Non è una moda ma un nuovo modo di vivere le vacanze e l’approccio con le mete prescelte: il turismo lento è il presente e il futuro del viaggio, un’occasione per promuovere uno stile di vita più sano e salutare che pone al centro l’accessibilità e l’inclusività e che consente di conoscere appieno le curiosità e l’anima di un territorio.
In quest’ottica, si inserisce la proposta di Bergamo per il 2024 con “Una città in cammino“, un’opportunità inedita per apprezzare le bellezze e gli angoli nascosti della città bassa e alta.
“Una città in cammino”: apprezzare Bergamo all’insegna del turismo lento
Partendo dal presupposto che “per conoscere davvero un luogo bisogna viverlo e sperimentarlo”, l’originale progetto ha riunito le esperienze condivise da cittadini e professionisti del turismo e ha messo a punto cinque percorsi tematici per svelare l’altro volto del tessuto urbano a residenti e turisti, tra curiosità e angoli nascosti dei 25 quartieri di Bergamo bassa e alta.
Dagli itinerari ispirati all’arte, a tema Lorenzo Lotto, ai “Luoghi di cura” a “Le acque in città”, passando per i parchi urbani per arrivare all’itinerario “Cultura d’Impresa”, dedicato ai tesori di archeologia industriale, il progetto segnala una rete di cammini che intercettano le principali tendenze di viaggio 2024 per ammirare “a passo d’uomo” tutte le meraviglie del capoluogo che ha appena conquistato la quinta posizione della classifica delle città con la migliore qualità della vita stilata dal Sole24Ore.
Si tratta di una preziosa occasione per promuovere la vita all’aria aperta e la cultura tramite un’esperienza di scoperta attiva, una modalità innovativa di visitare che si contrappone alla frenesia della quotidianità e rende protagonisti angoli urbani poco conosciuti, tradizioni, arte e storie da raccontare, con un occhio di riguardo al turismo sostenibile, alla tutela dell’ambiente, all’accessibilità anche alle persone con diverse abilità fisiche e alla mobilità dolce.
Per partecipare, basta scaricare gratuitamente l’app Orobie Active, seguire in autonomia il percorso grazie alle “dritte” degli esperti e di chi vive in quel luogo e condividere con la comunità le proprie impressioni per essere davvero parte dell’iniziativa.
I cinque percorsi tematici
Diamo ora uno sguardo ai primi cinque percorsi messi a punto da “Una città in cammino”, ideato e realizzato dall’agenzia di marketing territoriale Oros, in collaborazione con Orobie, finanziato dal Comune di Bergamo tramite il Bando contributi a sostegno di progetti per Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023, e che si inserisce nella macroarea tematica “La città dei tesori nascosti” per la promozione del territorio.
Lorenzo Lotto e i luoghi sacri: arte e itinerari di fede
L’escursione, pensata per gli appassionati di arte e di luoghi sacri, permette di fare la conoscenza con le più importanti opere di Lorenzo Lotto, in particolare nei quartieri di città bassa.
Il pittore veneziano attivo nel XVI secolo, a partire dal 1513 ha vissuto per oltre un decennio a Bergamo realizzando nelle chiese e presso residenze private una serie di capolavori ancora oggi in parte ammirabili. L’ottimo stato di conservazione delle opere raccolte in questo itinerario è il risultato di un grandioso lavoro di restauro condotto dalla Fondazione Credito Bergamasco nel quadro del progetto “Grandi Restauri”, iniziato nel 2007 e che a oggi, dopo gli ultimi interventi di ripristino datati 2022, può vantare il recupero di ben dieci opere del Lotto.
Tra le opere religiose che si potranno ammirare durante il percorso troviamo: “Il compianto sul Cristo Morto” (Basilica di Sant’Alessandro in Colonna), la “Pala Martinengo” (Chiesa dei Santi Bartolomeo e Stefano), la “Pala di Santo Spirito” (Chiesa di Santo Spirito), la “Pala di San Bernardino” (Chiesa di San Bernardino in Pignolo). Per completare la visita, l’ultima tappa consigliata è all’Accademia Carrara che racchiude altre opere del pittore.
Cultura d’Impresa: sulle orme dell’archeologia industriale
Si tratta di un nuovo sentiero cittadino che va alla scoperta dell’antica anima produttiva e industriale di Bergamo, ricercando quei siti di archeologia industriale che testimoniano la storia economica, produttiva e sociale del paese.
Un coinvolgente viaggio attraverso i secoli che, a partire dalla dominazione austriaca (1815-1859), porterà alla ribalta trionfi tecnologici, fallimenti, sperimentazioni e soprattutto la straordinaria abilità imprenditoriale delle genti bergamasche. Passeggiando tra le vie di città bassa si possono apprezzare vecchi filatoi, centrali idroelettriche, mercati e fabbriche, tutti complessi industriali in uno stato più o meno buono di conservazione, pronti a riprendere il loro ruolo nella vita collettiva della cittadinanza grazie a una dovuta riconversione.
Parchi della città: il trend del verde urbano
Da sempre, i parchi svolgono un ruolo fondamentale all’interno delle città, fungendo da luoghi di svago, passaggio o semplici oasi di tranquillità.
E, a Bergamo, tali spazi verdi rivestono un significato particolare, poiché rappresentano non soltanto un rifugio dalla frenesia urbana, ma anche vere e proprie testimonianze della storia più recente, a volte sotto forma di immense opere artistiche a cielo aperto.
Il percorso guida al cospetto di alcuni polmoni verdi della città, in modo da dare risalto a piccoli angoli di pace dalla grande bellezza naturalistica, che possano anche ispirare riflessioni più profonde grazie al loro significato storico e artistico.
Acque in città: il blue tourism
È il cammino che mira a raccontare come l’acqua sia centrale nello sviluppo di Bergamo, ricoprendo un ruolo vitale come fonte di energia, risorsa per lo sviluppo delle manifatture prima e delle industrie poi, ma anche come sistema di difesa, di irrigazione e per l’igiene personale.
Nel cuore di Città Alta, i visitatori possono seguire le tracce dell’Acquedotto Magistrale, le fontane monumentali che abbelliscono Porta Sant’Agostino e le piazze, mentre, nella parte bassa, l’importanza dell’acqua è altrettanto evidente, anche se in modi differenti. Qui, infatti, i numerosi canali artificiali, frutto di secoli di storia, hanno giocato un ruolo sempre più rilevante già a partire dal XII secolo, per poi cadere pian piano in disuso, fino a essere nascosti e quasi dimenticati, tanto che oggi è facile ignorarne l’esistenza se non si sa dove cercare.
L’intento del percorso è anche quello di permetterne la riscoperta sottolineando il loro valore storico, nella speranza che in futuro possano essere maggiormente valorizzati.
Luoghi di cura: quei siti mai toccati dal turismo
Infine, Bergamo ospita vari luoghi dedicati alla cura e all’accoglienza che si possono vedere con una passeggiata tra edifici in ottimo stato di conservazione, antiche chiese medievali, ex ospedali e siti in cui le testimonianze del passato sono ormai scomparse quasi del tutto.
Seguendo questo itinerario, sarà possibile ripercorrere oltre 500 anni di storia indagando nella secolare storia della sanità, e dei relativi luoghi di cura, a Bergamo, che si cela anche in angoli e scorci che potrebbero non essere così noti.