La bella stagione è sempre più vicina e, in un modo o nell’altro, si rivela il momento dell’anno ideale per fare trekking. Di sentieri in Italia ce ne sono davvero tantissimi, ma oggi vogliamo portarvi a scoprire il più panoramico del nostro Paese: il Cammino delle Dolomiti.
Cosa c'è da sapere sul Cammino delle Dolomiti
Le Dolomiti, da molti considerate le montagne più belle della Terra, sono in grado di regalarci scorci che il resto del mondo ci invidia. Ammirarle a passo lento e udendo al contempo i suoni della natura, non può che essere un'esperienza a dir poco appagante.
E il Cammino delle Dolomiti ci permette di farlo al massimo possibile: è un percorso ad anello che si dirama in 30 tappe che abbracciano l'intera provincia di Belluno. In poche parole questa straordinario tragitto porta a conoscere le terra di Tiziano, Dino Buzzati, Papa Luciani. Delle Dolomiti Patrimonio Unesco, del Parco Nazionale, del Piave. Di Marmolada, Civetta, Pelmo, Tofane, Tre Cime. Di Belluno, Feltre, Cortina d'Ampezzo, del Vajont.
Una tappa al giorno, per un mese intero, attraverso cinquecento affascinanti chilometri. Ovviamente ognuno può strutturarlo come preferisce, magari si possono fare due tappe a scelta, per un fine settimana lento e all'insegna dell'autenticità. In sostanza, lo si può modulare come riteniamo più opportuno.
Questo sentiero che porta nel cuore delle Dolomiti è stato pensato per andare a piedi, ma ai più avventurosi farà piacere sapere che per molti tratti è percorribile anche in bicicletta.
Per chi è indicato
Il Cammino delle Dolomiti non è solo un semplice trekking: aiuta a ritrovare se stessi, a combattere la fatica e lo stress di tutti i giorni grazie al silenzio, alla condivisione e al confronto con la persone che si incontrano, permette di vivere la storia, la spiritualità e la cultura dei luoghi.
Pe compierlo è necessario l'impegno, la dedizione, l'amore per la terra che si attraversa e per la gente che vi si può incontrare. 30 tappe che sono impegnative per lunghezza, ma che allo stesso tempo presentano un tracciato agevole e non pericoloso, pensato per i gruppi e le famiglie desiderose di un contatto emozionante con la natura di queste montagne.
Ma non solo: le soste si possono fare in località dove sono presenti strutture ricettive adatte a chi cammina, spartane ma dignitose e di prezzo contenuto. Parliamo di agriturismi, bed &breakfast, campeggi, ostelli, case per ferie, rifugi. Luoghi in cui ci sono a disposizione anche i timbri per riempire le trenta caselle e completare la tessera del viandante. La difficoltà è E o EE, in funzione della tappa scelta.
Le 30 tappe del Cammino delle Dolomiti
Come vi accennavamo in precedenza, le tappe del Cammino delle Dolomiti sono ben 30 e conducono direttamente a contatto con la dimensione più autentica di queste straordinarie montagne, seguendo le orme lasciate dall’uomo nei secoli.
Ciò vuol dire che il percorso mette in relazione i luoghi della più antica presenza umana e delle più rilevanti testimonianze storiche e artistiche nella provincia di Belluno, perle incastonate in una natura preziosa. Si seguono le antiche muratiere e i sentieri che l’uomo ha tracciato in quota, prima che fossero create le attuali strade di fondovalle.
