Le Gole del Sagittario, l’oasi abruzzese tra laghi e borghi

Nel cuore dell'Aquila, il fiume Sagittario scava un percorso tra le rocce e ci regala un paesaggio da brividi

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Redazione

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L’Abruzzo è una regione bellissima, dove la natura incontaminata sembra ancora farla da padrone, incorniciando qua e là qualche piccolo borgo medievale dall’atmosfera suggestiva. Uno dei paesaggi più affascinanti che possiamo incontrare nel cuore della provincia dell’Aquila è quello offerto dalle Gole del Sagittario.

Siamo nei pressi del piccolo paesino di Anversa degli Abruzzi, un dedalo di viuzze e di casette antiche che conta poco più di 300 abitanti, e che per il suo fascino è stato inserito nel circuito de I borghi più belli d’Italia. Sul suo territorio scorre il fiume Sagittario, le cui sorgenti provengono dalla graziosa località di Villalago, alle pendici del gruppo montuoso del Monte Genzana. Nel suo impetuoso percorso verso il fiume Aterno, dove sfocia, attraversa un paesaggio dominato da rocce e da una rigogliosa vegetazione.

Le Gole del Sagittario seguono un tortuoso itinerario eroso dalle acque dell’omonimo fiume, dando vita ad una stretta valle dove è possibile ancora oggi ammirare sedimenti marini di coralli e fossili di conchiglie che narrano un antichissimo passato in cui questa zona era lambita dal mare. Il panorama selvaggio di cui possiamo godere nella Riserva Naturale Gole del Sagittario, istituita nel 1997 per preservare intatta la bellezza di questo capolavoro, è arricchito da una flora lussureggiante e da un’ampia fauna che comprende lupi e orsi marsicani, tra gli altri.

All’interno della Riserva, si snodano numerosi sentieri che permettono ai più avventurosi di compiere trekking mozzafiato, alla scoperta degli scorci più belli delle Gole del Sagittario. Ma non bisogna essere provetti escursionisti per ammirare le meraviglie naturali di quest’area: possiamo ad esempio godere di qualche ora di relax sulle sponde del lago di San Domenico, dove sorge l’omonimo eremo. Nato dalle acque del fiume Sagittario, poco prima che queste diano vita alle profonde Gole, il bacino ha avuto origine con la costruzione di una diga che ha portato alla scomparsa di un antico ponte dal quale si poteva accedere all’eremo – oggi è stato sostituito da un nuovo punto d’ingresso.

A non molta distanza è possibile visitare ciò che resta del paesino di Frattura Vecchia, a due passi dal lago di Scanno. L’antico borgo venne distrutto dal terremoto di Avezzano del 1915 e successivamente ricostruito più a valle, quindi sono ancora visibili le rovine del villaggio più antico. Mentre invece ad Anversa degli Abruzzi c’è una tappa imperdibile, il giardino botanico delle Sorgenti del Cavuto, che ospita quasi 400 specie di piante e addirittura una zona dove è possibile pescare.