Continuano a inasprirsi le regole di viaggio in Europa

Sono nove i Paesi membri dell'Ue, cui si aggiunge la Svizzera, che hanno introdotto ulteriori restrizioni di viaggio: tra questi c'è anche l'Italia

L’impennata dei contagi causata dalla variante Omicron sta costringendo alcune nazioni ad introdurre ulteriori restrizioni agli spostamenti. Attualmente, ad inasprire le regole di viaggio in Europa sono nove Paesi membri dell’Ue, ai quali si aggiunge la Svizzera, che non è uno Stato membro, ma fa parte dello spazio Schengen ed è un importante nodo di transito per le comunicazioni all’interno dell’Unione Europea. Ecco le restrizioni attualmente in vigore.

Cosa cambia per chi va in Austria

Fino al 31 gennaio 2022, chi arriva in Austria dall’Italia e da tutti i Paesi non considerati a rischio varianti deve essere in possesso di un certificato vaccinale valido o prova di guarigione dal Covid negli ultimi 6 mesi. È inoltre richiesto un test molecolare PCR con esito negativo, effettuato nelle 72 ore precedenti. In assenza di tale test, occorre avviare immediatamente una quarantena fiduciaria che può essere interrotta non appena si possa esibire un test PCR molecolare negativo. Chi è tenuto alla quarantena è tenuto altresì alla pre-registrazione on line del viaggio.

Sono esonerati dal test (e da ogni quarantena) coloro che hanno già ricevuto il richiamo del vaccino o che possono dimostrare di essere guariti da infezione Covid negli ultimi 90 giorni. Sono considerati, inoltre, “booster”: la guarigione da Covid-19 più due dosi di vaccino (tra guarigione e prima dose di vaccino devono essere trascorsi 21 giorni) oppure il ciclo completo di vaccinazione (ad esempio: 2 dosi Pfizer/Moderna, 1 dose Johnson) e la successiva infezione e guarigione. Restano invariate le regole per i pendolari e per le donne incinte, che sono esonerate dall’obbligo di vaccino. I minori di 12 anni, cui non è richiesto né test né vaccino, continuano ad essere associati ai genitori o agli adulti che li accompagnano.

L’Austria ha dichiarato Regno Unito (dove è stato abolito il test pre-partenza), Danimarca, Paesi Bassi e Norvegia come aree in cui dominano varianti che preoccupano, ma da cui non vige un divieto di atterraggio dei voli. Per questo motivo, tutti i viaggiatori provenienti da questi Paesi devono presentare un certificato 2G o altra certificazione medica equiparabile e, in aggiunta, un test molecolare PCR negativo effettuato nelle 72 ore precedenti l’ingresso. Si è esenti da test quando si è provvisti di vaccino booster. Tali viaggiatori devono inoltre effettuare la pre-registrazione di viaggio e sottoporsi ad un isolamento fiduciario di 10 giorni, che può essere interrotto a condizione che si sia in possesso di un ulteriore test molecolare PCR negativo da effettuare non prima di 5 giorni dopo l’ingresso nel Paese.

Le restrizioni di viaggio in Bulgaria

In Bulgaria, destinazione top del 2022, la situazione epidemica straordinaria è estesa fino al 31 marzo. Qui, le modalità di ingresso sono diverse a seconda del Paese di provenienza. Dal 7 gennaio tutte le persone che provengono dalla “zona rossa” (inclusa l’Italia) devono presentare un certificato di avvenuto completamento del ciclo vaccinale o di avvenuta guarigione dal Covid, oltre necessariamente all’esito negativo di un test PCR effettuato massimo 72 ore prima dell’arrivo. Non vengono, invece, riconosciuti i certificati di negatività da test antigenici. Ad ogni modo, le misure vengono riviste ogni settimana.

Le regole per viaggiare a Cipro

I passeggeri provenienti dall’Italia possono fare ingresso a Cipro presentando l’esito negativo di un tampone molecolare (PCR), eseguito fino a un massimo di 72 ore prima della partenza. Tali passeggeri dovranno ripetere il test al loro arrivo, a proprie spese, e attenderne l’esito in autoisolamento. l minori di 12 anni sono esentati dal fare il tampone. Tutti i passeggeri in arrivo a Cipro devono sottoscrivere una dichiarazione giurata attestante il Paese di provenienza e altre informazioni personali (“Cyprus Flight Pass”) da compilare online non prima di 48 ore dall’inizio del viaggio (registrandosi qui).

Restrizioni in Danimarca

Tutti i viaggiatori diretti in Danimarca saranno tenuti, se non sono residenti, a presentare l’esito negativo di un test rapido antigenico, effettuato entro le 48 ore precedenti all’ingresso nel Paese, o un test molecolare PCR entro 72 ore prima dell’arrivo. L’obbligo vale sia per le persone vaccinate che non vaccinate. La misura dovrebbe restare in vigore fino al 17 gennaio, salvo ulteriori proroghe. Tali disposizioni non si applicano ai minori di età inferiore ai 15 anni.