Nel dettaglio le tappe si suddividono in:
- tappa n. 1 San Vittore – Facen;
- tappa n° 2 – Facen, Cima Loreto;
- tappa n° 3 – Cima Loreto, Croce d’Aune;
- tappa n° 4 – Croce d’Aune, Arson;
- tappa n° 5 – Arson, Col Cumano;
- tappa n° 6 – Col Cumano, Sospirolo;
- tappa n° 7 – Sospirolo, Val Imperina;
- tappa n° 8 – Valle Imperina, Col di Prà;
- tappa n° 25 – Perarolo di Cadore, Longarone;
- tappa n° 26 – Longarone, Farra d’Alpago;
- tappa n° 27 – Farra d’Alpago, Nevegal;
- tappa n° 28 – Nevegal, Belluno;
- tappa n° 29 – Belluno, Trichiana;
- tappa n° 30 – Trichiana, San Vittore.
Lungo tutti questi chilometri le meraviglie da non perdere sono davvero tantissime.
Cosa vedere assolutamente
Difficile fare una selezione delle meraviglie da ammirare durante il Cammino delle Dolomiti, ma secondo il nostro punto di vista non dovete assolutamente perdervi ciò che vi stiamo per elencare.
Per prima cosa il punto di partenza: il Santuario dei Santi Vittore e Corona alle porte di Feltre. Si tratta di un'antica basilica che si rivela una gemma della fede arroccata sul Monte Miesna da cui si scende percorrendo il Sentiero dei Capitelli fino all'abitato di Anzù.
Molto interessante è anche la quarta tappa che parte dalla piazza di Croce d’Aune, nel comune di Pedavena, ossia dal territorio del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi. Da qui si imbocca il sentiero “Chiesette pedemontane” che porta al borgo di Arson.
Particolarmente panoramica è la tredicesima tappa che da Passo Falzarego segue diversi sentieri che conducono in angoli del nostro Paese che tolgono davvero il fiato.
Altrettanto eclatante è la tappa numero 17 che ha inizio dalla chiesa parrocchiale di S. Giustina, collocata nella piazza principale di Villagrande e prosegue per via Tarin in direzione Larietto, da dove si può intravedere la via Crucis che porta al Colle del Calvario, un antico sito religioso di epoca preromana.
L’itinerario si sviluppa poi in costa fino ad incontrare la strada forestale. Durante questo tratto avrete l'opportunità di intraprendere il percorso “troi di mistieri” che si snoda prima in discesa fino a Mulino Berto e poi in salita verso Dosoledo. Una volta attraversato questo caratteristico paesino di montagna, si giunge a borgata Sacco dove si incontra un altro interessante itinerario tematico “al troi dli tradizion” che collega Dosoledo a Candide e che presenta numerose sculture rappresentanti la storia e le tradizioni del luogo.
La tappa 24, invece, inizia dalla Piazza di Pieve di Cadore, nei pressi della chiesa di S. Maria Nascente, e prosegue fino al santuario del Cristo Crocifisso dove alcune scalette e un sentiero conducono alla pista ciclabile da seguire verso Tai.
Percorrendo la pista ciclabile, una volta superata la vecchia stazione ferroviaria e il campo di pattinaggio, è necessario attraversare la strada asfaltata che porta a Cortina d’Ampezzo. Da lì si prosegue fino ad attraversare un ponte che conduce alla alla meta finale della tappa: Perarolo di Cadore, dove è possibile visitare il Museo del Cidolo e del Legname, la chiesa parrocchiale di S. Nicolò, nonché la “villa reale” Palazzo lazzaris-Costantini.
Infine, molto interessante (anche se in realtà sono una più bella dell'altra) è la tappa numero 29 che parte da Piazza Duomo a Belluno e sale verso il quartiere di Mussoi. Da qui si attraversa poi il Bosco delle Castagne per raggiungere il paese di Tisoi caratterizzato dalla presenza di numerose case tradizionali che conservano ancora il cosiddetto “piol”, la terrazza esterna in legno.
L'itinerario scende verso Bribano e la chiesetta di San Nicolò a Bribanet per poi giungere a Longano e quindi in località San Felice dove si attraversa l’omonimo ponte sul fiume Piave arrivando a Trichiana.
Insomma, passo dopo passo il Cammino delle Dolomiti regala meraviglie davvero uniche nel loro genere.