“Noi Camminiamo in Sardegna”, il progetto all’insegna del turismo lento e religioso

Quest'anno il progetto “Noi Camminiamo in Sardegna” si arricchisce di tantissime incredibili novità, per scoprire un’unica magnifica terra a passo lento

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Serena Proietti Colonna

Travel blogger

PhD in Psicologia Cognitiva, Travel Blogger, Coordinatrice di Viaggio e Redattrice Web di turismo, una vita fatta di viaggi, scrittura e persone

Tra le prime cose che vengono in mente quando si pensa alla Sardegna ci sono il mare da sogno e le sue spiagge che sembrano cadute in Terra direttamente dal paradiso. È certamente vero, ma questa splendida regione d’Italia immersa nel Mediterraneo ha molto di più da offrire, e tante delle sue più emozionanti meraviglie si possono scoprire praticando il turismo lento. Partendo da questo presupposto, qualche anno fa è nato il progetto “Noi Camminiamo in Sardegna”, che quest’anno è pronto a diventare più interessante che mai.

Che cos’è “Noi Camminiamo in Sardegna”

“Noi Camminiamo in Sardegna” è un progetto, giunto alla sue terza edizione, che si occupa di turismo lento e religioso promosso dall’Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Sardegna. La novità di quest’anno è che la rete dei Cammini di Sardegna e le magnifiche destinazioni di pellegrinaggio presenti in questa regione diventeranno un’esperienza per tutti, con lo scopo di valorizzare questo prezioso territorio, la sua radicata identità e le pressoché infinite eccellenze naturalistiche, architettoniche, enogastronomiche, storiche, religiose e culturali.

La rete dei cammini già esistente in Sardegna comprende ben 3.500 chilometri di percorsi, che si suddividono in 180 tappe che lasciano scoprire, a passo lento, piccoli borghi, curiosi paesini e affascinanti città. Per quanto riguarda il turismo spirituale, sono 8 le mete di pellegrinaggio visitabili e ben 16 i luoghi francescani, tra cui monasteri, santuari, chiese e molto altro ancora.

Grazie a questo ambizioso progetto, quindi, i cammini attualmente iscritti al registro regionale avranno le adeguate infrastrutture utili all’accoglienza dei visitatori, che in questa maniera potranno scoprire ancora più a fondo l’anima di questa regione, praticando un turismo lento e rispettoso dell’ambiente.

L’inaugurazione di questi “nuovi” percorsi dovrebbe avvenire tra l’1 e il 5 di ottobre di quest’anno, in modo da destagionalizzare il turismo, che come tutti sappiamo è per la maggior parte estivo.

Come verranno rinnovati i cammini

Gli 8 meravigliosi cammini sardi che verranno sottoposti a lavori di “restyling” si presenteranno ai visitatori con una una segnaletica costante e precisa lungo tutti tracciati, una mappatura digitale scaricabile dal sito ufficiale, diverse e precise indicazioni per le stazioni di rifornimento di acqua, la messa in sicurezza dei percorsi, la rimozione degli ostacoli, la manutenzione ordinaria e straordinaria e il tracciamento di nuovi tratti.

Ma non è finita qui, perché verranno coinvolte oltre 100 strutture ricettive per l’ospitalità di chi deciderà di visitare la Sardegna a passo lento, quindi B&B, alberghi e affittacamere, tutti alloggi che già si trovano in posizione strategica intorno alle tappe di questi 8 straordinari cammini.

I meravigliosi 8 cammini della Sardegna

Uno degli 8 percorsi che si può intraprendere in questa regione da sogno è il Cammino minerario di Santa Barbara. Si tratta di un tragitto suddiviso in 30 tappe che porta il viandante al cospetto di meraviglie archeologiche e di siti minerari. Il 75% del percorso è su sentieri, carrarecce, antiche ferrovie dismesse e spiagge, mentre il restante 25% è su lastricato urbano e asfalto extraurbano.

Dalla forma di un anello e di ben 500 chilometri, consente di camminare lungo i sentieri dell’epopea mineraria, e osservare anche santuari dedicati alla protettrice dei minatori e diversi siti del parco geominerario.

Davvero unico nel suo genere è il Cammino 100 Torri: permette di fare il giro completo dell’isola, senza quasi mai smettere di osservare le meraviglie del suo mare. Se state pensando che sia uno dei cammini più lunghi del nostro Paese avete ragione, perché è di ben 1284 chilometri, divisi in 8 vie e tappe da percorrere in senso antiorario.

Si può partire da diverse città dall’isola, come Cagliari, Arbatax, Olbia, Castelsardo, Porto Torres, Alghero, Oristano, Carloforte, che lasciano scorgere con i propri occhi paradisiache spiagge, sinuose colline, verdi foreste e torri in cima alle montagne.

C’è poi il Cammino di Santu Jacu, che ci lascia attraversare quasi tutta la regione: copre circa 1600 chilometri da fare in 60 tappe. Il tragitto attraversa l’isola seguendo le tracce dei luoghi di culto dedicati a San Giacomo, toccando quasi tutti i borghi in cui esistono chiese o rovine dedicate a lui. Non mancano siti preistorici e archeologici, bellezze naturali e tante emozioni da vivere a passo lento.

Di “soli” 80 chilometri circa, ma decisamente straordinario, è il Cammino di Sant’Efisio. Si tratta di un percorso bidirezionale in cui scoprire luoghi storici di devozione del santo. Diviso in quattro tappe, permette di percorrere l’itinerario compiuto dal 1657 da migliaia di fedeli in processione da Cagliari a Nora (e viceversa), per sciogliere il voto al santo.

Altrettanto affascinante è La Via dei Santuari in Sardegna, un percorso spirituale di quasi 500 chilometri che segue le storiche rotte di pellegrinaggio percorse dai fedeli dell’isola. Si estende dal Centro-Nord della Sardegna fino alla Gallura e, per chi vuole sconfinare c’è anche una tappa finale a Bonifacio, in Corsica.

Poi ancora il Cammino di San Giorgio Vescovo, che si sviluppa in un contesto ambientale, storico e paesaggistico di grandiosità, bellezza e biodiversità: nei suoi ben 500 chilometri da fare senza fretta, offre gli scorci della Sardegna più autentica, insieme ai segni dell’attività umana che ha prodotto i paesaggi attuali. Il tutto lo si fa attraverso le colline del Parteolla e della Trexenta, le aree montane interne dell’Ogliastra, della Barbagia orientale e dei Supramontes.

Il Cammino Francescano in Sardegna unisce 17 incantevoli centri della regione e fa solcare le tracce lasciate dai francescani nel corso dei secoli, unendo quasi idealmente le due estremità dell’isola.

Infine il Cammino dei Beati, che ci fa fare un tuffo nella Sardegna del mare e del prezioso entroterra: parte dalle acque cristalline del Golfo di Orosei per permettere di scovare le tracce lasciate dai Beati, passando per Galtelli, Dorgali, Oliena ed arrivare fino a Orgosolo, borgo nel cuore della Sardegna famoso in tutto il mondo per i suggestivi dipinti che impreziosiscono stradine, piazze, case e facciate del centro storico.