Il “Telegraph” elogia la Gallura, la Sardegna da scoprire

Il quotidiano britannico racconta di un viaggio sensazionale che ha la natura come filo conduttore

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Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

“Il medico cura ma la natura guarisce”. Inizia con la citazione di Ippocrate l’approfondimento che il “Telegraph” dedica alla Gallura, quella zona nel Nord-Est della Sardegna davvero sensazionale.

Un viaggio che ha la natura come filo conduttore. La Sardegna viene infatti descritta dalla giornalista Teresa Levonian Cole come luogo per la meditazione e il “ricongiungimento con la natura”, segnale di come questa sia sempre più un’esigenza per le “nuove vacanze” per le quali la Sardegna è una candidata ideale.

La giornalista racconta la sua scoperta della Sardegna “fuori dal tempo e dalla storia” utilizzando le parole che lo scrittore inglese David Herbert Lawrence utilizzò nel 1921 e che sono ancora attuali: “Il Nord dell’isola è famoso per le sue montagne di granito e i massi scultorei che spuntano dalle pianure lungo la riva. Tale era lo scenario di Capo d’Orso, incastonato in 25 ettari di profumata macchia (arbusto), affacciato sulle limpide acque del Mediterraneo”.

Lo stesso Lawrence la scelse come meta di viaggio che visitò insieme alla moglie, Frieda von Richtofen, proprio perché “selvaggia e indomita”, al punto che “né fenici, né romani, né greci né arabi la conquistarono mai” scrisse in “Mare e Sardegna”, considerata ancora oggi una delle più belle guide turistiche mai scritte sull’isola

Proprio come il viaggio Lawrence, anche quello della giornalista del “Telegraph” è un’esperienza tra i sapori e gli odori della Gallura. Ma non solo. Nonostante non sia la Costa Smeralda, il lusso qui non manca e la Cole pubblica anche una classifica dei più importanti hotel in Sardegna, nella quale inserisce il Capo d’Orso, famoso per la talassoterapia della Spa L’Incantu “nota”, scrive la giornalista “per le sue terapie e per tre piscine di acqua di mare a cascata. Ma anche i trattamenti di acqua salata affrontano la dura concorrenza di Madre Natura”.

Ma come parlare di Sardegna senza nominare il suo mare? Il “Telegraph” non manca infatti di citare alcuni degli angoli più belli di questa parte di Gallura. “Una delle grandi gioie di Capo d’Orso” scrive l’autrice “è la sua pletora di punti di balneazione, dalla mezzaluna sabbiosa di Cala Capra alle quattro aree di pavimentazione in legno sopra l’acqua, ai miei punti preferiti: le minuscole calette di granito rosa che assicurano totale privacy”.