Crociere e pandemia, tra sconsigli e “bolle” sicure: cosa sapere

Il Cdc statunitense sconsiglia i viaggi in crociera, in Italia su una nave è scoppiato un focolaio Covid: cosa succede e perché le crociere rimangono "bolle" sicure

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Redazione

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Non è un buon momento per le crociere. Dopo lo stop forzato per Covid nel 2020 sembravano aver ripreso il largo, seppur con una parziale parte della flotta complessiva, grazie ai protocolli sanitari di bordo molto severi che hanno reso le grandi navi delle vere e proprie “bolle” protette.

Ma sfortunatamente la nuova ondata dei contagi causati dalla variante Omicron sta rimettendo tutto in discussione, a tal punto che il Cdc statunitense (Centers for Disease Control and Prevention) ha sconsigliato a tutti i viaggiatori, indipendentemente dal loro stato di vaccinazione, di effettuare viaggi in nave da crociera, alla luce del nuovo aumento dei casi di Covid-19.

Cosa ha detto il Cdc sulle crociere

Il Cdc ha portato il livello di pericolosità delle crociere dal 3 al 4, ciò vuol dire che la raccomandazione è quella di evitare un viaggio di questo tipo indipendentemente dalle vaccinazioni effettuate.

Anche i viaggiatori completamente vaccinati possono rischiare di contrarre e diffondere varianti di Covid-19. Il virus che causa il Covid-19 si diffonde facilmente tra le persone che si trovano in spazi ristretti e la possibilità di contrarre il Covid-19 sulle navi da crociera è alta, anche se si è completamente vaccinati e si è ricevuto una dose di richiamo”.

Il 30 dicembre, il Cdc aveva indicato 91 navi da crociera come “gialle’” valore che specificava che i casi segnalati di Covid-19 avevano raggiunto la soglia minima per richiedere un’indagine da parte del Cdc.

La replica della Cila

Immediata la replica della Clia (Cruise Lines International Association): “La decisione del Cdc di alzare il livello di rischio di viaggio per le crociere è particolarmente sconcertante considerando che i casi identificati a bordo delle navi rappresentano ogni volta una ristretta minoranza del totale passeggeri imbarcati“.

La società commerciale di compagnie di crociera ha inoltre precisato che “la maggior parte dei casi rilevati a bordo sono asintomatici o di natura lieve, e rappresentano un carico minimo o nullo sulle risorse mediche a bordo o a terra“. Inoltre, si legge nella presa di posizione della Clia contro lo sconsiglio del Cdc, “le navi da crociera offrono un ambiente altamente controllato con misure supportate dalla scienza, test noti e livelli di vaccinazione molto al di sopra di altri luoghi o modalità di trasporto e di viaggio, e tassi di incidenza significativamente più bassi rispetto a quelli a terra“.

In sostanza, la mossa del Cdc è stata definita dalla Cila “sconcertante“. L’executive vice president per gli affari pubblici e la politica di Us Travel Association, Tori Emerson Barnes, ha aggiunto che l’associazione spera che l’indicazione del Cdc sia di breve durata.

Del resto, come ha affermato in una nota: “consigliare ai turisti di evitare i viaggi in crociera indipendentemente dallo stato di vaccinazione è simile a un divieto di viaggio che va in controtendenza rispetto alla revoca da parte dell’amministrazione del divieto di viaggio in Sudafrica e nei Paesi limitrofi. I protocolli di sicurezza consentono a eventi dal vivo, incontri professionali di ogni dimensione e altre forme di viaggio di continuare e il Cdc sembra non tenere conto delle rigide misure di sicurezza intraprese dal settore crocieristico“.

Il caso di MSC Grandiosa

Sono arrivati al porto di Genova i circa 150 passeggeri che erano a bordo della Msc Grandiosa, persone che sono risultate positive ai tamponi effettuati prima dello sbarco. I passeggeri, in maggioranza italiani, sono stati immediatamente isolati nelle rispettive cabine in attesa dell’Intervento della sanità marittima, della società armatrice, della Capitaneria di porto e della Protezione civile regionale.

In seguito, è stato avviato l’iter per il rientro a casa dei viaggiatori italiani risultati positivi, che avverrà tramite i mezzi protetti messi a disposizione dalla società armatrice. I passeggeri stranieri, invece, saranno trasferiti in una Rsa (Residenza sanitaria assistenziale) di Genova. La nave proseguirà quindi il viaggio verso Civitavecchia dove ci sarà un secondo sbarco. Nel frattempo i croceristi rimarranno in isolamento nelle cabine. Sulla nave resteranno i circa 900 uomini dell’equipaggio.

