersi a un tour operator specializzato, in grado di pianificare gli spostamenti e assicurare trasporti adeguati, soprattutto in presenza di bambini. Secondo le fonti ufficiali del Ministero degli Esteri esistono possibilità di attentati nelle regione, compresa la zona di Dakar, specialmente per i luoghi pubblici, le moschee e i mercati, quindi bisogna usare prudenza, evitare possibilmente i mezzi pubblici e le ore di maggiore affluenza.

Attualmente le aree più pericolose sono quelle al confine con il Mali e la Mauritania, dove si sono verificati alcuni casi di sequestro, mentre la zona della Casamance richiede qualche cautela in più, poiché dopo la fine delle ostilità sono presenti ancora zone minate. Per quanto riguarda Dakar, la capitale del Senegal, bisogna prendere delle precauzioni contro la microcriminalità diffusa, evitando di portare con sé oggetti di valore, di passare per vicoli isolati e di girare di notte a piedi in zone non turistiche.

Consigli utili per viaggiare in Senegal

Oltre al fattore sicurezza, è importante considerare anche alcune questioni legate ad esempio alle vaccinazioni, al visto e alla cultura locale, perciò ecco alcuni consigli per i viaggi in Senegal. Innanzitutto nel Paese si parlano due lingue, il francese e il Wolof, tuttavia nelle zone turistiche la maggior parte delle persone conosce l’inglese, quindi è possibile comunicare senza particolari difficoltà. La moneta ufficiale del Senegal è il franco SEFA, franco FCA BCEAO, il cui valore di cambio al momento è di 655 a uno.

Non è invece richiesta nessuna vaccinazione per i viaggi in Senegal, allo stesso tempo è consigliabile avere l’antitetanica, il vaccino contro la febbre gialla e l’epatie A e B, l’antitifica, e sottoporsi alla profilassi antimalarica, specialmente se si visita il Paese durante la stagione delle piogge in estate. Inoltre bisogna proteggersi dalle punture delle zanzare, utilizzando indumenti a maniche lunghe traspiranti e prodotti anti-insetto, ma anche cappelli e creme solari adeguate per schermare i raggi solari.

All’interno dei luoghi di culto è opportuno utilizzare abiti lunghi, evitando di entrare nelle moschee con pantaloncini e capi succinti, tuttavia si tratta di un Paese abbastanza tollerante sotto questo punto di vista. Tra i documenti è necessario un passaporto con almeno 6 mesi di validità, mentre non è più richiesto dal 2015 il visto per viaggiare in Senegal, misura abolita per i cittadini europei dal Capo dello Stato senegalese.

Viaggio Senegal: cosa fare
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Un paesaggio tipico del Senegal

Viaggio in Senegal quando andare: i periodi migliori

Il clima del Senegal è tropicale con stagioni invertite rispetto all’Italia, quindi i mesi estivi vanno da dicembre a marzo. In questo periodo le temperature possono raggiungere i 40°C, perciò è necessario proteggersi contro le insolazioni, idratandosi frequentemente e utilizzando creme solari ad alta schermatura. Nelle zone costiere del Paese le massime sono leggermente meno elevate, con punte in estate di circa 30°C, mentre le precipitazioni si concentrano in inverno, quindi da luglio a settembre.

Il periodo migliore in assoluto per un viaggio in Senegal è in primavera, perciò da novembre a febbraio, poiché la stagione delle piogge è ormai giunta al termine, ma le temperature non sono ancora quelle estive, mantenendosi su valori più contenuti. Per visitare la capitale Dakar è possibile optare anche per l’autunno, da maggio a giugno, infatti le temperature difficilmente superano i 30°C e le giornate di pioggia sono sporadiche.