Il cortometraggio di Gabriele Muccino, “Calabria, terra mia”, prodotto da Viola film per la Regione Calabria, dura solo otto minuti, ma raccomnta una storia bellissima, quella di un uomo (Raoul Bova) che porta la compagna (Rocio Muñoz Morales) a conoscere per la prima volta la Calabria.
È un viaggio alla scoperta degli angoli più suggestivi della regione, i cui protagonisti sono gli agrumi della Calabria, dal bergamotto al cedro, dalle clementine al limone di Rocca Imperiale, che fanno da filo conduttore del “corto”.
Ma ci sono soprattutto i luoghi più suggestivi della Calabria, che hanno stregato il regista. Come Tropea, per esempio. “Non avevo mai visto un mare come quello di Tropea”, ha raccontato Muccino “e nel corto non c’è nessun ritocco”. Rergina della Costa degli Dei, si trova in un punto della Calabria rimasta ancora selvaggia, autentica e con un’ospitalità disarmante. Dalle terrazze fronte mare di Tropea o dalla sua bellissima spiaggia, si vede uno dei tramonti più emozionanti del Mediterraneo.
Nel cortometraggio si vede anche la spiaggia di Capo Vaticano, una delle più belle al mondo, con la sua spiaggia adagiata alla base dell’altopiano del Monte Poro.
Terra tra due mari, Ionio e Tirreno, la Calabria è tutta una scoperta. E non è solo mare, ma c’è tutto un entroterra da scoprire. Ci sono i monti della Sila con le splendide vallate e la Locride, ci sono i borghi arroccati con i loro castelli.
Baciata dal sole e da un clima accogliente, questa regione regala paesaggi incredibili tra coste rocciose alternate a litorali di sabbia fine e un’entroterra incontaminato, dove il verde delle maestose foreste e delle montagne si fonde con il blu di laghi e cascate.