Le tutele per i viaggiatori di MSC

A seguito del focolaio scoppiato a bordo della Msc Grandiosa, molti turisti in partenza hanno cambiato idea e non vogliono più imbarcarsi per timore di un eventuale contagio. La compagnia navale sta attualmente negando rimborsi a coloro che hanno prenotato la crociera, ed è per questo che l’associazione Codici, impegnata nella tutela dei diritti dei consumatori, ha deciso di raccogliere le sempre più numerose richieste di coloro che preferiscono rinunciare alla partenza per non rischiare di ammalarsi.

“La paura è legittima e per quanto la compagnia possa fornire rassicurazioni, riteniamo un errore l’aver fatto proseguire la crociera invece di far sbarcare tutti i positivi nella prima destinazione utile” – spiega Stefano Gallotta, responsabile del settore Trasporti e Turismo di Codici – “Reputiamo altrettanto sbagliata la posizione di Msc, che sta negando i rimborsi sostenendo che è tutto regolare”. L’associazione è pronta a sostenere la propria richiesta per vie legali.

Le rigide norme di sicurezza delle crociere

I contagi, come ha spiegato Msc, sono stati rilevati durante i numerosi controlli messi in atto dalla Compagnia stessa. Test previsti dal rigoroso “Protocollo di sicurezza e salute” di MSC Crociere. Un tracciamento che prevede almeno tre tamponi a bordo delle navi.

Ma non solo, tra le tantissime misure messe in atto dalla compagnia crocieristica c’è anche la vaccinazione di tutti i passeggeri e dell’intero equipaggio, che viene inoltre regolarmente testato ogni due giorni, mentre i viaggiatori sono sottoposti al tampone a inizio, a metà e a fine crociera.

A bordo delle navi vige, ovviamente, il distanziamento fisico, oltre all’obbligo di indossare la mascherina e alla sanificazione continua degli ambienti e delle superfici di contatto. “MSC ha trasportato in sicurezza oltre un milione di passeggeri dalla ripartenza delle crociere (agosto 2020) a oggi. A bordo vengono applicati protocolli di sicurezza che permettono di individuare casi di persone positive che a terra non sarebbero probabilmente mai stati identificati e che rappresentano, in ogni caso, una percentuale nettamente inferiore rispetto ai casi di contagio sviluppati a terra”, ha dichiarato Msc.

Come viene protetta la sicurezza sulle navi da crociera

Come detto, le maggiori compagnie crocieristiche sono delle “bolle” sicure. Quello delle navi, e in particolare di Msc, è un protocollo che ha aperto la strada nel settore nel riprendere le operazioni internazionali, anche grazie alla flessibilità nell’adattarsi all’evoluzione della pandemia a terra, almeno fino a questo momento.

Un approccio che ha rassicurato gli ospiti, l’equipaggio e le popolazioni delle località che si visitano con le navi. Infatti, tutti i naviganti (ma anche l’equipaggio) dai 12 anni in su devono essere vaccinati, mentre i passeggeri che vanno dai 2 ai 12 anni devono presentare un test Covid negativo.

È previsto, inoltre, uno screening della salute per tutti, incluso un questionario sanitario e un controllo della temperatura senza contatto. Vengono assegnati gli orari di arrivo al porto e nel corso di questi mesi sono state migliorate le misure igienico-sanitarie.

Allo stesso tempo, viene negato l’imbarco agli ospiti che presentano sintomi di malattia o di una potenziale esposizione a un caso sospetto o confermato di Covid-19. Impossibile salire anche se non viene fornita la prova della copertura obbligatoria Piano di Protezione Covid.

Inoltre, vige il rispetto del responsabile distanziamento sociale nelle aree pubbliche e la prenotazione anticipata di attività e intrattenimento. Mascherine richieste nelle aree comuni, eccetto quando si è seduti al tavolo di un ristorante, bar, lounge e quando si è seduti al Sun Deck.

Insomma, i controlli effettuati fino a questo delicato momento hanno permesso di portare in viaggio, solo sulle navi Msc, oltre un milione di ospiti in maniera sicura. Il futuro, probabilmente, continuerà a prevedere la bolla sociale, con passeggeri ed equipaggio vaccinati e testati; la flessibilità del booking; l’assicurazione Covid Protection Plan a completa tutela dei passeggeri ma anche ulteriori livelli di sicurezza che verranno discussi in base all’andamento della pandemia.