Tra sacro, profano e natura: il trekking delle meraviglie

Un percorso unico che si snoda tra meraviglie sacre e profane immerse nella natura. Sono i Tesori di Trambileno e sono bellissimi

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Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor

Una laurea in Storia dell’arte, un master in comunicazione e giornalismo e una vocazione per la scrittura, scova emozioni e le trasforma in storie.

Il mondo che abitiamo non smette mai di stupirci perché è pieno di meraviglie che incantano. Ma c’è un luogo che, più di altri, non smette mai di stupirci per il suo straordinario patrimonio naturale, artistico e culturale. Quel posto si chiama Italia.

Il nostro Paese, infatti, ha tutto ciò di cui ha bisogno un viaggiatore per vivere esperienze uniche ed entusiasmanti, per costruire ricordi di viaggio indelebili. E se è un’avventura all’insegna della natura che volete vivere e conservare nel cuore e nell’anima, c’è un solo luogo in cui dovete recarvi, e preparatevi perché vi sorprenderà.

Ci troviamo nella straordinaria provincia di Trento, a pochi chilometri da Rovereto, l’Atene del Trentino. È qui che esiste un percorso unico che si snoda tra meraviglie sacre e profane mentre tutto intorno, la natura rigogliosa, fa da cornice straordinaria a un trekking unico che porta alla scoperta di fortezze, chiese ed eremi scavati nella roccia. Sono i Tesori di Trambileno e sono bellissimi.

Benvenuti a Rovereto, luogo di autenticità e bellezza

Non è un caso che il Trentino sia scelto da migliaia di viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo e desiderosi di recuperare quel contatto con la natura più autentica e selvaggia. E quello che offre il territorio è proprio questo: avventure all’aria aperta che conducono alla scoperta di un ricco patrimonio culturale e naturale.

Ed è proprio vicino al Castello di Rovereto, uno dei più importanti esempi di fortificazione alpina del tardo medioevo, che parte un percorso unico, un trekking delle meraviglie denominato I Tesori di Trambileno.

Un’avventura straordinaria che permette ai visitatori di immergersi nella storia millenaria di questa regione, mentre godono della bellezza incontaminata della natura alpina.

Il punto di partenza di questo emozionante trekking è situato proprio nelle vicinanze del suggestivo Castello di Rovereto, un’imponente testimonianza dell’architettura militare medievale che domina l’orizzonte. Questo castello, uno dei più importanti esempi di fortificazione alpina del tardo Medioevo, offre non solo una vista panoramica spettacolare sulla valle sottostante, ma anche un punto di partenza ideale per esplorare la regione circostante.

Il percorso dei Tesori di Trambileno conduce i visitatori attraverso un viaggio indimenticabile, offrendo la possibilità di scoprire antichi sentieri e siti storici che raccontano le vicende di un passato ricco di avvenimenti. Lungo il cammino, gli escursionisti avranno l’opportunità di ammirare antiche rovine, borghi medievali e testimonianze dell’antica vita alpina.

Il corso del Fiume Leno a Rovereto
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Fiume Leno a Rovereto

Alla scoperta dei Tesori di Trambileno: il percorso

Natura, storia, sacro e profano qui si intrecciano e diventano una cosa sola portando gli esploratori a percorrere le vie degli antichi pellegrini. Il punto di partenza di questa escursione è a Trambileno (che significa “tra ambi i Leni”): si tratta dell’Eremo di San Colombano che, siamo certi, non ha bisogno di presentazioni.

Stiamo parlando di un edificio abbarbicato sulla roccia che sfida la forza di gravità. L’eremo di San Colombano, dedicato all’omonimo Santo, incanta per la sua posizione sospesa tra cielo e terra. L’edificio è il punto di partenza di escursioni e itinerari volti alla scoperta dell’intero territorio.