Requisiti per viaggiare in Finlandia

Fino al 16 gennaio 2022, salvo ulteriori proroghe, è consentito l’ingresso in Finlandia da tutti i Paesi Ue/Schengen, a prescindere dalla motivazione del viaggio, unicamente previa presentazione di un tampone negativo effettuato entro 48 ore antecedenti l’ingresso nel Paese. È necessario, inoltre, esibire: un certificato di completa vaccinazione – una o due dosi a seconda del vaccino somministrato – avvenuta da almeno 7 giorni; un certificato di guarigione dal Covid-19, non risalente ad oltre gli ultimi 6 mesi; un certificato che attesti l’avvenuta guarigione da Covid-19 e la vaccinazione con una sola dose. Esenzioni dal tampone negativo sono previste per i minori nati nel 2006 o in anni successivi, per i cittadini finlandesi, per i cittadini stranieri residenti in Finlandia e per i viaggiatori per comprovate ed essenziali ragioni personali (da verificare con le Autorità di frontiera).

Le regole per entrare in Grecia

Tutti i viaggiatori diretti in Grecia devono presentare un certificato che attesti di aver eseguito, 72 ore prima dell’arrivo, un tampone molecolare (PCR) risultato negativo o, in alternativa, un test rapido-antigenico effettuato nelle 24 ore precedenti all’arrivo. Hanno altresì l’obbligo di compilare – prima dell’imbarco – il Passenger Locator Form (PLF), con il quale devono fornire informazioni sul luogo di provenienza, sulla durata dei soggiorni precedenti in altri paesi e sull’indirizzo del proprio soggiorno in Grecia. Le misure sono state prorogate fino al 24 gennaio. Si ricorda, inoltre, che in caso di positività al tampone rapido in ingresso, o al tampone eventualmente effettuato prima di rientrare in Italia, è previsto un periodo di isolamento obbligatorio per i viaggiatori risultati positivi e per i loro contatti prossimi.

E chi arriva in Italia?

In Italia, dal 10 gennaio sono scattate le nuove restrizioni stabilite dal Governo per contenere l’aumento dei contagi da Covid-19. Per quanto riguarda i viaggi da un Paese europeo, fino al 31 gennaio l’ordinanza del Ministro della Salute dispone che tutti i passeggeri in arrivo dall’Ue dovranno presentare un tampone molecolare negativo effettuato entro le 48 ore precedenti all’ingresso o antigenico rapido entro le 24 ore prima dell’imbarco, insieme a Green Pass da vaccinazione o guarigione e Passenger Locator Form. Chi non ha un certificato verde valido da vaccinazione o guarigione, oltre al tampone, ha l’obbligo di sottoporsi ad isolamento fiduciario di 5 giorni.

Le misure in Portogallo

Fino al 9 febbraio 2022, l’ingresso o il transito in Portogallo per via aerea, anche se vaccinati e in possesso di Green Pass, è consentito solo dietro presentazione della prova con esito negativo del test molecolare realizzato nelle 72 ore precedenti l’ora dell’imbarco, o antigenico, realizzato nelle 48 ore precedenti il viaggio. Sono esentati i bambini di età inferiore ai 12 anni. Tutti i passeggeri dovranno inoltre obbligatoriamente compilare il modulo di localizzazione digitale (PLF) del Governo portoghese.

Le nuove regole in Svezia

Tutti i viaggiatori dai 12 anni in su, in viaggio per la Svezia, devono mostrare la prova di un test Covid-19 negativo (PCR o antigenico), effettuato entro 48 ore prima dell’arrivo nel Paese, indipendentemente dallo stato di vaccinazione. Il test deve essere in lingua originale svedese, inglese, norvegese, danese o francese. I certificati di vaccinazione o guarigione non sono più accettati in alternativa al test negativo. Per le (poche) eccezioni, si raccomanda di informarsi sul sito del Governo svedese.

Le restrizioni di viaggio in Svizzera

Per entrare in Svizzera, tutti i viaggiatori a partire dai 16 anni di età, inclusi quelli vaccinati e guariti, devono presentare l’esito negativo di un test PCR risalente a non più di 72 ore prima dell’ingresso o un test antigenico effettuato non più di 24 ore precedenti l’entrata. Inoltre, dovranno essere nuovamente sottoposti, a loro spese, ad un ulteriore test tra i quattro e i sette giorni dopo il loro arrivo, il cui risultato dovrà essere trasmesso alle competenti Autorità cantonali. Tutte le persone devono anche compilare il “Passenger Locator Form, SwissPLF”, al più presto 48 ore prima dell’ingresso in Svizzera.