Bergamo e Brescia elogiate da ‘El Mundo’: “Due gioielli italiani da scoprire”

Le due gemme lombarde, elette Capitale Italiana della Cultura 2023, conquistano il quotidiano spagnolo 'El Mundo' che ne svela peculiarità e tradizioni

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Emma Santo

Giornalista e Web Content Editor

Giornalista pubblicista, web content editor e storyteller, scrive di viaggi, enogastronomia, arte e cultura. Per lei, scrivere è come viaggiare.

La bellezza paesaggistica e monumentale, la storia che si lascia attraversare, la vivacità culturale e le tradizioni gastronomiche di Bergamo e Brescia varcano i confini italiani e approdano in Spagna, sulle pagine del quotidiano El Mundo. L’articolo si dipana come un viaggio alla scoperta delle due città, invitando i visitatori a visitarle e stuzzicando la loro fantasia attraverso la descrizione di peculiarità e curiosità di questi “due gioielli della Lombardia che, oltre a condividere una regione del nord del Paese, quest’anno si fregiano insieme del titolo di Capitale Italiana della Cultura 2023”.

Bergamo e Brescia, raccontate da El Mundo

“In una è stato inventato il famoso gelato alla stracciatella, ispirato all’omonima zuppa fatta con brodo e uovo sbattuto. L’altra ha vinto l’ultima edizione del concorso per il miglior panettone del mondo”. Così Isabel García inizia il suo articolo pubblicato su El Mundo in cui celebra Bergamo e Brescia, “lontane dal classico circuito di Roma, Firenze o Venezia ma con tanta storia, bellezza e brio come ognuna di loro”.

Come ricorda la giornalista spagnola, è la prima volta che due città detengono contemporaneamente l’ambito riconoscimento, dando vita a una sola Capitale della Cultura. Lo stesso tema portante, “La città illuminata”, intenzionalmente singolare e non plurale, è una prima testimonianza della decisione che Bergamo e Brescia hanno preso nel progettare insieme questo anno speciale. I visitatori sono invitati a scoprire questi “tesori nascosti” a circa un’ora da Milano,  separati da una cinquantina di chilometri, godendo dei progetti e iniziative che nel 2023 le stanno vedendo brillare più che mai, tra mostre, festival, concerti e programmi imperdibili.

Ma come appaiono queste due perle italiane agli occhi degli stranieri? Ciò che colpisce al primo sguardo è lo splendido paesaggio in cui sono incastonate, “al riparo tra montagne verdi, vallate lussureggianti, laghi eterni (come il Garda) e castelli arroccati prodigiosamente sulle colline”. E poi c’è il loro autentico fascino senza tempo, una storia che si legge su ogni pietra, ciascuna scritta nel suo modo peculiare. “Bergamo è medievale, preziosa ed elegante. Brescia, importante colonia romana nell’antichità”. La penna si sofferma quindi su una descrizione più dettagliata di ciascuna delle due città, svelando curiosità e attrattive, e guidando i lettori in un viaggio che ha in sé tutto il gusto autentico della scoperta.

Bergamo, attrazioni imperdibili e curiosità culinarie

Si comincia con Bergamo, partendo da Piazza Vecchia, epicentro della Città Alta, descritta dal celebre architetto Le Corbusier come “la più bella d’Europa”, con il Palazzo della Ragione, la fontana Contarini e le sue trattorie, la contigua Piazza del Duomo e la basilica di Santa Maria Maggiore. Le suggestioni medievali sono ancora palpabili nei 100 rintocchi del Campanone della Torre Civica, che continuano a suonare ogni sera alle 22, per ricordare quando le quattro porte della città si chiudevano per il coprifuoco notturno.

Nella zona bassa, invece, la giornalista di El Mundo invita a non perdere l’Accademia Carrara, considerata il museo del collezionismo italiano, che offre un viaggio di cinque secoli attraverso la storia dell’arte italiana, dal Rinascimento all’Ottocento, tra capolavori firmati da Botticelli, Raffaello, Bellini, Rubens, Tiziano o Caravaggio, il cui allievo, Cecco, è protagonista di una delle mostre chiave di questo 2023.

A stuzzicare la curiosità (e il palato) dei visitatori è anche la storia del primo gelato alla stracciatella, “inventato nel 1961 al caffè La Marianna per mano di Enrico Panattoni, il suo titolare, che ideò un composto che veniva stracciato versando cioccolato fuso sopra una crema di panna, latte, tuorli e zucchero. Nel bar si usano ancora le macchine verticali di allora, le Carpigiani L40, con campana in rame stagnato. Da notare – ricorda Isabel García – che la cucina è una parte vitale di Bergamo, tanto da essere stata Città Creativa della Gastronomia dall’Unesco e Città Europea del Formaggio, con 30 tipologie offerte”.

Bergamo
Fonte: iStock
Bergamo, tra attrazioni e curiosità

Brescia, viaggio nella natura, nella storia e nel gusto

Da Bergamo si parte alla volta di Brescia, e l’articolo di El Mundo ricorda che ci sono diversi modi per farlo. Tra questi, la pista ciclabile di 155 chilometri tra castelli, monasteri, uliveti e montagne, e la Via delle Sorelle, un percorso escursionistico bidirezionale di 130 chilometri in sei tappe che attraversa 36 comuni, mostrando il lato più verde e naturale delle due città, oltre alle loro meraviglie urbane.

Fiore all’occhiello della città è il Parco Archeologico di Brixia, la Brescia romana, patrimonio dell’UNESCO, che offre un percorso nella città antica tra i più significativi e meglio conservati d’Italia. Qui si può camminare nella storia, tra il santuario di età repubblicana, il Capitolium con i resti di età imperiale e le integrazioni museali ottocentesche, la Vittoria Alata, con parte del deposito dei bronzi e il Teatro Romano.

Fno al termine dell’anno, Piazza Vittoria ospita il portale “The gate 2023”, realizzato in occasione di Bergamo Brescia Capitale italiana della Cultura. Il progetto consiste in due installazioni (l’altra situata a Bergamo in piazza Matteotti), che collegano in tempo reale le due città e permettono un’interazione diretta ed esperienziale per tutti coloro che le attraverseranno.

Oltre ai vari tesori artistici, architettonici e culturali, Brescia è famosa anche per un altro fenomeno pressoché unico in Italia: la cosiddetta “piazza delle due cattedrali”, con il Duomo Nuovo che si erge maestoso al centro di Piazza Paolo VI, vantando la terza cupola più alta d’Italia, e il Duomo Vecchio, conosciuto anche come “Rotonda” per la sua forma circolare – fu costruito a partire dal 1.100 da una antichissima Corporazione di muratori specializzati.

Lo sguardo viene poi rapito dal Castello arroccato sul colle Cidneo, che costituisce uno dei più affascinanti complessi fortificati d’Italia e il secondo più grande d’Europa, in cui si possono leggere ancora oggi i segni delle diverse dominazioni. Tra le sua mura, accoglie anche due musei: il Museo delle Armi Luigi Marzoli e il Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia. Ai suoi piedi – si legge ancora su El Mundo – si trova, invece, il prestigioso vigneto Pusterla, riconosciuto come il più grande vigneto urbano produttivo del Vecchio Continente. Infine, la giornalista spagnola invita a non lasciare Brescia senza aver prima provato alcuni dei suoi piatti forti: i casoncelli, tipici ravioli bresciani ripieni di carne, e per dessert, il bossolà, descritto dall’autrice spagnola come “una sorta di delizioso panettone con un buco al centro”.

Brescia
Brescia, viaggio nella natura e nella storia