Buone nuove per quanto riguarda i viaggi arrivano dalla Thailandia. Una delle mete più amate dai turisti italiani (e non solo) che riaprirà le porte ai viaggiatori e in 5 diverse destinazioni.
A partire dal 1 ottobre, i visitatori vaccinati potranno viaggiare verso Bangkok, Chiang Mai, Chon Buri, Phetchaburi e Prachuap Khiri Khan. Una mossa che riflette la linea tracciata dal primo ministro, il generale Prayut Chan-o-cha, per riaprire gradualmente il Paese in fasi successive, la prima delle quali ha riguardato Phuket, seguita da Surat Thani, poi Krabi e Phang-Nga negli ultimi due mesi.
Da metà ottobre, poi, sarà la volta di altre 21 destinazioni, tra cui Chiang Rai, Lamphun, Mae Hong Son, Nan, Phrae e Sukhothai nel Nord della Thailandia; Bueng Kan, Nong Khai, Ubon Ratchathani e Udon Thani nel Nord-Est; e poi ancora Kanchanaburi e Ratchaburi a Ovest; Chanthaburi, Rayong e Trat a Est, per finire con Ayutthaya nella regione centrale e Nakhon Si Thammarat, Ranong, Satun, Songkhla e Trang nel Sud del Paese.
Quali sono le regole per viaggiare in Thailandia
Le cinque aree che apriranno ad ottobre seguiranno il modello “sandbox” con i turisti che dovranno stare 7 giorni nell’area di arrivo ed eseguire un test Covid prima di poter eseguire ulteriori spostamenti. Inoltre, i viaggiatori diretti in Thailandia dovranno richiedere un certificato di ingresso (COE), utilizzando i seguenti documenti:
- copia del passaporto in corso di validità;
- copia della conferma di pagamento per soggiorni non inferiori a 14 notti (stando alle regole attuali) presso uno o più hotel certificati SHA Plus e per i test RT-PCR tramite il sito dedicato. Se la durata del soggiorno è inferiore a 14 notti, i viaggiatori devono presentare anche un biglietto aereo confermato dalla Thailandia;
- un certificato di vaccinazione contro il Covid-19 con un vaccino approvato dal Ministero della sanità pubblica thailandese o dall’OMS, ottenuto almeno 14 giorni prima della data del viaggio.
- copia di una polizza assicurativa in inglese che copre le spese sanitarie e di trattamento per Covid-19 per l’intera durata del viaggio in Thailandia.
I viaggiatori, inoltre, dovranno sottoporsi a screening prima della partenza e presentare tutta la documentazione richiesta, compreso un certificato medico con risultato di test RT-PCR negativo al Covid effettuato non più di 72 ore prima della data del viaggio.
Cosa fare al rientro in Italia
Secondo la normativa vigente, e in vigore fino al 25 ottobre 2021, non è permesso viaggiare dall’Italia in Thailandia per scopi turistici. Tuttavia, gli spostamenti dall’Italia verso la Thailandia possano avvenire solo per motivi come:
- lavoro;
- salute;
- studio;
- assoluta urgenza;
- rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza propri o di persona, anche non convivente, con la quale sia vi è una comprovata e stabile relazione affettiva.
Al rientro in Italia, se nei 14 giorni precedenti si è soggiornato/transitato in Thailandia è necessario:
- sottoporsi a tampone molecolare o antigenico effettuato nelle 72 ore prima dell’ingresso in Italia e il cui risultato sia negativo;
- compilare il PLF- Modulo di localizzazione digitale – prima dell’ingresso in Italia. Il modulo sostituisce l’autodichiarazione resa al vettore;
- comunicare immediatamente il proprio ingresso in Italia al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio;
- raggiungere la propria destinazione finale in Italia solo con mezzo privato;
- sottoporsi ad isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria per 10 giorni;
- sottoporsi al termine dell’isolamento di 10 giorni ad un ulteriore tampone molecolare o antigenico.
Non resta che sperare che la situazioni migliori al fine di poter visitare la meravigliosa Thailandia.