La CNN elogia il modo in cui l’Italia combatte il turismo di massa

La nuova idea italiana per combattere il turismo di massa spopola negli Stati Uniti

L’Italia (come risaputo) prima della pandemia da Coronavirus era uno dei Paesi più amati e visitati dell’intero pianeta. Situazione certamente piacevole sotto vari aspetti, ma da altri lati piuttosto preoccupante. A parlare di tutto ciò è la CNN in un lungo articolo scritto dalla giornalista Julia Buckley, che fa anche un grande elogio alla nuova modalità italiana di “combattere” il turismo di massa.

L’articolo in questione inizia raccontando Firenze e le lunghe file per visitare luoghi unici al mondo come la Galleria degli Uffizi. Basti pensare che, nei periodi turistici più affollati, da queste parti passavano circa 12.000 visitatori al giorno, viaggiatori che il più delle volte oltrepassavano meravigliose opere d’arte rinascimentali per correre a scattare selfie con capolavori come la Venere di Botticelli, la Sacra Famiglia di Michelangelo e la Venere di Urbino di Tiziano.

E a tal proposito la giornalista riporta anche il cattivo comportamento di molti visitatori, così poco rispettoso che le autorità fiorentine istituirono persino una sorta di “campagna di buon comportamento”, con multe fino a 500 euro per coloro che venivano sorpresi a fare picnic all’aperto o che si erano seduti su monumenti o graffiti.

Tuttavia, la pandemia ha reso tutto ciò un lontano ricordo e, prima che il turismo riprenda davvero quota, è necessario accertarsi che la situazione non torni come quella di un tempo.

Ed è così che è nato il progetto “Uffizi Diffusi“, vale a dire che tutte le opere conservate nel deposito degli Uffizi saranno esposte in giro per la Toscana trasformando, come sottolinea la giornalista,” la regione più famosa d’Italia in un grande museo sparso“.

A tal proposito il direttore degli Uffizi Eike Schmidt ha dichiarato a CNN Travel che l’idea gli era venuta in mente durante il blocco del 2020 e che, nel periodo di chiusura del museo, ha deciso in quali siti poter realizzare tale intuizione e con quali opere d’arte abbinarli.

Lo scopo, chiaramente, è quello di creare un diverso tipo di turismo poiché l’arte non può sopravvivere solo nelle grandi gallerie. Anzi, si ha bisogno di nuovi spazi espositivi e proprio in quei luoghi in cui è nata l’arte stessa.

Come rivela la CNN i dettagli di questo progetto sono ancora tenuti nascosti, ma Schmidt sta progettando “almeno 60, forse anche 100 spazi espositivi” in tutta la Toscana. Infatti, ha lasciato intendere che verranno inclusi posti come una villa che un tempo apparteneva alla famiglia Medici a Montelupo Fiorentino, ma anche siti di Livorno e Montecatini Terme.

Inoltre, da quando il progetto è stato annunciato, altre località si sono mostrate desiderose di farne parte a tal punto che stanno mettendo a disposizione diverse proprietà. Tra queste la bellissima Viareggio, città costiera in stile art nouveau, Seravezza dove sorge un’altra bellissima villa medicea e Lucca con il suo maestoso Palazzo Ducale.

Gli “Uffizi Diffusi” mirano, quindi, a riportare l’arte da dove è venuta per la prima volta, collegando le persone direttamente al loro patrimonio. Un’idea assolutamente ammirevole e che piace molto agli statunitensi, che avevano già elogiato il sistema tutto italiano e vincente degli alberghi diffusi.