Per raggiungere l’eremo è necessario percorrere 102 scalini a strapiombo sul fiume Leno. La visita all’interno è totalmente gratuita e vi permetterà di scoprire tutta la spiritualità di un luogo incredibile. L’eremo di San Colombano viene solitamente aperto da maggio a settembre nelle domeniche e nei festivi, ma consigliamo comunque di informarvi sui giorni e sugli orari di apertura al pubblico.

Eremo di San Colombano, costruito a strapiombo sulla roccia
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Eremo di San Colombano

Da qui, poi, potete attraversare un antico ponte sul torrente, vicino al quale spicca la chiesetta di Sant’Antonio Abate, il luogo perfetto per riprendere fiato e meditare. La strada militare del “Perch” che prosegue, vi porta direttamente alla frazione Ca’ Bianca.

Qui inizia il tratto più suggestivo del cammino: un rigoglioso bosco si aprirà davanti ai vostri occhi, dopo averlo percorso vi ritroverete nella frazione di Moscheri dove è possibile ammirare il Santuario della Madonna de La Salette. Costruito nel 1856, e consacrato alla Vergine, l’edificio domina dall’alto la valle definendo il paesaggio urbano. Una silenziosa e suggestiva pineta, che si snoda tutto intorno, è il luogo ideale per rigenerare i sensi e ricaricare le energie.

Nel rientro, se desiderate allungare il percorso, una volta che vi ritrovate ai piedi della scalinata dell’Eremo di San Colombano, potreste prendere il sentiero nel bosco che raggiunge le sponde del lago San Colombano dopo aver superato l’omonima diga. Lo stretto lago è un piccolo paradiso d’acqua cristallina immerso nella folta vegetazione. Lasciatevi meravigliare dalla sua bellezza percorrendo il sentiero che lo costeggia in tutta la sua lunghezza, fino all’acquedotto di Spino. Da lì potreste tornare seguendo il medesimo percorso, oppure prendere un piccolo sentiero in salita che si ricongiunge con Trambileno attraverso la SS46 e poi la strada provinciale del paese.

Cosa vedere nelle vicinanze: un viaggio emozionante tra natura e storia

Un altro percorso di trekking, più impegnativo, parte da Trambileno, in particolare dalla frazione Boccaldo. Da qui si cammina per circa 12 chilometri immergendosi nei folti boschi montani, fino a raggiungere il rifugio Lancia, preso anche come punto di partenza per escursioni sul celebre Monte Pasubio.

Questo massiccio ebbe un ruolo di grande rilevanza durante la Prima Guerra Mondiale e rappresenta tutt’oggi una testimonianza a cielo aperto di ciò che accadde. Sono vari i percorsi che toccano molteplici punti storici, tra mulattiere, forti, trincee, tunnel scavati nella roccia e ponti. Uno dei percorsi più suggestivi è la Strada delle 52 gallerie. Chiamata anche “Strada della Prima Armata”, è un’ex mulattiera che attraversa la montagna per più di 6 chilometri, dei quali più di 2 sono costituiti da gallerie numerate scavate nella roccia.

La suggestiva Strada delle 52 gallerie, testimonianza della Prima Guerra Mondiale sul Monte Pasubio
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Strada delle 52 gallerie, sul Monte Pasubio

Se volete andare alla scoperta delle altre meraviglie del territorio, allora, potete proseguire verso le altre montagne del primo conflitto mondiale e salire sulle cime suggestive e panoramiche del Col Santo, del Monte Testo e del Palon, la zona sacra del Monte Pasubio.

Da inserire dell’itinerario è anche il Forte Pozzacchio (chiamato anche Forte Valmorbia dal telesco “Werk Valmorbia”), l’ultima fortezza austroungarica scavata nella roccia e totalmente restaurata dal 2005. Situato alle pendici del Monte Pasubio, nel comune di Trambileno, quest’opera faceva parte della linea difensiva del Trentino meridionale, che partiva da Riva del Garda, passava per Rovereto e saliva verso gli altipiani di Folgaria e Lavarone. In questo luogo della memoria vengono organizzati eventi per commemorare i caduti della Grande Guerra.