Con i sei nuovi borghi appena annunciati, salgono a 354 i Borghi più belli d’Italia. Da Nord a Sud dello Stivale, i nuovi borghi sono Fontainemore, in provincia di Aosta, Barolo, in provincia di Cuneo, Clusone, in provincia di Bergamo, Caldes, in provincia di Trento, Nemi, in provincia di Roma, e Maratea, in provincia di Potenza.
La certificazione per poter fare ingresso nell’associazione dei Borghi più belli d’Italia conta ben 72 parametri e sono più di 900 i Comuni italiani che hanno chiesto di essere valutati per essere ammessi nella lista.
I sei nuovi borghi hanno superato tutte le prove e ora sono pronti ad attirare turisti da ogni dove, per scoprire le loro bellezze. Scopriamoli insieme.
Il borgo di Fontainemore, Valle d'Aosta
A 760 metri d'altezza nella media Valle del Lys, in Valle d’Aosta, Fontainemore è una
località con spiccate caratteristiche di ruralità che conserva intatti valori paesaggistici, naturalistici e architettonici. Se uniamo a questi elementi la convivialità, il senso di ospitalità e le tante iniziative a favore del turismo, troviamo il borgo ideale per trascorrere momenti di vacanza e relax.
Il borgo di Barolo, Piemonte
Chi ha visitato il borgo di Barolo, nel cuore delle Langhe, forse pensava fosse già uno dei Borghi più belli d'Italia, perché è assolutamente uno dei più pittoreschi che esistano nel nostro Paese. Quando si pensa a Barolo lo si associa automaticamente al vino: la sua presenza si respira in ogni angolo di strada (c'è anche un famoso museo del vino, il WiMu).
E il vino Barolo fa di Barolo paese una sorta di "luogo sacro" o luogo di "pellegrinaggio" per gli amanti del nettare degli dèi. Barolo è già un borgo molto turistico, ma che ha comunque mantenuto una sua identità che pare non avere alterato né il carattere tranquillo delle sue genti né il loro ritmo di vita. Ora è ufficialmente uno dei Borghi più belli d'Italia.
Il borgo di Clusone, Lombardia
Clusone è da sempre uno dei più importanti centri culturali dell’alta Val Seriana, in Lombardia. Qui hanno soggiornato personaggi illustri come Giuseppe Verdi, che spesso
frequentava il moderno salotto della Contessa Maffei, dove si racconta abbia musicato l’"Attila", durante serene e tranquille vacanze estive sull’altopiano.
Passeggiando per le vie di Clusone troviamo tantissime testimonianze del passaggio di grandi artisti e il centro storico è abbellito da palazzi arricchiti da affreschi che narrano il periodo di maggiore splendore artistico, culturale e commerciale del borgo, quando era sotto il dominio della Serenissima.
Il borgo di Caldes, in Trentino
Caldes si trova nella parte bassa della Val di Sole. Con le sue frazioni Samoclevo,
San Giacomo, Cassana, Tozzaga, Bordiana e Bozzana, è caratterizzato da una
forte attività agricola e circondato da numerosi meleti e frutteti. Nella parte orientale
del paese troviamo le antiche mura di Castel Caldes, affacciato sul torrente Noce.
Eretto nel 1230, fu rimodellato più volte ed è teatro di antiche leggende.
Si dice, infatti, che qui venne imprigionata da suo padre una giovane donna di nome Olinda, innamorata di un menestrello ma già promessa in sposa al conte Ulrico. La ragazza, consapevole del suo amore impossibile, decise di lasciarsi morire di fame nella camera più alta del castello, dove era costretta ormai da tempo. Oggi è possibile visitare la Stanza di Olinda, dove la sofferenza di questa fanciulla permea ancora nell'atmosfera.
Adiacente al castello sorge la piccola e interessante cappella dedicata alla Vergine Maria, che racchiude alcuni splendidi affreschi. Molto caratteristiche sono anche le frazioni di Caldes, come Samoclevo, con la sua rocca posta alle pendici del Monte Vesa, a quasi mille metri di altitudine, in posizione dominante sull'intera valle.
Il borgo di Nemi, Lazio
Nemi è un caratteristico borgo che si affaccia sull’omonimo lago, famoso in tutta
Italia per le sue fragole. Per questo è anche detto "il paese delle fragole". Il borgo si presenta con i suoi pittoreschi vicoli su cui s'affacciano botteghe artigiane e balconi fioriti. I suoi boschi di lecci e di castagni erano anticamente sede di divinità, e il lago incassato nel cratere di un vulcano spento ha per millenni custodito il mistero di due navi.
Dalle coltivazioni della valle, migliaia di fiori riforniscono costantemente i fiorai di tutta Europa e consentono agli abilissimi fioristi nemesi di creare composizioni di grande bellezza. Ma la vera ricchezza di Nemi è nel suo patrimonio storico e archeologico che ne fanno un luogo davvero unico, perché da qui nasce nientemeno che la storia di Roma, la nostra Capitale.
Il borgo di Maratea, Basilicata
Oltre ad essere considerata una rinomata meta di turismo balneare, Maratea è conosciuta anche come la “Città delle 44 chiese”. La perla del Tirreno, infatti, offre itinerari che portano alla scoperta dell’arte sacra legata alla presenza di chiese, cappelle
e monasteri sparsi su tutto il territorio.
Un lungo cammino di storia e di fede tra i monumenti più antichi e quelli più recenti consente di ammirare opere di straordinaria bellezza come dipinti, statue, elementi architettonici e, in particolare, affreschi datati tra il 1300 e il 1500, che fanno da cornice a tutti i luoghi di culto.
Tutte le frazioni hanno la propria chiesa, ognuna dedicata al Santo o alla Santa alla quale la comunità è particolarmente devota. Simbolo del paese è la Statua del Redentore, posta sulla vetta del Monte San Biagio, a picco sul mare, in una posizione altamente scenografica. Misura circa 22 metri ed è tra le statue più alte d’Italia.