Tanganica, il lago più lungo del mondo che bagna 4 Paesi

Il Tanganica è uno dei grandi laghi dell'Africa orientale ed è davvero unico per molti motivi: un'attrazione imperdibile per chi sogna destinazioni fuori dal comune

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Emma Santo

Giornalista e Web Content Editor

Giornalista pubblicista, web content editor e storyteller, scrive di viaggi, enogastronomia, arte e cultura. Per lei, scrivere è come viaggiare.

Una meraviglia naturale unica nel suo genere. Basti pensare che è il lago d’acqua dolce più lungo del mondo e uno dei più antichi, tra i soli venti del pianeta che hanno più di un milione di anni. E ancora: è il secondo lago più profondo del pianeta e il secondo per volume, dopo il Bajkal in Siberia. Le sue acque lambiscono Tanzania, Burundi, Repubblica Democratica del Congo e Zambia. Vi portiamo alla scoperta del Tanganica, uno dei grandi laghi dell’Africa orientale.

Tanganica, il lago più lungo del mondo

Il lago Tanganica è situato all’interno della Great Rift Valley, che va dal Libano al Mozambico, ed è delimitato dalle pareti montuose della valle. Ha una forma stretta e allungata e raggiunge una profondità di ben 642 metri sotto il livello del mare. Ciò lo rende il secondo lago africano per estensione, dopo il Vittoria, e il più profondo in assoluto di tutto il continente. Dei quattro Paesi bagnati dalle sue acque, Tanzania e Repubblica Democratica del Congo si dividono quasi equamente l’80% della territorialità.

Si stima che il lago abbia all’incirca 10 milioni di anni. Data la sua età e la sua posizione, gli scienziati stanno conducendo ricerche sulla geologia sedimentaria del Tanganica per saperne di più sulla storia climatica e ambientale dell’Africa. Queste rive sono state abitate fin dall’antichità. Il lago prende il nome dalla tribù dei Babembe, nella cui lingua era chiamato “acqua ricca di pesci” o “Yetanga yanya”, con il tempo trasformatosi in ‘Tanganica’.

Tale immenso specchio d’acqua divenne noto agli europei solo nel 1858, quando gli esploratori inglesi Richard Burton e John Speke vi si imbatterono durante una spedizione finalizzata alla ricerca della sorgente del Nilo, per scoprire che il fiume Ruzizi a nord sfociava nel lago e non ne usciva. Fino al 1961, il lago Tanganica divideva i territori belgi (Congo Belga e Ruanda-Urundi) da quelli britannici (Tanganika e Rhodesia Settentrionale).

Uno dei laghi biologicamente più ricchi del pianeta

Il Tanganica è considerato uno dei laghi più ricchi del pianeta dal punto di vista biologico. Secondo l’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura (IUCN), “nessun luogo sulla terra ospita una tale varietà di vita”. Delle oltre 2000 specie presenti, più della metà non si trovano in nessun altro posto. Il 98% dei ciclidi, che costituiscono i due terzi di tutti i pesci nel lago, sono endemici.

I coccodrilli popolano la maggior parte della costa, tranne che nei dintorni di Mpulungu, nello Zambia, probabilmente a causa del rumore delle barche a motore, il che consente di nuotare nell’acqua calda, limpida e priva di sale, che passa dalla quiete alle onde alte ideali per il bodysurf.

Le spiagge di Bujumbura, nel Burundi, sono invece tra le migliori urbane di qualsiasi Paese africano senza sbocco sul mare. Anche qui il nuoto è considerato sicuro e la temperatura dell’acqua è piacevole per una nuotata. Durante tutto l’anno, il lago Tanganika rimane una vera attrazione per tutti gli amanti di sci nautico, vela, pesca sportiva ed escursioni.

Intorno al lago si trovano quattro aree protette, tra cui il Gombe Stream National Park, dove la primatologa Jane Goodall ha trascorso molti anni a studiare il comportamento degli scimpanzé in via di estinzione. Ci sono, poi, la Riserva naturale di Rusizi in Burundi, il Parco nazionale dei Monti Mahale in Tanzania e il Parco nazionale di Nsumbu in Zambia.

Numerose le località rivierasche da esplorare, in particolare sulla costa meridionale e nord-orientale. Tra queste, Kigoma, città della Tanzania occidentale, punto di arrivo per chi attraversa il Paese con la Central Line. Immersa in un affascinante ambiente tropicale, con la cornice delle montagne del Congo in lontananza, è un luogo comodo da cui partire con la motonave per visitare il Gombe National Park, uno dei gioielli meglio custoditi del Paese.