Rocco Schiavone, protagonista della fiction televisiva di RAI 2, giunta alla quinta stagione, è tratto dal protagonista letterario dei romanzi polizieschi di Antonio Manzini, editi da Sellerio.
Schiavone, interpretato da Marco Giallini (che, per i buoni rapporti con la Regione, è stato insignito nel 2019 dell’onorificenza di “Ami de la Vallée d’Aoste”), è un vicequestore in forza alla Polizia di Stato, romano fino al midollo, che si ritrova a dover svolgere le sue funzioni ad Aosta, dove è stato trasferito per motivi disciplinari.
E il Capoluogo valdostano e la Valle d'Aosta sono infatti il set dove sono state ambientate le vicende che lo vedono protagonista, insieme all'agente Michele Deruta (l'attore Massimiliano Caprara) e alla sua squadra, in casi di omicidi efferati compiuti tra le valli e sulle cime alpine.
I luoghi della quinta stagione (spoiler)
Come nel primo episodio della quinta stagione, intitolato "Il viaggio continua", dove viene ritrovato un cadavere sul Monte Bianco, all’altezza di Punta Helbronner, al confine tra Italia e Francia. Questo luogo è meglio noto per la celebre Skyway Monte Bianco, la funivia con vista a 360 gradi che parte da Courmayeur e che, in circa 20 minuti, porta su a 3.462 metri di quota.
Ci troviamo al confine tra Italia e Francia, nelle Alpi Graie, che in parte sono anche su territorio svizzero. Gli amanti della montagna conoscono bene questi posti dove è possibile fare escursioni, la più bella delle quali è la traversata che giunge alla Aiguille du Midi, la guglia più alta delle Aiguilles de Chamonix, nella parte settentrionale del massiccio del Monte Bianco, un trekking di modeste difficoltà tecniche, ma di grandi panorami.
Un'altra delle location della quinta stagione è stata la Biblioteca regionale Bruno Salvadori di Aosta, a cavallo delle mura romane, di fianco alla Porta decumana, sulla torre che ha ospitato per secoli un Hospice de charité.
La Aosta di Rocco Schiavone
Aosta resta sempre il comun denominatore negli episodi di tutte le serie di "Rocco Schiavone", una città piccola e fredda che, per il carattere schivo e burbero del vicequestore, che indossa sempre lo stesso loden e le stesse Clark, è perfetta.
Per l'abitazione di Schiavone è stato usato Palazzo Ansermin, nel pieno centro storico, uno splendido edificio del Seicento interamente restaurato. L'appartamento di Rocco si trova proprio sopra il grande stemma che sovrasta il portone d'ingresso.
Quando non è in Questura né a casa, il vicequestore trascorre molto tempo al Caffè Nazionale, un indirizzo storico che si trova sotto il porticato della grande piazza Emile Chanoux, la più importante e centrale di Aosta, dove a Natale vengono allestite le casette del mercatino.
Se desidera restare solo con i propri fantasmi (specie quello della moglie Marina, morta ammazzata) si reca spesso nel Teatro Romano, uno dei luoghi simbolo di Aosta, soprannominata anche Roma delle Alpi". Aosta è la seconda città d'Italia con il maggior numero di luoghi e reperti di epoca romana.
La città venne infatti fondata nel 25 a.C. con il nome di “Augusta Praetoria” è proprio dai romani, Ancora oggi restano tantissime tracce evidenti del loro passaggio, a partire le strade che partono da quelle che un tempo erano il cardo e il decumano, le vie principali. Oltre al teatro Romano, nel centro storico è rimasta la Porta Pretoria, conservata in uno stato quasi perfetto, l'Arco di Augusto, eretto per celebrare il successo bellico dei Romani sui Salassi, il foro e il criptoportico sotterraneo.
Le altre location in Valle d'Aosta
Oltre alle indagini di Rocco Schiavone in tutta provincia di Aosta, che mostrano le bellezze di questa splendida Regione alpina in lungo e in largo, alcune location di riferimento si trovano fuori città. È il caso del luogo che ospita la Questura dove lavora il protagonista e che in realtà è un bar all'interno del cementificio di Cogne, dove si può accedere liberamente.
Era un’azienda siderurgica, nata nei primi del Novecento, seppur con un altro nome. Elemento chiave dello sviluppo cittadino, economico, demografico e urbano la sua apertura portò alla realizzazione di nuovi quartieri popolari, tra cui il Quartiere Cogne. È proprio qui che la produzione ha ricostruito la sede del commissariato, luogo di partenza delle indagini del vicequestore.
Oggi, le guide turistiche di Aosta organizano tour guidati sui luoghi di "Rocco Schiavone", dalla casa del solitario vicequestore al portico sulla piazza centrale dove va a prendere il caffè, al teatro romano dove “incontra” la moglie, alle altre ambientazioni in siti noti o in angoli più segreti della città.