GeoGuessr, CityGuesser e gli altri: l’esplosione dei giochi di “Travel déjà vu” durante la pandemia

Le memorie reali o immaginarie del viaggio si fondono con la tecnologia: questi giochi vi faranno avere meravigliosi déjà vu

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Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor

Una laurea in Storia dell’arte, un master in comunicazione e giornalismo e una vocazione per la scrittura, scova emozioni e le trasforma in storie.

E se fosse un’affascinante errore della mente a darci la possibilità di viaggiare? Come quando trascorrevamo le nostre ore in aeroporto in attesa del nostro volo dopo l’ennesimo ritardo e avevamo sempre addosso quella sensazione di aver già vissuto quella situazione. O forse eravamo già stati in quello stesso luogo?

Destinazioni, persone ed esperienze, ogni giorno tutti noi viviamo delle avventure uniche che si amplificano poi proprio in occasione dei viaggi. Ma che succede quando sentiamo addosso quella sensazione di aver già visto e vissuto una determinata cosa?

Con il termine francese déjà vu si indica una piccola anomalia della nostra memoria che avviene quando entrando in contatto con qualcosa, qualsiasi essa sia, proviamo la sensazione di aver già vissuto quella esperienza, come se i ricordi si confondessero. Con il tempo qualcuno ha parlato di questa sensazione come una profezia, un potere magico o una memoria di vita passata.

E non c’è da stupirci che proprio i più grandi déjà vu che abbiamo avuto tutti si siano verificati proprio in viaggio: le emozioni, le attese, gli incontri e gli scontri con le persone, i volti, le lingue e le culture possono confondersi l’uno con l’altro e mescolare i nostri ricordi.

Ed è incredibile che tutto questo, adesso, ci venga in soccorso per farci tornare a viaggiare. Perché se prima questa piccola confusione mentale poteva lasciarci spiazzati, ora quasi la bramiamo come soluzione di una normalità che apparentemente abbiamo perso. E lo dimostra il fatto che, sul déjà vu, siano basati alcuni dei più utilizzati e apprezzati giochi di realtà virtuale, esplosi letteralmente durante la pandemia.

Non c’è da stupirsi, quindi, che giochi di viaggio come City Guesser siano così in voga ultimamente. Il gioco ci catapulta in una passeggiata lungo una strada cittadina a scelta, in qualsiasi città del mondo e bisogna, senza punti di riferimento, indovinare la posizione facendo cadere un segnaposto su una mappa.

Un gioco tutt’altro che facile ma che chiede alla nostra memoria, esperenziale o visiva, di mettere in moto tutte le sue risorse. Così fa anche GeoGuessr basato su Google Maps Street View, un gioco fondato sulle esperienze reali delle persone che filmano le loro passeggiate in città e che consentono al giocatore di viaggiare intorno al mondo con la richiesta di riconoscere quello che lo circonda.

Ed eccolo lì il déjà vu: nella nostra mente i ricordi si confondono e si uniscono a quello che che crediamo di sapere perché forse lo abbiamo osservato attraverso una fotografia, un video condiviso sui social network o, semplicemente, lo associamo a qualcosa che ci ricorda altro.

E che dire di Dov’è finita Carmen Sandiego? Il gioco di Google Earth provocherà i più importanti déjà vu a tutti i bambini degli anni ’90 che, tra  grafica computerizzata della vecchia scuola e geografia moderna, richiederà tutte le nostre abilità per trovare la protagonista girando il globo tra luoghi conosciuti o idealizzati.