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Pubblicato: 12 Agosto 2022 09:41
Nata come compagnia low cost (o, come piaceva dire a molti, “no frills”, senza fronzoli), rivoluzionando il mondo del trasporto aereo mondiale, Ryanair ha appena detto addio ai suoi famosi voli super scontati.
Ebbene sì, Brexit, tasse aeroportuali, pandemia, aumento del prezzo del petrolio e le tante polemiche hanno logorato negli anni Michael O’Leary, numero uno della compagnia irlandese, che in un’intervista alla radio britannica BBC 4 ha annunciato la rivoluzione.
È la fine di un’era. Una delle chiavi del successo di Ryanair, quella dei voli a meno di 10 euro, presto non sarà che un lontano ricordo.
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Addio ai voli super scontati
Dovremo quindi scordarci le tante offerte a partire da 9,99 euro (e a volte addirittura da 4,99) che, quasi ogni settimana, con una scusa o con l'altra (dal Black Friday alla Festa della Mamma, ma anche per il lancio delle nuove rotte) riempivano i nostri feed.
Per i prossimi anni, almeno, saranno eliminate tutte le "tariffe promozionali super scontate" (l'ultima era della fine di luglio) ovvero quelle comprese tra 0,99 e 9,99 euro.
La compagnia continuerà però a offrire i suoi "milioni di posti a 19,99 euro, 24,99 e 29,99", che comunque non è molto, sebbene si debba ricordare che queste tariffe sono sempre a tratta e non A/R.
Aumenti in arrivo
Ma non è tutto. Non soltanto non ci saranno più biglietti aerei a prezzi stracciati, ci saranno anche nuovi aumenti e la tariffa media subirà un incremento di circa 10 euro.
Come ha spiegato l'a.d. di Ryanair, il settore delle compagnie aeree low cost sarà inevitabilmente influenzato dagli aumenti del costo del petrolio causati dalla guerra in Ucraina. "Il nostro prezzo medio, che è attualmente di circa 40 euro", ha detto O'Leary "dovrà aggirarsi intorno ai 50 euro nei prossimi anni". Se a questo si aggiungono gli altri costi, quello per il bagaglio aggiuntivo da imbarcare, il fast track, il pasto a bordo e quant'altro alla fine si pagherà come qualunque altra compagnia di linea.
Una rivoluzione continua
"Ciò non significa che la gente smetterà di volare", ha comunque ricordato il numero uno della compagnia. "Cercherà di fare ancora più attenzione alle tariffe e si rivolgeranno ancor più a noi piuttosto che alle compagnie di bandiera come British Airways".
O'Leary, che è a capo di Ryanair da 28 anni e il cui mandato scade nel 2024, si è detto "determinato a continuare a trasformare il trasporto aereo in Europa, rendendolo abbordabile a un sempre maggior numero di passeggeri".
Sono vent'anni che Ryanair, insieme alla sua concorrente britannica easyJet, hanno rivoluzionato il modo di viaggiare, dando vita ai cosiddetti long weekend, aprendo nuove rotte e dando la possibilità di visitare Capitali e città europee, ma non solo, altrimenti difficilmente raggiungibili.
Il caso emblematico di Girona, la cittadina alle porte di Barcellona dove si trova da sempre l'hub Ryanair, ne è un esempio. Prima che iniziassero ad atterrare gli aerei della compagnia low cost nessuno si sarebbe mai immaginato di visitarla, oggi è una delle mete top della Spagna.